Rachele Andrioli e Maria Moramarco per la dodicesima edizione del festival Mareaperto a Lequile (Le) Rachele Andrioli e Maria Moramarco per la dodicesima edizione del festival Mareaperto a Lequile (Le)
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Rachele Andrioli e Maria Moramarco per la dodicesima edizione del festival Mareaperto a Lequile (Le)

Rachele Andrioli e Maria Moramarco per la dodicesima edizione del festival Mareaperto a Lequile (Le) Rachele Andrioli e Maria Moramarco per la dodicesima edizione del festival Mareaperto a Lequile (Le)Martedì 24 agosto nel Cortile del Convento Francescano a Lequile con le esibizioni di Rachele Andrioli e Coro a Coro Maria Moramarco & Trio barocco prosegue la dodicesima edizione di Mareaperto. Il Festival, ideato, organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Manigold, con la direzione artistica di Claudio Prima, in collaborazione con Blogfoolk e, quest’anno, con il sostegno e la collaborazione del Comune di Lequilefino al 24 settembre proporrà un appuntamento settimanale con quindici progetti di ricerca sulle musiche cosiddette “di confine”, che indagano le commistioni dei linguaggi e delle tradizioni, nell’idea che la musica tradizionale sia “materia in continuo movimento”. Mareaperto, che nel 2020 ha anche promosso la prima edizione dell’omonimo Premio dedicato alla world music d’autore, nasce infatti dall’esigenza di indagare sulle matrici comuni condivise dalle culture dei paesi appartenenti all’area Adriatica e Mediterranea.

Dopo il concerto inaugurale con il chitarrista Giovanni Seneca e la Bandadriaticadalle 21 (ingresso 7 euro, abbonamento 25 euro, info e prenotazioni 3286021575) la seconda serata ospiterà  Rachele Andrioli e Coro a Coro, progetto ideato e diretto dalla cantante salentina, un laboratorio di canto d’insieme in continua evoluzione per donne che amano cantare. Si attraversano musiche popolari e d’autore dal mondo, si scopre il fascino della polifonia e la forza terapeutica del canto. Rachele Andrioli, nel suo lavoro per uno sviluppo della voce secondo stilemi della tradizione utilizzando tecniche innovative, attinge a esperienze di viaggi, collaborazioni e incontri con le altre culture del mondo. In questo modo la tradizione pugliese viene a confronto e sintesi con quella di terre vicine e lontane, diventando lo “strumento” che caratterizza fortemente i suoi progetti musicali. In pochi anni ha acquisito un ruolo importante nell’ambito delle nuove proposte artistiche dal Salento realizzando una intensa attività concertistica (in solo e con numerose formazioni) e laboratoriale in Italia e all’estero. Maria Moramarco & Trio Barocco – Eva Maria Rusche (tastiere), Marco Ambrosini e Angela Ambrosini (nyckelharpa, strumento della stessa famiglia della ghironda e della viella) con Luigi Bolognese (chitarre) – proporranno invece “Aspettando Stella Ariènte”. La cantante, da sempre impegnata nel lavoro di recupero della tradizione orale, si fa qui interprete di un repertorio meno noto dell’Alta Murgia barese. Un viaggio suggestivo attraverso “il canto dello spirito”: liriche devozionali, canti liturgici, preghiere arcaiche e litanie ancestrali che stimolano l’eccezionale vocalità di Maria Moramarco che, in questo particolare repertorio, dimostra doti straordinarie nel riproporre modalità canore ormai scomparse, tecniche vocali di una cultura mai codificata, tuttavia assai presente in questi bellissimi e inesplorati repertori. Pur tenendo fede alle sue scrupolose ricerche filologiche, riesce a raggiungere livelli di comunicazione col pubblico di grande fascinazione spirituale grazie alla sua particolare maniera di “cantare la voce”. Maria Moramarco proviene da una famiglia di “cantori”, è docente di lingue presso liceo classico, è al tempo stesso ricercatrice e interprete, Il suo repertorio contiene una grande quantità di canti della Murgia raccolti attraverso una paziente ricerca iniziata negli anni ’70 e mai terminata. Con Luigi Bolognese e Silvio Teot ha fondato nel 1978 il gruppo “Uaragniaun” con cui ha all’attivo 13 pubblicazioni.

Fino al 24 settembre sul palco si alterneranno Davide Ambrogio Claudio Prima & Seme (martedì 31 agosto), Sossio Banda (gruppo vincitore del Premio MareAperto 2020) e Michele Libraro (sabato 4 settembre), Sarita Schena & RevesUaragniaun Cristiana Verardo (venerdì 10 settembre), Trio Percorda e lo spettacolo Nina balla – Racconto per voce e quartetto (giovedì 16 settembre) e, per concludere, Radicanto e Vito Signorile (venerdì 24 settembre). Nel Cortile del Convento Francescano, fiore all’occhiello delle numerose attrattive architettoniche di Lequile, che ospita un chiostro, due refettori affrescati e ricchi di opere lignee risalenti al Seicento e una ricca Biblioteca con oltre 2000 volumi, tra cui cinquecentine, seicentine e settecentine di vari tipografi veneziani, romani, napoletani, francesi, saranno allestite sei mostre (Mario Cristofalo, Miguel Manuel Rodrigues, Milena Guarascio, Mario Catania, Monica Taveri, Emanuele De Matteis) e percorsi di degustazione con vini e prodotti gastronomici locali. Il Convento seicentesco sarà visitabile grazie alle guide di Anna Bruno, Antonella Buttazzo e Antonio Margiotta.

L’Associazione Manigold, attiva dal 2002 ha istituito in questi anni numerosi percorsi originali di studio e di ricerca nell’ambito delle tradizioni musicali dei paesi del Mediterraneo, sostenendo progetti artistici e formativi che investono diversi settori: la musica, il teatro, la danza, le arti pittoriche, le nuove tecnologie, la multimedialità. L’associazione ha prodotto e sostenuto negli ultimi vent’anni progetti affermati nel panorama internazionale e percorsi formativi e artistici con una spiccata propensione inclusiva e multiculturale: BandAdriatica, Giovane Orchestra del Salento, La Répétition / Orchestra Senza confini, Adria, Tukrè, Progetto Seme, Tabulè, Manigold, Orchestra Popolare di Puglia. Si occupa principalmente di produzione di spettacoli, management, organizzazione di eventi e rassegne (MareAperto, Nostos, Galatinarte), laboratori e corsi di sperimentazione.

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