Quattro giorni di danza e musica: a Ruvo di Puglia torna il Talos Festival Quattro giorni di danza e musica: a Ruvo di Puglia torna il Talos Festival
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Quattro giorni di danza e musica: a Ruvo di Puglia torna il Talos Festival

Quattro giorni di danza e musica: a Ruvo di Puglia torna il Talos Festival Quattro giorni di danza e musica: a Ruvo di Puglia torna il Talos FestivalI musicisti Peppe ServilloXavier GirottoNatalio MangalavitePaolo AngeliAntonello SalisSimone Zanchini, le coreografe Sanna Myllylahti Stephanie Kajal, il coreografo Virgilio Sieni sono alcuni dei protagonisti, insieme a tanti danzatori e danzatrici anche non professionisti, di un’edizione “straordinaria” del Talos Festival che prenderà il via da giovedì 8 a domenica 11 ottobre nel centro di Ruvo di PugliaDopo questi primi quattro giorni fra danza e musica nelle piazze cittadine, il Festival tornerà, per altri due fine settimana, nel Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia di prossima apertura, a febbraio e aprile 2021. Con la direzione artistica dell’ideatore Pino Minafra e del musicista e compositore Livio Minafra e il progetto coreografico di Giulio De Leoil festival è promosso dal Comune di Ruvo di Puglia, con il cofinanziamento di Regione Puglia tramite Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 – Valorizzazione della Cultura e della Creatività territoriale, in collaborazione con Associazione Terra Gialla e Compagnia di Danza Menhir e altre realtà pubbliche e private. Se il progetto musicale partirà con un nucleo ispirato ai suoni dei Sud del mondo, in una sorta di folklore immaginario, fra radici e contemporaneità, la sezione danza parte integrante del festival dal 2017, riconoscerà il corpo come terreno universale di dialogo interculturale e interreligioso, umanesimo e identità. Per la prima volta poi il festival sarà trasmesso anche in diretta streaming per coinvolgere un pubblico più ampio, viste le restrizioni legate alle attuali norme anticovid19Nel rispetto delle misure AntiCovid19 gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria allo 0803628428 (dal lunedì al venerdì ore 9.30-12.30, 17.30-20.30, sabato e domenica ore 9-13) o via mail all’indirizzo [email protected] (indicando nome, cognome e numero di telefono). Info e programma talosfestival.wordpress.com
Il programma prenderà il via giovedì 8 ottobre alle 11 in Piazza Menotti Garibaldi con il flash mob “Suite” con le coreografie di Giulio De Leo e le musiche del sassofonista Vittorio Gallo che coinvolge i cittadini e le cittadine over 65 grazie alla collaborazione con UTE – Università della Terza Età di Ruvo di Puglia. Dalle 18 in Piazza Dante (ingresso libero con prenotazione obbligatoria) un evento speciale in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese e MiBACT. In scena l’anteprima di Genesi, inedita produzione della Compagnia Menhir con le coreografie di Giulio De Leo con Serena Facchini Antonio Savoia che danzeranno sulle musiche di Pino Basile (percussioni e strumenti effimeri) e Giuseppe Doronzo (sax baritono, ney anban, bansuri, bubbù, anklung). Alle 19 (ingresso libero con prenotazione obbligatoria) nel Museo del Libro della Casa della Cultura appuntamento con Entry Level, lezione finale del laboratorio condotto online, con l’assistenza di Silvia Cassetta, dalla coreografa libanese Stephanie Kayal che ha lavorato con giovanissime dagli 11 ai 16 anni.
Venerdì 9 ottobre si riparte ancora alle 11 con Suite in Piazza Matteotti. Alle 18 (ingresso libero con prenotazione obbligatoria) in Piazza Dante lo sharing “As I find myself in this setting you are in it 2” della coreografa finlandese Sanna Myllylahti (che torna a Ruvo dopo l’esperienza del 2018) su musiche di Danilo Girardi (live electronics), con gli allievi e le allieve del corso di formazione professionale Libero Corpo (Ambra Amoruso, Maria Bombini, Alessandro Catino, Marina Centrone, Mariapaola D’Astice, Wendy Gazzillo, Valeria Giannini, Federica Longo, Davide Lotito, Veronica Messinese, Enrica Mongelli, Giuliana Nanna, Sara Napoletano, Federica Priore, Mariacristina Santomauro, Mariarossella Somma, Nunzia Terlizzi, Elisabetta Venturelli), realizzato in collaborazione con Agromnia Soc. Coop. Ente di Formazione professionale e sistemaGaribaldi_Bisceglie. Docente alla “University of Arts” di Helsinki, Sanna Myllylahti è una coreografa, insegnante e performer riconosciuta a livello internazionale. Nel suo insegnamento incoraggia i principi naturali per i movimenti – così spesso dimenticati dalla routine quotidiana e dalle abitudini – con lo scopo di riscoprire il corpo naturalmente istintivo (reattivo, attento e adattabile all’ambiente circostante). I critici hanno descritto il suo lavoro come “sorprendente”, “umano”, “filosofico”, “assurdo”, “fisicamente coinvolgente” e “divertente”. La serata si concluderà con il primo concerto di questa edizione del Talos Festival, introdotto dal giornalista Fabrizio VersientiDalle 20 in Piazzetta le Monache (ingresso libero con prenotazione obbligatoria – in caso di pioggia nella Chiesa di San Domenico) appuntamento con Paolo Angeli. Il musicista e compositore, virtuoso della chitarra sarda preparata, proporrà “Talea“. Lo spettacolo in solo è il punto di arrivo di una ricerca e convivenza ventennale, in cui ha abbracciato questo strumento unico come naturale propaggine delle proprie idee musicali. «Talea è una versione ‘extended play’ delle musiche a me più care, che hanno caratterizzato con continuità i tour intercontinentali degli ultimi anni», racconta Paolo Angeli. «Decido sul palco quale sarà la scaletta della serata, basata su oltre quattro ore di repertorio, per cui nessuna esibizione è uguale alla precedente, mutando profondamente a seconda delle latitudini e del contesto. In un certo modo non è molto diverso dal veleggiare tra diverse isole, tenendo conto delle onde, delle correnti e di tutti gli imprevisti che avvengono nelle esplorazioni sottocosta».
Sabato 10 ottobre la giornata prende il via con un’altra produzione originale della Compagnia Menhir. Dalle 11 (ingresso libero) da Piazza Matteotti verso il centro storico e le periferie della città parte “Pul.ci.nel.la” da un’idea di Giulio De Leo con le coreografie di Erika Guastamacchia con gli allievi di Libero Corpo e la musica di Tommaso Scarimbolo e Bembé Percussion Ensemble in collaborazione con Agromnia Soc. Coop. Ente di Formazione professionale e sistemaGaribaldi_Bisceglie. Alle 18 (ingresso libero con prenotazione obbligatoria) in Piazza Dante, ancora una produzione originale della Compagnia Menhir in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese e MiBACTPreludio, en plein air è un progetto ideato e firmato da Giulio De Leo con le musiche di Vittorio Gallo (sax) che coinvolge, in collaborazione con UTE, Franca Cantatore, Agata De Leo, Flora De Leo, Giovanna De Venuto, Maria Di Vittorio, Filomena Ferrieri, Anna Fracchiolla, Nuccia Gangale, Luigi Iosca, Rita Iurilli, Gino Lorusso, Grazia Pellegrini, Silvia Ramacciotti, Anna Riccardi, Maria Sinibaldi, Maria Stragapede, Francesca Suriano, Tina Tambone, Maria Tricarico, Francesca Vendola. A seguire, sempre firmata da De Leo, la produzone originale Dialoghi con musiche di Luisiana Lorusso (violino, voce), Eufemia Mascolo (contrabbasso, voce) con gli allievi di Libero Corpo in collaborazione con Agromnia Soc. Coop. Ente di Formazione professionale e sistemaGaribaldi_Bisceglie. Alle 20 in Piazzetta Le Monache (ingresso libero con prenotazione obbligatoria – in caso di pioggia nella Chiesa di San Domenico) appuntamento – introdotto dal giornalista Ugo Sbisà – con Liberi con Antonello Salis (fisarmonica e pianoforte) e Simone Zanchini (fisarmonica e live electronics) che incarnano al meglio un’idea di fare musica in grande libertà, senza tenere in minimo conto confini, steccati, preconcetti. La possibilità di scambiarsi continuamente i ruoli e di valorizzare appieno le possibilità timbrico-dinamiche dei rispettivi strumenti crea un flusso di energia continuo, ispirato e creativo. D’altra parte, non da ora entrambi i musicisti sono simboli di fantasia improvvisativa, di genialità di approccio a un mondo sonoro composito, aperto a influssi diversi, non definibile o restringibile per sua natura a un unico ambito musicale.

Domenica 11 ottobre la giornata conclusiva prenderà il via alle 11 in Piazza Matteotti con il flash mob “Suite“. Alle 18 in Piazza Dante (ingresso libero con prenotazione obbligatoria) un gruppo di cittadini e cittadine di Matera proporranno “Dolce Lotta” nuovo progetto coreografico di Virgilio Sieni – prodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’ambito del Festival So Far So Close – con la collaborazione e la cura di Giulia Mureddu e Delfina Stella con musiche del trombettista Giorgio Distante e l’assistenza al progetto di Claudia Gesmundo. La performance è il frutto di un laboratorio rivolto a persone di ogni età, abilità e professione, artisti e performer che si è sviluppato a partire dallo studio di sequenze di gesti inventati, attivando il corpo attraverso esercizi mirati all’ascolto e alla consapevolezza percettiva. Sieni, fondatore dell’Accademia sull’arte del gesto e direttore di Cango – Centro Nazionale di Produzione della Danza di Firenze, è protagonista indiscusso della scena contemporanea internazionale. Da quarant’anni lavora per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei internazionali, realizzando progetti sulla geografia della città e dei territori che coinvolgono intere comunità sui temi dell’individuo e della moltitudine poetica, politica, archeologica. È stato nominato “Chevalier de l’ordres des arts et de lettres” dal Ministro della cultura francese. Dalle 20 (ingresso libero con prenotazione obbligatoria – in caso di pioggia nella Chiesa di San Domenico) in Piazzetta le Monache il concerto conclusivo ospiterà Parientes con il trio guidato dal cantante napoletano Peppe Servillo affiancato dal sassofonista Xavier Girotto e dal pianista Natalio Mangalavite, due musicisti argentini di origini italiane, con i quali aveva già collaborato nei progetti “Còrdoba” e “Futbol”. Il progetto nato per dare voce, come racconta lo stesso Servillo, “a una sorta di Europa delle culture popolari in Sudamerica, dove si intrecciano, oltre alla tradizione culturale italiana e argentina, anche quella spagnola, francese e tedesca, e non solo nella musica, ma anche nel teatro e nella letteratura”. Un viaggio di andata e ritorno ricco di ricerca musicale e letteraria tra milonghe, tanghi e una cumbia colombiana, cantando storie di vita vissuta, avventure d’amore, memorie, sapori, ricette, fatiche quotidiane e desiderio di riscatto.

A febbraio e aprile il festival proporrà invece concerti e produzioni originali con un progetto speciale della MinAfrìc Orchestra dedicato ai temi della lotta alla discriminazione razziale prima del gran finale con Pino Minafra & la Banda e tanti ospiti speciali.

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