La riforma della sanità territoriale prevede la realizzazione di nuovi ospedali di comunità e case di comunità, strutture destinate ad alleggerire il carico sugli ospedali e i pronto soccorso. Ma resta aperto il tema della scarsità del personale medico e infermieristico. A decorrere dall’anno 2025 viene poi demandata ad uno o più decreti del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, la definizione di una metodologia per la definizione del fabbisogno di personale degli enti del SSN, ai fini della determinazione della spesa per il personale delle aziende e degli enti del SSN delle regioni, nell’ambito del livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato e fermo restando il rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del Servizio sanitario regionale. Le Regioni, sulla base della predetta metodologia, sono chiamate a predisporre il piano dei fabbisogni triennali per il servizio sanitario regionale, che sono approvati con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni. L’ulteriore incremento della misura massima del 5% viene autorizzato previa verifica della congruità delle misure compensative della maggiore spesa di personale mediante decreto interministeriale Salute-MEF, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni. È il tema principale della nuova puntata di “Punti di vista”, condotta da Luca Mazza’, in onda da questa sera su Rai Italia nel mondo, su Rai Play, e in replica sabato 15 febbraio alle 7.00 su Rai 2.
A confronto Francesco Zaffini di Fratelli d’Italia, Elisa Pirro del Movimento Cinque Stelle, Carla Bruschelli, docente all’Università La Sapienza, Federica Mango dell’Istituto Scienza e Medicina del Coni e Margherita De Bac, giornalista del Corriere della Sera.
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