Prorogata la mostra “Tracé sur l’eau”, gli acquerelli di Joan Mirò a La Galleria delle Arti di Roma
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L’esposizione, una serie di 14 acquerelli stampati ad acquaforte su onion skin paper du Marais in un’edizione limitata, pubblicata nel 1963 come libro d’artista, sarà visitabile il mercoledì, il giovedì e la domenica dalle 18 alle 22 e il venerdì e il sabato dalle 18 alle 23 con ingresso con formula “up to you”.
Le opere in mostra testimoniano quanto Miró attinga da diversi stili e movimenti artistici, in particolare dall’espressionismo astratto americano, con un chiaro riferimento al drip painting di Pollock, il quale a sua volta si ispira al movimento Surrealista. Al primo sguardo, lo spettatore è catturato dalla natura caotica della composizione; la contrapposizione di rosso, blu e verde con i toni muti del grigio e marrone e l’uso di linee e forme fluide creano un senso di movimento ed energia. Nonostante l’apparente caos si viene pervasi da un senso di calma ed equilibrio, come se differenti elementi volteggiassero insieme armoniosamente.
Nato a Barcellona nel 1893, inizia a studiare arte sin da giovane alla Scuola di Belle Arti della sua città natale.
Negli anni ’20 si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con il circolo di Tristan Tzara e con artisti come Salvador Dalí e Pablo Picasso. L’influenza del movimento dadaista, ma ancor di più della poesia surrealista, porta l’arte di Miró verso l’astrazione, riducendo la realtà all’essenziale. «Assassinare l’arte convenzionale» è la sua missione, che tenterà di compiere per tutta la sua vita, a partire dagli anni ‘20 fino alla celebrità degli anni ‘50, quando conquista il premio per la grafica alla Biennale di Venezia (1954) e il Premio Internazionale Guggenheim (1958).
La sua produzione artistica si avvale di una poliedricità di forme e mezzi espressivi, dalla pittura alla ceramica fino all’opera grafica, che gli hanno permesso di esprimere il suo spirito innovativo, attraverso segni, colori e superfici.
Miró dà vita a una delle vicende artistiche più significative e fertili del ‘900 e dedicò la sua vita alla sperimentazione di nuove tecniche e alla ricerca di un linguaggio universale, immediatamente comprensibile da tutti. Muore a Palma di Maiorca nel 1983.
fino all’8 aprile 2023
mercoledì, giovedì e domenica dalle 18 alle 22
venerdì e sabato dalle 18 alle 23
c/o La Galleria delle Arti
Via dei Sabelli, 2 – 00185 Roma
Tel 375.7223987
Ingresso con formula “Up to You”
www.lagalleriadellearti.it/
www.facebook.com/lagalleriadellearti/