Proletkult – il “romanzo russo” di Wu Ming

Proletkult – il “romanzo russo” di Wu Ming

Proletkult è la storia di Denni, una giovane venuta dal pianeta Nacun, e di Alexandre Malinovski, soprannominato Bogdanov. Bogdanov è un personaggio realmente esistito: medico, filosofo, economista e rivoluzionario russo e sovietico, autore del romanzo di fantascienza “Stella Rossa” del 1908. Wu Ming mette in scena l’incontro fra Bogdanov ed il mondo da lui immaginato in “Stella Rossa”, offendo al lettore una “metafantascienza” parallela e compatibile alla realtà ed alla fantascienza di “Stella Rossa”. Pur nella sua diversità rispetto ai romanzi storici firmati Wu Ming, “Prolekult” mantiene il metodo ormai rodato di usare fatti storici ben documentati (e ben riportati nei “titoli di coda”) per offrire al lettore una spiegazione parallela, forse assurda ma compatibile a quella ufficiale.

Denni, giovane extraterrestre esile e malata, sbarca sulla terra nel 1927 in cerca di suo padre, un terrestre, a cui deve porre una domanda di vitale importanza: gli uomini hanno realizzato il socialismo sulla Terra? Hanno saputo superare le vecchie strutture e le ingiustizie ad esse legate? I pochi indizi a sua disposizione la portano da un conoscente di suo padre, Bogdanov, che accetta di aiutarla e curarla. Le domande della ragazza aliena sulla realizzazione del socialismo portano Bogdanov a valutare i risultati della rivoluzione d’Ottobre proprio nel suo decennale. È il momento per Bogdanov di fare un bilancio della sua vita, dei suoi amori, delle sue lotte e rivoluzioni, del suo pensiero politico e delle sue ricerche mediche.

Con continui flashback Bogdanov ripercorre la sua vita portando il lettore sotto il sole cocente della Capri del 1908 a giocare la partita a scacchi che lui stesso ebbe con Lenin, partita integrante la disputa politico-filosofica fra i due. Il lettore si ritrova poi a Parigi con gli esuli russi pronti a sacrificare i propri affetti per portare a compimento la rivoluzione, e si sentirà alieno tanto quanto Denni entrando con lei negli immensi uffici della burocrazia sovietica.

Interrogandosi sul risultato della rivoluzione d’ottobre e dei suoi presupposti filosofici, Bogdanov porta il lettore ad interrogarsi non solo su quella rivoluzione e l’instaurazione del regime dei soviet ma sulla rivoluzione in generale, le premesse e le promesse. Il Bogdanov di Wu Ming non vuole convincerci che la rivoluzione ed il socialismo siano stati positivi o negativi ma che anche le battaglie che noi reputiamo le più degne di essere combattute, possono finire vittime di se stesse. E noi con loro.

Wu Ming è un collettivo di scrittori, artisti e attivisti noto soprattutto per i potenti romanzi storici, come “Q” e “L’armata dei sonnambuli”. Per conoscere meglio le opere ed i pensieri di Wu Ming, questo il link a “Jap”, il blog di Wu Ming: https://www.wumingfoundation.com/giap/

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