Presentato il programma di PESARO DANZA 2022-23 Presentato il programma di PESARO DANZA 2022-23
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Presentato il programma di PESARO DANZA 2022-23

Presentato il programma di PESARO DANZA 2022-23 Presentato il programma di PESARO DANZA 2022-23 Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024, main partner Gruppo Hera, torna a danzare con una nuova e ricca stagione da novembre 2022 a marzo 2023, con cinque spettacoli in cartellone di cui quattro in prima ed esclusiva regionale, nata su iniziativa del Comune di Pesaro con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura.

L’inaugurazione della stagione il 20 novembre è con Saburo Teshigawara, vero e proprio “Mito della Scena” come l’omonima nuova sezione di programmazione, destinata ad accogliere i più importanti protagonisti internazionali dello spettacolo dal vivo nell’ambito del percorso di Capitale della Cultura 2024. Uno “sciamano” della visione, un artista dello spazio, del movimento e della luce, Saburo Teshigawara arriva a Pesaro con Tristan and Isolde lavoro nel quale trasforma l’opera di Richard Wagner, su un amore irrealizzabile e le sue tragiche conseguenze, in un movimento unico per solo due interpreti: lui stesso e la fedele partner di lunga data, Rihoko Sato. I due danzatori mettono in scena il dolore di questo difficile amore, alimentato dalla sete di un desiderio che non può essere soddisfatto e che alla fine può trovare pace soltanto nella morte.

Patria in scena il 3 dicembre con sette straordinari danzatori e le musiche di Herbert, Vivaldi, Paganini, Beethoven, Bach e Haydn è una ripresa di Anticorpi del 2013 ed è la terza tappa del progetto Sudvirus 2013-2017. Quattro anni separano le due date: quella della prima assoluta e quella della nuova versione. Quattro anni necessari al coreografo Roberto Zappalà per operare una rilettura interna della sua creazione. Per l’occasione Zappalà cambia il titolo per dare peso e rilevanza a quelle situazioni scenico-coreografiche già presenti, e “rileggere” il concetto di patria alla luce della situazione attuale dove, dice il coreografo, “globalizzazione e immigrazione fanno emergere tutta la fragilità delle democrazie e dei valori liberali, mentre spinte populistiche ne destabilizzano i fondamenti politici e sociali”.

Il 18 gennaio Beat Forward segna la collaborazione tra Igor x Moreno e Collettivo Mine. Questa nuova creazione nasce dalla rielaborazione di Beat, solo creato da Igor Urzelai e Moreno Solinas nel 2019. Beat Forward è uno spettacolo inedito in cui la coreografia originale viene reinventata e moltiplicata nei corpi di Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis e Silvia Sisto. Cavalcando una colonna sonora di musica techno, Beat Forward è una celebrazione del piacere di ballare su una pulsazione, lasciando che l’energia aumenti di intensità e che le sensazioni, condivise tra performer e pubblico, si trasformino. Beat Forward è una ricerca su come ci identifichiamo e come ci relazioniamo, su come ci riconosciamo o meno nelle altre persone e su come siamo in grado di proiettare immagini molteplici di noi stessi.

La storia vera dell’artista transgender che ispirò il film The Danish Girl, icona dei diritti civili, si esprime nella nuova creazione Lili Elbe Show in scena il 2 marzo e commissionata dal 46° Cantiere Internazionale d’Arte a Sasha Riva e Simone Repele, protagonisti sul palcoscenico insieme alla stella mondiale Silvia Azzoni, a Yumi Aizawa e a Jamal Callender. Questa è la storia del pittore paesaggista Einar Wegener e della moglie, la ritrattista Gerda Wegener: viaggio di trasfigurazione e di metamorfosi raccontato da un ironico mattatore/narratore che snocciola passo dopo passo questa incredibile vicenda oggi interpretata attraverso la magica lente della danza. Una storia vera, una vicenda privata e intima che appartiene a ognuno di noi e che diviene più̀ vicino di quanto possa sembrare grazie all’interpretazione e alla scrittura coreografica di Sasha Riva e Simone Repele che esplorano il demone dell’insoddisfazione umana.

Conclude la stagione il 31 marzo Storie, suite di danze poetiche per sei danzatori firmate per Aterballetto da due coreografi “cresciuti” al suo interno oggi apprezzati internazionalmente: Diego Tortelli, coreografo residente della compagnia, attivo tra l’Italia e la Germania, e Philippe Kratz, di origini tedesche, per anni danzatore di punta della compagnia da tempo lanciato nella coreografia e ora richiesto anche dal Teatro alla Scala. Due visioni d’autore differenti legate in questo programma dal comune denominatore della composizione coreografica intorno al tema del distanziamento tra abbracci mancati e desiderio di recupero di empatia. Preludio di Diego Tortelli, in apertura di serata, è una lettera d’amore al corpo per cinque danzatori sulla voce inconfondibile di Nick Cave che avvolge lo spettatore. L’atmosfera cambia con O di Philippe Kratz, duetto in cui due corpi-automi obbligano a interrogarsi su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico in futuro, sulla musica elettronica di Mark Pritchard e The Field. Anche Another story di Diego Tortelli, accompagnato da brani rock del gruppo Spiritualized, è un duetto sviluppato intorno alla ricerca di un gesto che ci è stato negato durante tutta la pandemia, l’abbraccio. Sul ritmo di Barrio Sur e Fela Kuti chiude il sestetto Alpha Grace, una riflessione di Philippe Kratz sull’empatia, una forma di comunicazione gentile tra persone che si sentono sullo stesso piano.

Con la stagione di danza torna anche Oltre la Scena, ciclo di brevi incontri online (Zoom) pensati per esplorare gli spettacoli in programma a cura di Silvia Poletti, giornalista, critico e studiosa di danza.

Vendita nuovi abbonamenti dal 3 novembre presso Teatro Sperimentale 0721 387548 e online su www.vivaticket.com. Inizio spettacoli feriali ore 21, domenica ore 17.

MITI DELLA SCENA

20 / novembre

TRISTAN AND ISOLDE

coreografia, design luci Saburo Teshigawara

musica estratti da Tristan und Isolde di Richard Wagner

interpreti Rihoko Sato, Saburo Teshigawara

coordinatore tecnico e assistenza alle luci Sergio Pessanha

assistente di produzione e sartoria Mie Kanai

produzione Karas

distribuzione International Music and Arts

2022 tour sostenuto da Agency for Cultural Affairs Government of Japan

[PRIMA ED ESCLUSIVA REGIONALE]

Uno sciamano della visione, un artista dello spazio, del movimento e della luce. [“la Repubblica”]

Saburo Teshigawara trasforma l’opera di Richard Wagner, su un amore irrealizzabile e le sue tragiche conseguenze, in un movimento unico per solo due interpreti: lui stesso e la fedele partner di lunga data, Rihoko Sato. Anche se la musica di Wagner è parte integrante della performance, Teshigawara si concentra su una dimensione più essenziale della vicenda tragica. I due danzatori mettono in scena il dolore di questo difficile amore, alimentato dalla sete di un desiderio che non può essere soddisfatto e che alla fine può trovare pace soltanto nella morte. Incarnando questi infelici amanti, i loro corpi diventano messaggeri di un’esperienza sensoriale altrimenti indicibile e diventano capaci di una comprensione esclusivamente affettiva.

3 / dicembre

PATRIA

UN BISOGNO CHE SI SPOSTA

terza tappa del progetto Sudvirus e prologo di Transiti Humanitatis

da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà

coreografie, luci e costumi Roberto Zappalà

danzatori Filippo Domini, Anna Forzutti, Fernando Roldan Ferrer

Silvia Rossi, Joel Walsham, Valeria Zampardi, Erik Zarcone

si ringraziano i danzatori per la preziosa collaborazione alla costruzione

direttore tecnico Sammy Torrisi

musiche varie Matthew Herbert, Antonio Vivaldi, Niccolò Paganini

Ludwig van Beethoven, Johann Sebastian Bach, Franz Joseph Haydn

effetti sonori Salvo Noto

direttore tecnico Sammy Torrisi

assistente di produzione Federica Cincotti

management Vittorio Stasi

ufficio stampa nazionale Veronica Pitea

direzione generale Maria Inguscio

produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale

in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza (Reggio Emilia)

il progetto Sudvirus è stato realizzato in collaborazione con

GoteborgsOperan Danskompani e Civitanova Danza/AMAT

con il sostegno di MiC e Regione Siciliana Ass.to al Turismo, Sport e Spettacolo

[PRIMA ED ESCLUSIVA REGIONALE]

Concepito nel 2013 con il titolo Anticorpi, dal 2017 lo spettacolo cambia in Patria. Zappalà vuole così dare peso e rilevanza a quelle situazioni scenico/coreografiche già presenti e così “rileggere” il concetto di patria alla luce della situazione attuale dove “globalizzazione e immigrazione fanno emergere tutta la fragilità delle democrazie e dei valori liberali, mentre spinte populistiche ne destabilizzano i fondamenti politici e sociali”.

Il linguaggio coreografico si sviluppa in una partitura convulsa e minuziosa con i danzatori della compagnia sul palcoscenico/vetrino che replicano e ritrasmettono l’apparente caoticità di virus microscopici; ma, come nella vita, il caos è organizzato e i danzatori si disperdono e si allontanano da un centro vorticoso per poi ritornarvi alla ricerca di un suolo/approdo che non è soltanto quello interno al palcoscenico ma anche il “soli” di un diritto ingiustamente negato. E, se in laboratorio spesso si utilizzano liquidi di contrasto per meglio scoprire e seguire nuovi percorsi della materia che si intende analizzare, allo stesso modo, in Patria, un preludio di Bach e uno scioglilingua siciliano ripetuto come un mantra si insinuano nel tessuto percussivo/ossessivo della musica elettronica per indicare nuovi percorsi estetici e narrativi. Una creazione sull’appartenenza declinata dal corpo/voce dei danzatori attraverso quelle manifestazioni assolute di appartenenza che sono gli inni, un monito contro la “retorica nazionale”, un monito che ci riguarda tutti nel nostro agire quotidiano, ed un’esortazione a non dimenticare il finale de Le città invisibili di Calvino, sperando di riuscire sempre a distinguere nell’inferno/mondo che ci circonda “quello che inferno non è, e dargli spazio.”

18 / gennaio

[RESIDENZA DI ALLESTIMENTO]

Igor x Moreno | Collettivo Mine

BEAT FORWARD _ studio

regia Igor Urzelai e Moreno Solinas

interpreti Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi

Fabio Novembrini, Roberta Racis, Silvia Sisto

musica AA. VV. [mix Igor Urzelai]

costumi Rebecca Ihle

produzione S’ALA, Fabbrica Europa

[PRIMA ED ESCLUSIVA REGIONALE]

Beat Forward segna la collaborazione tra Igor x Moreno e Collettivo Mine.

Questa nuova creazione nasce dalla rielaborazione di BEAT, solo creato da Igor Urzelai e Moreno Solinas nel 2019. Beat Forward è uno spettacolo inedito in cui la coreografia originale viene reinventata e moltiplicata nei corpi di Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis e Silvia Sisto.

Cavalcando una colonna sonora di musica techno, Beat Forward è una celebrazione del piacere di ballare su una pulsazione, lasciando che l’energia aumenti di intensità e che le sensazioni, condivise tra performer e pubblico, si trasformino.

Il vocabolario di movimento si concentra sulla comunicazione non verbale, appropriandosene e modellandola coreograficamente. Il pubblico osserva le trasformazioni dei gesti, i cenni del capo, la postura, l’espressione del viso. La coreografia spazia dal movimento di tutto il corpo fino ai più piccoli dettagli, dall’astratto all’espressivo, creando un bombardamento di immagini, sconvolgendo costantemente la lettura e l’interpretazione di chi guarda e creando un effetto ipnotico.

Beat Forward è una ricerca su come ci identifichiamo e come ci relazioniamo, su come ci riconosciamo o meno nelle altre persone e su come siamo in grado di proiettare immagini molteplici di noi stess*.

2 / marzo

LILI ELBE SHOW

coreografia Simone Repele, Sasha Riva

musiche Johann Sebastian Bach, Dan Haugaard, Folkstow e Everando

con Simone Repele, Silvia Azzoni, Sasha Riva, Yumi Aizawa, Jamal Callender

costumi Francesco Murano

coproduzione Riva & Repele, Daniele Cipriani Entertainment

e Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano

[PRIMA ED ESCLUSIVA REGIONALE]

La storia vera dell’artista transgender che ispirò il film The Danish Girl, icona dei diritti civili, si esprime nella nuova creazione Lili Elbe Show commissionata dal 46° Cantiere Internazionale d’Arte a Sasha Riva e Simone Repele, protagonisti sul palcoscenico insieme alla stella mondiale Silvia Azzoni, a Yumi Aizawa e a Jamal Callender.

Questa è la storia del pittore paesaggista Einar Wegener e della moglie, la ritrattista Gerda Wegener: viaggio di trasfigurazione e di metamorfosi raccontato da un ironico mattatore/narratore che snocciola passo dopo passo questa incredibile vicenda oggi interpretata attraverso la magica lente della danza.

Una storia vera. Una vicenda privata e intima che appartiene a ognuno di noi e che diviene più̀ vicino di quanto possa sembrare grazie all’interpretazione e alla scrittura coreografica di Sasha Riva e Simone Repele che esplorano il demone dell’insoddisfazione umana.

Nella narrazione chiara e leggibile, caratteristica peculiare delle pièce di Riva & Repele, coesistono due piani di realtà: il racconto della vicenda di Einar che, nell’ansia di ricerca della propria identità diventerà Lili e il livello della fiaba, degli “spiriti”, dei “fantasmi” che intorno a Lui/Lei si aggirano.

31 / marzo

STORIE

PRELUDIO / ANOTHER STORY

O” / ALPHA GRACE

Preludio / Another story di Diego Tortelli

O” / Alpha Grace di Philippe Kratz

serata per 6 danzatori

produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

coproduzione Teatro Ristori di Verona

Alpha Grace è sostenuto da Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa

Storie è una suite di danze poetiche firmate per Aterballetto da due coreografi “cresciuti” al suo interno oggi apprezzati internazionalmente: Diego Tortelli, coreografo residente della compagnia, attivo tra l’Italia e la Germania dove ha sede il suo collettivo, la cui cifra stilistica sospesa tra nette geometrie e barocche contorsioni è divenuta riconoscibilissima, e Philippe Kratz, di origini tedesche, per anni danzatore di punta della compagnia da tempo lanciato nella coreografia e ora richiesto anche dal Teatro alla Scala. Due visioni d’autore differenti legate in questo programma dal comune denominatore della composizione coreografica intorno al tema del distanziamento tra abbracci mancati e desiderio di recupero di empatia.

Preludio di Diego Tortelli, in apertura di serata, è una lettera d’amore al corpo per cinque danzatori sulla voce inconfondibile di Nick Cave che avvolge lo spettatore. L’atmosfera cambia con O di Philippe Kratz, duetto in cui due corpi-automi obbligano a interrogarsi su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico in futuro, sulla musica elettronica di Mark Pritchard e The Field. Anche Another story di Diego Tortelli, accompagnato da brani rock del gruppo Spiritualized, è un duetto sviluppato intorno alla ricerca di un gesto che ci è stato negato durante tutta la pandemia, l’abbraccio. Sul ritmo di Barrio Sur e Fela Kuti chiude il sestetto Alpha Grace, una riflessione di Philippe Kratz sull’empatia, una forma di comunicazione gentile tra persone che si sentono sullo stesso piano.

OLTRE LA SCENA

Un ciclo di brevi incontri online pensati per esplorare gli spettacoli in programma rivolti al pubblico del Teatro Sperimentale e non solo. Oltre la Scena Danza propone, nei giorni precedenti gli spettacoli e sulla piattaforma digitale Zoom, alcune pillole di approfondimento con Silvia Poletti, giornalista, critico e studiosa di danza che con grande competenza introdurrà le opere in cartellone attraverso piccole presentazioni, dialoghi con coreografi, danzatori ed esperti del settore in vista della visione dello spettacolo.

Per partecipare agli incontri online si può inviare una email a [email protected], entro le ore 12 del giorno dell’incontro alla quale seguirà link di accesso a Zoom. Per gli interessati sarà disponibile la registrazione dell’incontro (da richiedere allo stesso indirizzo mail).

19 / novembre ore 18

TRISTAN & ISOLDE

1 / dicembre ore 18

PATRIA

16 / gennaio ore 18

BEAT FORWARD

27 / febbraio ore 18

LILI ELBE SHOW

27 / marzo ore 18

STORIE

ABBONAMENTI

RINNOVI

da venerdì 21 ottobre a mercoledì 2 novembre

NUOVI

da giovedì 3 novembre

ABBONAMENTO [5 SPETTACOLI]

settore A € 125 ridotto fino a 29 anni € 100 ridotto fino a 19 anni € 75

settore B € 100 ridotto fino a 29 anni € 75 ridotto fino a 19 anni € 50

[previsto un abbonamento al costo ridotto di 40 euro in settore A per studenti Liceo Coreutico: il referente è Carlotta, l’informazione è per uso interno]

BIGLIETTI

da venerdì 11 novembre

settore A € 25 ridotto fino a 29 anni € 20 ridotto fino a 19 anni € 15

settore B € 20 ridotto fino a 29 anni € 15 ridotto fino a 19 anni € 10

BIGLIETTERIA TEATRO SPERIMENTALE

21 – 30 ottobre

dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19.30

dal 2 novembre

dal mercoledì al sabato dalle 17 alle 19.30

nei giorni di spettacolo serale dalle 10 alle 13 e dalle 17

la domenica di spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 16

biglietteria chiusa nei seguenti giorni

24 ottobre, 31 ottobre, 1 novembre, 9 novembre, 10 novembre

VENDITA ONLINE

www.vivaticket.com

l’acquisto online comporta un aggravio del costo in favore del gestore del servizio

INIZIO SPETTACOLI

ore 21

domenica ore 17

INFORMAZIONI

Teatro Sperimentale 0721 387548

www.teatridipesaro.it

AMAT 071 2072439

www.amatmarche.net

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