Premio Galileo per la divulgazione scientifica: vince Giulio Cossu con "La trama della vita" (Marsilio Editori) Premio Galileo per la divulgazione scientifica: vince Giulio Cossu con "La trama della vita" (Marsilio Editori)
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Premio Galileo per la divulgazione scientifica: vince Giulio Cossu con “La trama della vita” (Marsilio Editori)

Premio Galileo per la divulgazione scientifica: vince Giulio Cossu con "La trama della vita" (Marsilio Editori) Premio Galileo per la divulgazione scientifica: vince Giulio Cossu con "La trama della vita" (Marsilio Editori)Nella prestigiosa cornice dell’Aula Magna di Palazzo del Bo dell’Università di Padova, si è tenuta la Cerimonia di assegnazione del Premio Galileo 2020, il premio letterario per la divulgazione scientifica, che ha visto passare al vaglio la cinquina di libri finalisti e dei rispettivi autori: Guido Barbujani e Andrea Brunelli con Il giro del mondo in sei milioni di anni (Il Mulino, 2018), Francesca Buoninconti con Senza confini. Le straordinarie storie degli animali migratori (Codice Edizioni, 2019), Giulio Cossu con La trama della vita. La scienza della longevità e la cura dell’incurabile tra ricerca e false promesse (Marsilio, 2018), Anna D’Errico con Il senso perfetto. Mai sottovalutare il naso (Codice Edizioni, 2019), e Carola Frediani con Cybercrime. Attacchi globali, conseguenze locali (Hoepli, 2019).

Il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica è stato assegnato a Giulio Cossu con “La trama della vita” (Marsilio Editori) che ha ottenuto 32 voti dalla giuria popolare, composta da studenti universitari provenienti da tutta Italia e dagli studenti di 10 classi delle scuole secondarie di secondo grado. A seguire nelle preferenze dei giovani sono arrivati i libri di Anna D’Errico, con 29 voti, Francesca Buoninconti, con 18 voti, Carola Frediani, con 12 voti, e Guido Barbujani e Andrea Brunelli, con 10 voti.

Nel corso della cerimonia, condotta da Alessandra Viero, giornalista e conduttrice televisiva, è intervenuto il presidente della Giuria Scientifica, Alberto Mantovani, immunologo, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University.

Grande soddisfazione per l’andamento di questa edizione del Premio Galileo è stata espressa dall’assessore alla Cultura del Comune di Padova, che ha sottolineato come «da quest’anno il Premio Galileo diventa la punta di diamante di un vasto programma di appuntamenti che coinvolge l’intera città, le sue istituzioni e i suoi enti scientifici e culturali: la Settimana della scienza e innovazione, che con decine di iniziative intende contribuire al dibattito sul futuro della ricerca e delle imprese. Il premio si è segnalato ancora una volta per l’alta qualità dei libri proposti e l’autorevolezza della giuria, che ringrazio per il suo importante lavoro. Grazie anche ai molti studenti che come in ogni edizione hanno portato con entusiasmo il loro apporto».

La cinquina finalista: autori e opere

Guido Barbujani. Ha lavorato alla State University of New York a Stony Brook, alle Università di Londra, Padova e Bologna, ed è professore di Genetica all’Università di Ferrara. Collabora con il Domenicale de “Il Sole 24 Ore”. Tra i suoi libri L’invenzione delle razze (Bompiani 2006), Il gene riluttante (con L. Vozza, Zanichelli 2016), Gli africani siamo noi (Laterza 2016).
Andrea Brunelli. Dottorando di ricerca in Biologia evoluzionistica ed Ecologia all’Università di Ferrara.
Il giro del mondo in sei milioni di anni (Il Mulino, 2018). Non si sa quanti anni abbia esattamente Esumim: ne dichiara circa sei milioni. A volergli credere avrebbe partecipato a tutte le grandi migrazioni dell’umanità, fin da quando avevamo un cervellino grande come quello degli scimpanzé. «Ci siamo divertiti» – ripete sempre – «non si stava mai fermi!». Esumim è l’immaginario testimone di un viaggio che ha inizio molti milioni di anni fa, il cui primo passo – quello di scendere dagli alberi – ha dato l’avvio alla lunga catena di migrazioni attraverso la quale i nostri antenati hanno colonizzato il pianeta. Quante umanità diverse – dagli Australopitechi a Neanderthal a Sapiens – si sono succedute e incrociate sulla Terra? Quali percorsi hanno seguito, dalla loro prima uscita dall’Africa fino alla diffusione in tutto il pianeta? Come si sono influenzate e mescolate fra loro, e cosa possiamo capire oggi di tutto questo studiando il loro Dna? Una vicenda intricata, in cui la genetica ci guida nella ricostruzione di una colossale diaspora mai conclusa, che ci porta ancora oggi a spostarci e a incontrarci, a essere tutti dappertutto.

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Francesca Buoninconti. È una giornalista scientifica freelance. Naturalista di formazione, dopo il master in giornalismo scientifico ha lavorato per Città della Scienza, Radio Kiss e Radio3 Rai. Oggi scrive principalmente di scienza, natura e clima per varie testate, tra cui “il Tascabile”, “Repubblica.it”, “Micron” e “Vanity Fair”.
Senza confini. Le straordinarie storie degli animali migratori (Codice Edizioni, 2019). Il nostro pianeta è attraversato da miliardi di animali in viaggio. Piccoli o grandi, da soli o in gruppo, percorrono decine di migliaia di chilometri in volo, in marcia o a nuoto, affrontando difficoltà e pericoli, su percorsi infidi che spesso costano loro la vita. Migrano i giganti del mondo, le balene; migrano alcune delle creature più leggiadre, le farfalle; e ancora uccelli, mammiferi terrestri e volatori, pesci, anfibi, rettili, insetti di ogni tipo e altri invertebrati, come gli insospettabili granchi. Durante questo viaggio molti subiscono trasformazioni incredibili, altri sono puntuali come orologi svizzeri, altri ancora coprono distanze equivalenti a tre volte il viaggio di andata e ritorno dalla Luna. Ma come fanno a raggiungere la loro destinazione? Come si orientano e come riescono a tornare ogni anno esattamente nel luogo in cui sono nati? Soprattutto, perché migrano?
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Giulio Cossu. Vive a Manchester, dove insegna Medicina rigenerativa e si occupa di cellule staminali per la terapia delle distrofie muscolari. È stato professore di Biologia delle cellule staminali alla University College London e in precedenza professore di Istologia all’Università di Milano e alla Sapienza di Roma. È fellow dell’Academy of Medical Sciences, dell’Accademia dei Lincei, dell’European Academy of Science e dell’European Molecular Biology Organization. Ha fatto parte del Committee for Advanced Therapies dell’European Medicines Agency. È membro del Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni, con cui collabora dalla fondazione, riconoscendone l’impegno per la ricerca scientifica in Italia.
La trama della vita. La scienza della longevità e la cura dell’incurabile tra ricerca e false promesse (Marsilio, 2018). «Quando vivevo in Italia, non di rado mi capitava che la gente mi chiedesse: professore, quando pensa che le cellule staminali arriveranno realmente a curare le persone? Pazientemente, tutte le volte, rispondevo che da circa mezzo secolo le staminali sono in clinica e hanno salvato migliaia di vite umane». A partire dalle ultime frontiere al centro delle cronache (terapia genica e genome editing, medicina personalizzata, organoidi), attraverso una serie di esempi e casi inediti, Giulio Cossu racconta, ripercorrendo la sua quarantennale esperienza di scienziato internazionale, l’evoluzione e la storia delle scoperte più importanti nel campo della medicina rigenerativa. Sfatando non pochi miti e mettendo in crisi convinzioni ideologiche (soprattutto riguardo all’impiego delle cellule staminali), il libro affronta i tanti temi di natura etica ed economica (è giusto “distrarre” fondi per curare malattie rare che colpiscono pochi individui invece che destinarli a salvare migliaia di bambini “colpevoli” soltanto di essere nati dalla parte sbagliata del mondo? Come impattano sui sistemi di welfare tecniche di questo tipo? Vince il costo ingente sul breve periodo o forse è più importante valutare il risparmio che produrranno sul lungo termine?) e che hanno a che fare con la nostra consapevolezza dei temi scientifici e la scarsa cultura in questo settore, alla base della facilità con cui crediamo agli imbonitori e siamo pronti a mettere in discussione certezze ormai consolidate (come l’utilità dei vaccini).
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Anna D’Errico. Neuroscienziata, è ricercatrice presso la Goethe Universität di Francoforte. Fuori dal laboratorio studia l’uso degli odori nelle arti performative e cura il blog “Il senso perfetto. Di odori improbabili e puzze (im)possibili”.
Il senso perfetto. Mai sottovalutare il naso (Codice Edizioni, 2019). Il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti da anni lavora a un’arma offensiva (e non letale) a base di odori capaci di creare il panico. Nel 2018 la Global Industry Analysts ha stimato in 45 miliardi di dollari il giro d’affari annuale dell’industria dei profumi. Insomma, quello che ruota attorno al nostro naso, a quanto pare, è una cosa seria. Ma come funziona questo nostro senso così raffinato e complesso e al tempo stesso istintivo ed emozionale? Tra ricerca scientifica e tante curiosità, Anna D’Errico ci accompagna in un viaggio alla scoperta dei talenti del naso umano, descrivendo qualità poco note e sfatando alcuni miti, come l’idea che l’uomo abbia un olfatto poco sviluppato.
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Carola Frediani. Per anni ha svolto la professione di giornalista, seguendo temi digitali, privacy, sorveglianza, cybersicurezza, e diritti umani.
Cybercrime. Attacchi globali, conseguenze locali (Hoepli, 2019). Da anni si parla di cybercrimine, ma per quanto il fenomeno sia di volta in volta sottovalutato, sopravvalutato, minimizzato, esagerato o deformato, resta sempre qualcosa di astratto. Puntini incomprensibili su una mappa, termini arcani, narrazioni parziali e frammentarie, conseguenze vaghe e lontane. In questo libro invece si seguono in dettaglio alcune storie, si entra dentro la dinamica degli attacchi, l’impatto sulle vittime, le ramificazioni sociali, economiche, legali e perfino geopolitiche di singoli episodi. Tra ospedali in tilt, politici presi di mira, consulenti rovinati, caotici mercati neri e criminali allo sbaraglio.

La giuria
La Giuria che ha scelto i cinque libri finalisti ha come Presidente Alberto Mantovani, immunologo, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University. In passato ha lavorato in Inghilterra e negli Stati Uniti ed è stato a capo del Dipartimento di immunologia dell’Istituto Mario Negri di Milano. Ha contributo al progresso delle conoscenze nel settore immunologico, sia formulando nuovi paradigmi, sia identificando nuove molecole e funzioni. Le analisi bibliometriche lo indicano come il ricercatore italiano attivo in Italia più citato nella letteratura scientifica internazionale, e come uno dei 10 immunologi più citati a livello internazionale. Per la sua attività di ricerca ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il prestigioso premio Pezcoller-AACR assegnatogli nel maggio 2019 dall’American Association for Cancer Research “per gli straordinari risultati nella ricerca sul cancro”, nel 2018 il Prize for Excellence in Medicine (American-Italian Cancer Foundation) e, nel 2016, il Premio Europeo di Oncologia dall’Organizzazione degli Istituti Europei del Cancro (OECI) e il Robert Koch Award per l’impatto trasversale sulla Medicina delle sue scoperte in ambito immunologico.

A lui si affiancano cinque autorevoli giornalisti specialisti della divulgazione scientifica: Gabriele Beccaria, firma de La Stampa e responsabile degli inserti Tuttoscienze e Tuttosalute; Rossella Panarese, autrice e conduttrice di Radio3Scienza, il quotidiano scientifico di Rai Radio 3; Giovanni Caprara, saggista ed editorialista scientifico del Corriere della SeraBarbara Carfagna, giornalista RAI; e infine Silvia Bencivelli, giornalista, saggista, conduttrice radiofonica e televisiva.

Oltre ai giornalisti scientifici, grazie alla collaborazione con l’Università di Padova la Giuria vedrà la partecipazione di cinque docenti universitari in grado di rappresentare la comunità scientifica dell’Ateneo: Maurizio Borin, docente di Agronomia; Marco Ferrante, docente di Calcolo delle Probabilità; Maria Maddalena Parlati, docente di Letteratura Inglese; Maria Berica Rasotto, docente di Anatomia Comparata; e infine Flavio Seno, docente di Fisica Teorica della Materia.

Ma sarà la “giuria esterna” a decretare il vincitore della quattordicesima edizione del Premio: questa è composta da composta da studenti universitari di tutta Italia che si sono candidati come giurati e da 10 scuole secondarie di secondo grado.

Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica
Agli inizi del Seicento, quando insegnava all’Università di Padova, Galileo Galilei puntò per la prima volta un cannocchiale verso il cielo. Questo gesto provocò una rivoluzione nell’astronomia e diede avvio alla scienza moderna. Da quel primato cittadino nelle scienze è nato il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, rivolto soprattutto ai giovani, che ne sono i veri protagonisti. Il Premio, promosso dal Comune di Padova-Assessorato alla Cultura, seleziona da quattordici anni i migliori libri di divulgazione scientifica pubblicati in Italia nel biennio precedente. Nelle scorse edizioni si sono succeduti come presidenti della Giuria Umberto Veronesi, Carlo Rubbia, Margherita Hack, Paolo Rossi, Mario Tozzi, Piergiorgio Odifreddi, Paco Lanciano, Nicoletta Maraschio, Vittorino Andreoli, Paolo Crepet, Dario Bressanini, Sandra Savaglio, Elena Cattaneo.

Qui di seguito i vincitori delle precedenti edizioni del Premio:
2007 / Francesco e Luigi Luca Cavalli Sforza, Perché la Scienza?
2008 / Andrea FrovaSe l’uomo avesse le ali
2009 / Nicola Armaroli e Vincenzo BalzaniEnergia per l’astronave terra
2010 / Rino Ruppoli e Lisa VozzaI vaccini dell’era globale
2011 / Piergiogio OdifreddiC’è spazio per tutti. Il grande racconto della geometria
2012 / Alex BellosIl meraviglioso mondo dei numeri
2013 / Sergio PistoiIl DNA incontra Facebook. Viaggio nel supermarket della genetica
2014 / Frans de WaalIl bonobo e l’ateo. In cerca di umanità fra i primati
2015 / Carlo RovelliLa realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose
2016 / Paolo GallinaL’anima delle macchine. Tecnodestino, dipendenza tecnologica e uomo virtuale
2017 / Guido TonelliLa nascita imperfetta delle cose
2018 / Stefano MancusoPlant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro
2019 / Cristina CattaneoNaufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo

Credits
Il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica è promosso dal Comune di Padova-Assessorato alla Cultura con la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova e ItalyPost

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