Premio Cosmos: annunciati gli autori e i libri finalisti dell'edizione 2021 Premio Cosmos: annunciati gli autori e i libri finalisti dell'edizione 2021
 |  | 

Premio Cosmos: annunciati gli autori e i libri finalisti dell’edizione 2021

Premio Cosmos: annunciati gli autori e i libri finalisti dell'edizione 2021 Premio Cosmos: annunciati gli autori e i libri finalisti dell'edizione 2021Sono stati annunciati questa mattina – in diretta digitale – i libri finalisti dell’edizione 2021 del Premio Cosmos per la divulgazione dell’astronomia, della fisica e della matematica.

Anche quest’anno il Comitato Scientifico del Premio – presieduto da Gianfranco Bertone, professore di Theoretical Astroparticle Physics presso il Centro di eccellenza in Fisica Gravitazionale e Astroparticellare, GRAPPA, di Amsterdam e founding director dello European Consortium for Astroparticle Physics – ha selezionato le cinquine finaliste per le due sezioni in concorso: “Premio Cosmos” e “Premio Cosmos degli studenti”.

I 5 autori finalisti che accedono alla fase finale del Premio Cosmos sono: Massimo Capaccioli con L’incanto di Urania. Venticinque secoli di esplorazione del cielo (Carocci); Sean Carroll con Qualcosa di nascosto a fondo. Il mondo dei quanti e l’emergere dello spaziotempo (Einaudi); Brian Greene con Fino alla fine del tempo. Mente, materia e ricerca di significato in un universo in evoluzione (Einaudi); Luciano Rezzolla, con L’irresistibile attrazione della gravità. Viaggio alla scoperta dei buchi neri (Rizzoli); e David Spiegelharter con L’arte della statistica. Cosa ci insegnano i dati (Einaudi).

A contendersi il Premio Cosmos degli Studenti saranno – oltre ai già citati Massimo Capaccioli e David Spiegelharter – Alessandro Bilotta e Dario Grillotti, con La funzione del mondo. Una storia di Vito Volterra (Feltrinelli); Lorella Carimali, con L’equazione della libertà. Nella matematica c’è la chiave per la rinascita (Rizzoli); e Licia Troisi, con La sfrontata bellezza del cosmo. Un viaggio tra i misteri dell’universo attraverso le immagini dell’invisibile (Rizzoli).

Il Premio Cosmos per la divulgazione dell’astronomia, della fisica e della matematica entra ora nella fase finale: i vincitori delle due sezioni saranno annunciati il 6 maggio 2021.

Il Premio Cosmos nasce dall’iniziativa di un gruppo di scienziate e scienziati italiani di fama internazionale, in sinergia con il Ministero dell’Istruzione, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, la Società Astronomica Italiana, il Planetario Pythagoras e la Fondazione con il Sud.

Le dichiarazioni

«Il Premio Cosmos mira a promuovere la scienza e la cultura scientifica in Italia – commenta Gianfranco Bertone, presidente del Comitato Scientifico del Premio –: vogliamo da una parte riconoscere e valorizzare la grande divulgazione scientifica, dall’altra coinvolgere i giovani, in particolare del Sud, avvicinandoli alla scienza e ai suoi protagonisti, nella convinzione che la cultura scientifica fornisca una chiave di lettura imprescindibile in un modo sempre più complesso, e un importante strumento di riscatto sociale ed economico. Desidero congratularmi con le autrici e gli autori dei libri che accedono alla fase finale dei due premi, e ringraziare tutti gli scienziati, le istituzioni e i volontari che ci aiutano a perseguire questo obiettivo».

«Il Premio Cosmos è una delle attività di maggiore interesse sotto il profilo culturale della comunità scientifica della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Regione Calabria – commenta Giuseppe Falcomatà, sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria -. Il suo punto di forza è la continuità di questa iniziativa e il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori italiane e, novità assoluta di quest’anno, delle scuole italiane all’estero. È questo un elemento di grande soddisfazione: il Premio Cosmos rappresenta il modo migliore di promuovere la nostra Regione, la nostra Città Metropolitana, e le sue eccellenze culturali e scientifiche».

«Il Premio Cosmos è un evento internazionale importantissimo per i giovani, per la divulgazione, per la scienza, per le scuole, per la Regione Calabria, per il Sud Italia e per la crescita culturale di tutto il paese – sottolinea Sandra Savaglio, assessore all’Istruzione, Università, Ricerca scientifica e Innovazione della Regione Calabria –: quindi, non si può che sostenerlo sempre e comunque, con tutti i mezzi che si hanno a disposizione. Come Assessorato all’Istruzione, abbiamo individuato diverse iniziative presenti e future (e tra queste, ovviamente, il Premio Cosmos) sparse su tutto il territorio calabrese che riguardano la diffusione della scienza nelle scuole, dove gli studenti e le studentesse, di ogni ordine e grado, sono protagonisti. Per questa ragione, ci stiamo impegnando affinché presto sia possibile fare arrivare delle risorse a sostegno di ogni singola attività. Occuparsi di qualcosa di così bello per noi non è solo un motivo di orgoglio, ma anche l’occasione di respirare una boccata di aria fresca in grado di regalarci la convinzione di aver fatto qualcosa di buono per i nostri giovani».
 

Gli autori e le opere finaliste (in ordine alfabetico per autore) 

Alessandro Bilotta e Dario Grillotti, La funzione del mondo. Una storia di Vito Volterra (Feltrinelli), finalisti sezione Premio Cosmos degli Studenti

Gli autoriAlessandro Bilotta ha dato vita a numerose serie a fumetti, in Italia e in Francia. Ha scritto la graphic novel Povero Pinocchio per i disegni di Emiliano Mammucari e creato Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia, in coppia con Carmine Di Giandomenico. Insieme hanno pubblicato Romano per Vents d’Ouest che ha avuto un grande riscontro di critica in Francia. È uno degli autori di Dylan Dog, per cui ha creato e scrive la saga Il Pianeta dei Morti. Tra le sue ultime serie, Valter Buio, lo psicanalista di fantasmi pubblicato da Star Comics, e Mercurio Loi, il genio perdigiorno della Roma papalina, pluripremiata serie di Sergio Bonelli Editore. Ha vinto numerosi premi tra cui il Gran Guinigi, il Micheluzzi e il premio Repubblica XL. Per Feltrinelli Comics, La dottrina (2019; con Carmine Di Giandomenico).
Dario Grillotti si è diplomato presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2008. Come illustratore ha collaborato con Giunti, Piemme, Kleiner Flug, Zanichelli e l’IBC Emilia-Romagna, e come colorista per Double Shot, Mad For Comix e Delcourt. Aderisce al movimento “Urban Sketchers” e ha partecipato ai progetti “Disegnatori in cammino” tra i castelli del ducato di Parma e Piacenza e “ArchitettaRE” per la Fondazione Architetti di Reggio Emilia. Nel 2013 è stato selezionato al “Rendez-vous du Carnet de voyage” di Clermont-Ferrand. È insegnante di fumetto, illustrazione e concept art presso la Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia. Vive e lavora a Bologna.
L’opera. La vita e le idee, fra ricerca scientifica e impegno sociale, di Vito Volterra: uno dei dodici universitari italiani che si rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo. Vito Volterra (1860-1940) è stato un matematico inventivo e originale, sin dagli anni degli studi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ottenne la cattedra a soli ventitré anni. Ma è stato anche un politico e patriota, senatore del Regno appena quarantenne. Presidente dell’Accademia dei Lincei e primo presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si fece promotore di un’idea del tutto inedita, secondo la quale la matematica e le “scienze di base” sono cruciali per il progresso sociale, economico e industriale di un Paese. Ed è stato “uno dei dodici”: gli unici docenti universitari italiani, su oltre milleduecento, che nel 1931 rifiutarono di prestare giuramento di fedeltà al fascismo, a costo di essere privati della cattedra. La vita di una delle figure più importanti e coraggiose – ma non abbastanza conosciute – della cultura italiana rivive in una storia a fumetti appassionante, accurata e sorprendente, realizzata in collaborazione con il Cnr.

Massimo Capaccioli, L’incanto di Urania. Venticinque secoli di esplorazione del cielo (Carocci), finalista sezione Premio Cosmos e Premio Cosmos degli Studenti
L’autore. Astrofisico di fama internazionale, Massimo Capaccioli ha insegnato nelle Università di Padova e di Napoli Federico II, dove ora è professore emerito. Oltre a una vastissima produzione scientifica, vanta una decina tra manuali e libri, tra cui Arminio Nobile e la misura del cielo, ovvero le disavventure di un astronomo napoletano (con S. Galano; Springer, 2018), Mille1Notte. Storie dell’altro mondo (Mediterranea, 2018). Pubblicista e divulgatore, ha collaborato con vari quotidiani e con la RAI.
L’opera. Oggi sappiamo che l’universo ha avuto origine con un big bang e si è espanso sotto il controllo delle componenti oscure di materia ed energia; abbiamo imparato come si formano, evolvono e interagiscono le galassie, e come nascono, vivono e muoiono le stelle; abbiamo cercato i pianeti extrasolari e i segnali della vita, ascoltato l’urlo della fusione di due buchi neri e molto altro ancora. Un sapere frutto del balzo in avanti dell’astrofisica e della cosmologia nel Novecento, stimolato e secondato dai grandiosi progressi della fisica e dalla tecnologia. Sbaglieremmo però a pensare di poter ormai archiviare il passato. Se abbiamo saputo vedere lontano, diceva Newton, è perché ci siamo sollevati sulle spalle dei giganti. Dunque, tracciare l’evoluzione delle conquiste scientifiche non ci concede solo il piacere di risalire alle radici del pensiero e di riconoscere il peso dei diversi attori; serve anche ad analizzare l’eredità di errori e preconcetti di un’attività genuinamente cumulativa in un contesto storico allargato. Con questo spirito il volume affronta il millenario divenire delle scienze del cielo, dando spazio anche al ruolo e ai progressi degli strumenti d’osservazione e di analisi.

Lorella CarimaliL’equazione della libertà. Nella matematica c’è la chiave per la rinascita (Rizzoli), finalista sezione Premio Cosmos degli Studenti
L’autrice. Da trent’anni docente di matematica e fisica, Lorella Carimali insegna al liceo Vittorio Veneto di Milano. Collabora con università, centri di ricerca e istituzioni ed enti di formazione. Nel 2017 è stata premiata tra i dieci migliori insegnanti italiani dell’Italian Teacher Prize e nel 2018 è stata selezionata dalla Varkey Foundation tra i 50 finalisti del Global Teacher Prize, il Nobel per l’insegnamento. Nel 2020 ha pubblicato con Rizzoli L’equazione della libertà.
L’opera. Due più due fa quattro. La matematica non è un’opinione. E se non ci sei portato, meglio lasciar perdere, non hai speranze. Le donne, poi, con i numeri sono proprio negate… Quante volte ci siamo sentiti ripetere queste verità dal sapore assoluto, senza pensare che forse assolute non lo sono nemmeno un po’? Spesso quello in cui crediamo affonda le radici nel pregiudizio. E la matematica è il contrario del pregiudizio: è fatta per i curiosi, e quindi per tutti e tutte noi. Perché un teorema o una formula mettono in gioco la nostra fantasia e la nostra creatività non meno di un’opera d’arte, e ci consentono di interpretare il mondo con occhi più acuti e mente più aperta. Insomma, capire la matematica è questione d’immaginazione, e di provare a superare la visione comune. A smantellare uno per uno gli stereotipi che circondano la scienza di Pitagora e Turing – e che molti di noi si portano dietro dai banchi di scuola – ci pensa Lorella Carimali, che ha dedicato la sua vita all’insegnamento della matematica, e che con questo libro, che è anche un’appassionata lettera d’amore per la scuola e il suo ruolo educativo, ci insegna ad avere fiducia nelle nostre potenzialità e a dare una chance ai numeri, alleati preziosi per affrontare le sfide della vita.

Sean Carrol, Qualcosa di nascosto a fondo. Il mondo dei quanti e l’emergere dello spaziotempo (Einaudi), finalista sezione Premio Cosmos
L’autore. Sean Carroll è un fisico teorico presso il California Institute of Technology, animatore del podcast Mindscape e autore di Dall’eternità a qui. La ricerca della teoria ultima del tempo (Adelphi 2012) e The Big Picture. Ha ricevuto premi e borse di studio dalla National Science Foundation, dalla Nasa, dall’American Institute of Physics e dalla Royal Society di Londra. Vive a Los Angeles con sua moglie, la scrittrice Jennifer Ouellette. Per Einaudi ha pubblicato Qualcosa di nascosto. I mondi quantistici e l’emergere dello spaziotempo (2020).
L’opera. Con questo libro, Sean Carroll, fisico teorico e tra gli scrittori di scienza più famosi al mondo, riscrive la storia della fisica del XX secolo. Acclamato come un capolavoro, Qualcosa di nascosto a fondo per la prima volta dimostra che affrontare il principale enigma della meccanica quantistica significa trasformare completamente il modo in cui pensiamo allo spazio e al tempo. Carroll riconcilia la meccanica quantistica con la teoria della relatività di Einstein, e questo cambia davvero tutto. La maggior parte dei fisici non ha mai ammesso la spiacevole verità: la fisica è in crisi dal 1927. La meccanica quantistica ha sempre mostrato lacune evidenti, che semplicemente si è preferito ignorare. I divulgatori sottolineano quanto vi sia di misterioso e impossibile da capire. I professori scoraggiano gli studenti dall’inoltrarsi nel «vicolo cieco» delle basi della teoria quantistica. Carroll invece, con questo libro audace quanto plausibile, afferma che la crisi può trovare una sua fine. Dobbiamo solo accettare che ci sia più di uno di noi nell’universo. Ci sono molti e molti Sean Carroll. Molti di ognuno di noi. Copie di ognuno di noi vengono generate migliaia di volte al secondo. In accordo con la teoria dei comportamenti quantistici dei molti mondi, ogni volta che si verifica un evento quantistico, un mondo si divide insieme a tutto ciò che contiene, a eccezione di quell’altro mondo in cui l’evento non si è verificato. Passo dopo passo e con estrema lucidità, Carroll affronta le principali obiezioni a questa sorta di rivelazione ultraterrena, fino a quando la sua tesi non risulterà inesorabilmente dimostrata. Raramente un libro ha riorganizzato così a fondo i termini in cui pensiamo al nostro posto nell’universo. Siamo sulla soglia di una nuova comprensione del luogo in cui ci troviamo nel cosmo e di cosa siamo fatti.

Brian Greene, Fino alla fine del tempo. Mente, materia e ricerca di significato in un universo in evoluzione (Einaudi), finalista sezione Premio Cosmos
L’autore. Brian Greene insegna Fisica e Matematica alla Columbia University di New York. Presso Einaudi ha pubblicato L’universo elegante. Superstringhe, dimensioni nascoste e la ricerca della teoria ultima (2000 e 2015, finalista al Premio Pulitzer 2000), La trama del cosmo. Spazio, tempo, realtà (2004 e 2014), La realtà nascosta. Universi paralleli e leggi profonde del cosmo (2012 e 2017) e Fino alla fine del tempo. Mente, materia e ricerca di significato in un universo in evoluzione (2020).
Il libro. Nel tempo e nello spazio, il cosmo è sorprendentemente vasto, eppure è governato da leggi matematiche semplici, eleganti e universali. All’interno della linea temporale cosmica, la nostra era risplende ma è effimera. Un giorno, lo sappiamo, il genere umano scomparirà. E sappiamo che l’universo farà la stessa fine… Brian Greene accompagna i lettori in un viaggio mozzafiato dal Big Bang alla fine del tempo e ci invita a riflettere su cosa significhi l’inimmaginabile vastità che ci circonda. Ci mostra come, a partire dal suo ordinato stato originario, l’universo si sia inesorabilmente spostato verso il caos e tuttavia si siano contemporaneamente formati i pianeti, le stelle e le galassie: isole in un mare di disordine. I meccanismi biochimici, di mutazione e selezione, la vita animata, i neuroni, i dati della realtà e il pensiero si sono evoluti in una coscienza complessa, che a sua volta ha dato origine alle culture, ai miti, alla creatività artistica, alla scienza e a un’incessante ricerca di verità ed eternità. Nel più profondo futuro, la natura dell’universo minaccerà l’esistenza della materia stessa. Attraverso una serie di storie concatenate che spiegano i diversi strati intrecciati della realtà, dalla meccanica quantistica alla coscienza e ai buchi neri, Greene chiarisce la nostra origine, e ci offre un nitido quadro di dove ci troviamo in questo momento e qualche certezza in più su dove siamo diretti. Una prospettiva completamente nuova sul nostro posto nell’universo e su cosa significhi essere umani.

Luciano Rezzolla, L’irresistibile attrazione della gravità. Viaggio alla scoperta dei buchi neri (Rizzoli), finalista sezione Premio Cosmos
L’autore. Luciano Rezzolla è ordinario di Astrofisica Teorica e direttore dell’Istituto di Fisica Teorica alla Goethe Universität di Francoforte. Membro del comitato scientifico del progetto Event Horizon Telescope, le sue ricerche hanno contribuito a catturare, nel 2019, le prime immagini fotografiche di un buco nero supermassiccio. Nello stesso anno è stato nominato Andrews Professor of Astronomy al Trinity College di Dublino e tra i vari riconoscimenti ha ricevuto il Physics Breakthrough Prize e il prestigioso Sigillo d’Oro dell’Università di Bari. Vive tra Francoforte e Berlino e va in barca a vela, la sua vera passione, ogni volta che può.
L’opera. Perché una mela cade dall’albero anziché galleggiare nello spazio? Be’, è merito – o colpa – della gravità, lo sappiamo tutti. A scuola ci hanno insegnato che è questa forza a tenerci agganciati alla superficie del nostro pianeta, mentre lui ruota su sé stesso e intorno al Sole. Ma il nostro corpo la conosceva ben prima che la incontrassimo sui libri di testo: appena venuti al mondo sapevamo già reagire ai suoi stimoli, e di lì a qualche anno abbiamo imparato a gestirla senza nemmeno pensare, magari mentre… corriamo giù per le scale. A noi sembra un traguardo da nulla, ma per i robot è ancora un problema quasi insormontabile. Insomma, il nostro rapporto con la gravità dura letteralmente da una vita, ed è anche l’unica interazione fondamentale della fisica di cui siamo coscienti. Tanto da sognare di liberarcene. Eppure, quanto la conosciamo davvero? Sappiamo cosa sia lo spaziotempo, in cosa consista la sua curvatura e come si produca? Siamo pronti ad accettare che il tempo possa accelerare o rallentare a seconda del posto in cui ci troviamo? Sappiamo cosa sono le onde gravitazionali, o come funziona un buco nero? L’astrofisico italiano che ha realizzato per primo, assieme ai colleghi del progetto Event Horizon Telescope, delle immagini fotografiche di un buco nero supermassiccio ci invita a un viaggio per trovare risposta a tutte queste domande, e a molte altre. Ad esempio: com’è possibile fotografare un buco nero se per definizione cattura tutta la luce che lo colpisce? Con piglio divertito ed enorme passione, Luciano Rezzolla è pronto a guidarci alla scoperta dei più profondi misteri del cosmo. Senza mai banalizzare le complessità dell’astrofisica, ma pronto a illuminarle per noi attraverso analogie immediate e fulminanti, ci condurrà passo dopo passo a scoprire la verità su un fenomeno che, prima ancora di attrarre i nostri corpi, attira da sempre la nostra curiosità.

David Spiegelhalter, L’arte della statistica. Cosa ci insegnano i dati (Einaudi), finalista sezione Premio Cosmos e Premio Cosmos degli Studenti
L’autore. Sir David John Spiegelhalter dirige il Winton Centre for Risk and Evidence Communication nello Statistical Laboratory della University of Cambridge. È uno dei più citati e influenti ricercatori del suo campo, ed è stato eletto Presidente della Royal Statistical Society per il 2017-18. Per Einaudi ha pubblicato L’arte della statistica (2020).
L’opera. Nei secoli la statistica ha svolto un ruolo di primo piano nella comprensione scientifica del mondo, e quotidianamente ognuno di noi sperimenta in quali innumerevoli modi le affermazioni statistiche determinano la nostra vita o vengono abilmente sfruttate da parte dei media e dei centri di potere. Nell’era in cui i big data si affermano come disciplina fondamentale del mondo dell’economia, della finanza e in tutti gli aspetti della vita politica e sociale, essere consapevoli delle basi della statistica è più importante che mai. Con questo libro, semplice e autorevole insieme, David Spiegelhalter guida il lettore attraverso i principî essenziali di un universo fondamentale quanto sconosciuto. Partendo da casi particolari della vita di tutti i giorni per introdurre ai concetti generali, Spiegelhalter ci mostra quanto la statistica possa contribuire per esempio a catturare un serial killer prima che colpisca ancora o a individuare il passeggero più fortunato del Titanic o a capire quanto uno screening medico sia veramente necessario. E poi, quanti alberi ci sono sul pianeta? Davvero gli ospedali con più pazienti hanno tassi di sopravvivenza più alti?

Licia TroisiLa sfrontata bellezza del cosmo. Un viaggio tra i misteri dell’universo attraverso le immagini dell’invisibile (Rizzoli), finalista sezione Premio Cosmos degli Studenti
L’autrice. Nata a Roma nel 1980, Licia Troisi è l’autrice fantasy italiana più venduta nel mondo, grazie allo straordinario successo delle saghe del Mondo Emerso, della Ragazza Drago e dei Regni di Nashira. Laureata con una tesi sulle galassie nane, collabora con l’Università di Roma Tor Vergata come astrofisica.
L’opera. Il lavoro dell’astronomo è quello di osservare. Che usi gli occhi, un telescopio o che capti i raggi gamma emessi dai corpi celesti, ciò che ottiene sono sempre immagini da studiare. Tra queste alcune hanno fatto la storia dell’astronomia altre anche quella della società e del costume. Sono diventate iconiche, le conosciamo tutti anche se spesso non ne capiamo il significato. E in La sfrontata bellezza del cosmo Licia Troisi ci accompagna in un viaggio proprio tra queste immagini: le più famose, le più belle o più semplicemente quelle che hanno colpito di più la nostra fantasia. Ci svela cosa raccontano, quali straordinarie scoperte o misteri racchiudono. Ricostruendo così anche il nostro rapporto di sconfinata curiosità e fascinazione verso l’infinito nel quale siamo immersi. Perché dagli oggetti più vicini a quelli più lontani viviamo in un luogo intriso di misteriosa bellezza che non ha mai smesso di affascinarci e sul quale non abbiamo mai cessato di interrogarci. Nei secoli sono cambiati i mezzi con cui abbiamo cercato di capire, ma le domande e il mistero per la sfrontata bellezza del cosmo restano intatti.

Il Comitato Scientifico
Le cinquine finaliste del Premio Cosmos sono state selezionate da un comitato scientifico composto da 12 personalità di spicco del mondo scientifico, con esperienza nella divulgazione scientifica: Amedeo Balbi, docente di Astronomia e Astrofisica Università di Roma Tor Vergata; Gianfranco Bertone, professore di Theoretical Astroparticle Physics presso il Centro di eccellenza in Fisica Gravitazionale e Astroparticellare di Amsterdam e founding director dell’European Consortium for Astroparticle Physics; Maria Luisa Chiofalo, docente di Matematica e Fisica presso l’Università di Pisa; Andrea Ferrara, professore ordinario di Cosmologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e joint professor dell’Institute for Physics and Mathematics of the Universe di Tokyo; Piergiorgio Odifreddi, matematico e divulgatore scientifico di fama internazionale; Carlo Rovelli, direttore Centre de Physique Théorique Université de Aix-Marseille; Sandra Savaglio, docente di Astronomia e Astrofisica Università della Calabria e assessore regionale con delega all’Università, Ricerca Scientifica ed Istruzione; Pierluigi Veltri, docente di Fisica della Materia Università della Calabria; Lucia Votano, dirigente di Ricerca associata all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN); Paolo Zellini, docente di Analisi Numerica Università di Roma Tor Vergata.

I vincitori delle precedenti edizioni
Il Premio Cosmos per la migliore opera di divulgazione dell’astronomia, della fisica e della matematica è nato dall’iniziativa di un gruppo di scienziate e scienziati italiani di fama internazionale. I vincitori delle edizioni precedenti sono stati:

Premio Cosmos 2020
Jim Baggott, Massa (Adelphi), sezione “Premio Cosmos”
Lucio Russo, Archimede. Un grande scienziato antico (Carocci), sezione “Premio Cosmos degli Studenti”

Premio Cosmos 2019
Ian Stewart, I numeri uno. La vita dei più grandi matematici del mondo (Einaudi), sezione “Premio Cosmos”
Luca Perri, Astrobufale. Tutto ciò che sappiamo (ma non dovremmo sapere) sullo spazio (Rizzoli), sezione “Premio Cosmos degli Studenti”

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *