Portare il teatro alle scuole, ai bambini e alle famiglie? La sfida del Festival SEGNI, da Mantova online
La piattaforma SEGNI IN ONDA
SEGNI IN ONDA permetterà a bambini e ragazzi e ai loro genitori, agli insegnati e agli studenti, a casa o in classe sulla Lim, di fruire gratuitamente di tutti i contenuti del festival da tutta Italia: spettacoli, atelier e laboratori di cucina, spazi di dibattito, incontri con artisti ed esperti, podcast e radio digitale, interviste, webinar e diversi materiali di approfondimento. La conduzione è affidata al gruppo di adolescenti mantovani appassionati di cultura, i TEEN Ambassador, dell’omonimo progetto europeo coordinato da cinque anni dall’Associazione Segni d’infanzia. L’ampia fruizione dei contenuti sarà gratuita, per non lasciare nessuno senza la possibilità di entrare in contatto con la cultura e l’arte, strumenti che possono essere d’aiuto, ancora di più, in questo delicato momento.
Navigare su SEGNI IN ONDA sarà come esplorare una Mantova immaginaria, sott’acqua, in cui sarà possibile accedere in versione virtuale alle location degli eventi dal vivo (dal Teatro Bibiena al Teatro alla Sala delle Capriate e tante altre), ai podcast de La Voce della balena dove Valentina De Poli, prestando la
sua voce all’animale simbolo di SEGNI 2020, ripercorre quindici anni di festival, e ancora le sezioni Pillole di resilienza e La voce di Geppetto dedicate ad insegnati e genitori, con interviste a operatori culturali, artisti ed esperti dell’età evolutiva che forniscono strumenti per la crescita di grandi e piccini adatti a questi tempi difficili. Sulla piattaforma anche confronti e dibattiti negli appuntamenti Spuntini criti(ci) e Teen Kitchen Table – in collaborazione con Ufficio del Parlamento Europeo a Milano e Tea – nei quali dalla critica agli spettacoli si passa al confronto su temi sociali, di inclusione e sostenibilità in uno scambio fra generazioni e culture diverse.
Nella pancia della Balena
Animale simbolo di SEGNI 2020 è – non a caso – la Balena, che rappresenta elementi e spunti connessi al momento che stiamo vivendo. Tante storie – della letteratura, del mito e del cinema – raccontano come la pancia della balena abbia “ospitato” grandi personaggi, rivelandosi un ambiente nel quale si cresce e ci si trasforma, per ritornare alla vita superando le paure. La programmazione di SEGNI si caratterizza nel 2020 per la possibilità di rintracciare negli spettacoli contenuti in grado di diventare strumenti per la gestione delle emozioni e la rielaborazione del vissuto recente. Il Festival metaforicamente diventa una “grande pancia di balena” accogliente e ospitale, attraverso la quale compiere un viaggio e dove le storie del teatro aiutano piccoli e grandi spettatori a crescere, superando insieme le paure e affrontando con positività cambiamenti e trasformazioni.
Il disegno dell’animale-simbolo della XV edizione del Festival è stato affidato a Vinicio Capossela. Nella pancia del “gigante gentile dei mari” Vinicio ha disegnato se stesso con un tavolo, un pianoforte e una candela, mentre sta creando. Il ventre della balena diventa così spazio per la creazione artistica, nel quale isolarsi per lasciarsi ispirare, fermarsi a pensare. La pancia della balena è una casa, un rifugio, un posto dove aspettare che passi la tempesta e progettare il futuro.
Tra gli spettacoli internazionali in programma, le prime italiane di: Diorama, della compagnia belga Hanafubuki; dalla Danimarca, Solo for two della compagnia Batida; dall’Olanda Hermit: le avventure di un danzatore chiuso in una scatola e lo spettacolo di danza SPOON SPOON; dalla Francia, Il canto delle balene.