POPs Festival - L'estate all'Auditorium di Milano è Rock POPs Festival - L'estate all'Auditorium di Milano è Rock
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POPs Festival – L’estate all’Auditorium di Milano è Rock

POPs Festival - L'estate all'Auditorium di Milano è Rock POPs Festival - L'estate all'Auditorium di Milano è RockLa Stagione Estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano è nel segno del grande repertorio rock in chiave sinfonica.

POPs Festival è un ciclo di quattro appuntamenti che si svolge nel mese di giugno il giovedì e la domenica all’Auditorium di Milano, alle ore 20.30, e che vede protagonista l’Orchestra di Largo Mahler impegnata nel passare in rassegna i capisaldi del Rock. Giugno all’insegna di un repertorio senza tempo che ha scandito la cultura occidentale a partire dagli anni ’60.

Si parte giovedì 16 giugno alle ore 20.30 con “Beatles in Concert!”, appuntamento dedicato ai quattro ragazzi di Liverpool che sconvolsero il mondo a partire dal 1961. Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr, un quartetto che ha letteralmente fatto impazzire le giovani generazioni (e non solo) producendo album divenuti capisaldi della cultura occidentale. Si pensi a Help! del 1965, o Revolver del 1966, e ancora Magical Mystery Tour e l’immenso Abbey Road, del 1969. I Beatles sono i padri della cultura musicale pop, e hanno dato l’impulso a tutto ciò accadrà sui palchi del mondo nei decenni successivi alla loro nascita. Tutto ciò che appartiene loro è ormai mito: si pensi al Cavern Club, al n. 10 di Matthew Street a Londra, dove un certo John Winston Lennon suonava con i suoi Quarry Men il 7 agosto del 1957, prima band a esibirsi dal vivo nel locale. Quattro anni dopo, il 21 febbraio del 1961, era la volta dei Beatles; McCartney ricorda: “Il Cavern è stato grande. Ogni spettacolo aveva l’aria di un party privato anziché di una pubblica performance. Ci conoscevano tutti e durante lo show ci chiamavano col nome. Iniziò proprio lì la leggenda dei Beatles. I successi, i trionfi, i pubblici riconoscimenti e, talvolta, gli eccessi e gli scandali. Ogni loro concerto era un evento memorabile, e ogni incisione era attesa con eccitata trepidazione. Ancora oggi, a decenni di distanza, non cessano di emozionare e di entusiasmare. Nell’ambito del concerto di giovedì 16 giugno l’Orchestra Sinfonica di Milano celebra la madre di tutte le band con le musiche riarrangiate in chiave sinfonica da Gill Townend e Bruce Haley: She Loves You, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, Strawberry Fields Forever, And I Love Her, Penny Lane, Hey Jude, A Hard Day’s Night, sono solo alcuni dei grandi successi dei Beatles che, sotto la bacchetta di Enrico Lombardi, risuoneranno nell’Auditorium di Milano di Largo Mahler.

Seconda tappa in questo viaggio nel rock all’Auditorium di Milano è fissata per domenica 19 giugno alle ore 20.30, insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Giovanni Marziliano. “The Queen Symphony”, Un concerto-tributo alla musica dei Queen eseguita da una grande orchestra sinfonica, che vede protagonista la musica di un gruppo iconico del rock e della cultura di massa dagli anni ’70 agli anni ‘90, con una popolarità intensificata dal grande successo del film “Bohemian Rhapsody” di Bryan Singer (con uno strepitoso Rami Malek nei panni di Freddy Mercury) campione di incassi e trionfatore ai Golden Globes 2019 e agli Oscar 2019. La scaletta rispetta la tradizione dei Queen nei loro concerti live più famosi: in apertura One vision, brano di Roger Taylor, ispirato al celeberrimo discorso di Martin Luther King Jr e in chiusura We are the Champions scritto da Freddie Mercury e considerato uno degli inni rock più famosi e iconici della storia della musica. Durante il concerto verranno eseguiti i brani più celebri del vasto repertorio dei Queen, tra cui Bohemian Rhapsody, Radio Gaga, Crazy Little Thing Called Love, Don’t Stop Me Now, I Want To Break Free, Somebody to Love, e tanti altri nella loro trascrizione per orchestra sinfonica.

Sarà invece Marcello Corti a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano nel terzo appuntamento del POPs, giovedì 23 giugno alle ore 20.30, intitolato “Abba – Greatest Hits!”. Una retrospettiva dedicata agli ABBA, gruppo musicale svedese più famoso al mondo, giunto all’apice del successo tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80, e che, insieme ai Beatles, detiene il record di vendite di dischi in tutto il mondo (circa 400 milioni di dischi). Questi sono i numeri che li consacrano nel Pantheon delle 20 star musicali più famose di tutti i tempi. Il loro nome, derivante dalle iniziali dei componenti del gruppo (Agnetha Faltskog, Bjorn Ulvaeus, Benny Andersson, Anni-Frid Lyngstad) è sinonimo di una folgorante carriera che ebbe inizio nel 1966, quando i due gruppi “The Hep Stars” e i “The Hootenanny singers” si unirono. La neonata band registrò la sua prima canzone nel 1970 (People need Love).  La definitiva consacrazione arrivò nel 1975 con la storica hit Mamma mia. La loro fama fu talmente grande che ebbero l’onore di cantare al matrimonio del Re Carlo XVI Gustavo di Svezia. Nel 1982, per festeggiare la loro decennale carriera, fu pubblicata la raccolta ABBA The singlesthe first ten years, a conclusione della loro prolifica collaborazione.

Conclude questo Festival estivo dedicato al rock sarà un concerto di sabato 26 giugno diretto da Andrea Oddone. A suggellare il POPs Festival saranno le musiche dei magici Pink Floyd. In programma alcuni dei più grandi successi della band formata da David Gilmour, Roger Waters, Richard Wright e Nick Mason. L’intero album The Dark Side of The Moon del 1973, contenitore di pietre miliari senza tempo, tra cui Breathe e The Great Gig in the Sky. A completare il programma, lo struggente omaggio che Gilmour, Waters e Wright dedicarono a Syd Barrett: Shine on You Crazy Diamond, datato 1974, una sorta di suite divisa in nove sezioni in cui si ricorda il fondatore della band, costretto ad abbandonare prematuramente la scena a causa dei suoi problemi mentali, e Comfortably Numb, dall’eterno The Wall, che più di trent’anni fa, dopo un anno che uscì, fu il disco più venduto negli Stati Uniti. E un muro era quello che, sull’idea di Roger Waters, veniva costruito durante ogni live e distrutto alla fine delle performance. Un muro di polistirolo, che il bassista e cantante della band pensò provocatoriamente di costruire dopo che un fan ubriaco molestò la band durante un live a Montreal. Lo stesso album che il 21 luglio 1990 i Pink Floyd eseguirono a Berlino per celebrare la caduta del Muro. Quel muro che divide e che non unisce, e che l’Orchestra Sinfonica di Milano si propone di abbattere, anche tra i generi musicali, per unirli sotto il tetto dell’Auditorium di Milano.

Biglietti. Intero: 25 €. Over 60 e Convenzioni: 20 €. Under 30 e Sostenitori: 15 €. Orari biglietteria: Martedì – Domenica, 10 – 19; Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: [email protected]

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