"Pinocchi di trincea. Il corpo ferito nella Grande Guerra"
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“Pinocchi di trincea. Il corpo ferito nella Grande Guerra”

A 110 anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale

"Pinocchi di trincea. Il corpo ferito nella Grande Guerra"

Una guerra in cui milioni di giovani persero la vita o rimasero dispersi: la Grande Guerra, resa ancora più tragica dal fatto che quello combattuto fu un conflitto di trincea e di posizione che rendeva i soldati vulnerabili alle pallottole e ai bombardamenti dell’artiglieria, con ferite devastanti. Ed è proprio l’esperienza fisica della guerra e del corpo ferito, violato, offeso, mutilato quella raccontata da “Pinocchi di trincea. Il corpo ferito della Grande Guerra”, lo speciale di Francesco Conversano e Nenè Grignaffini, in onda domenica 28 luglio alle 14.45 su Rai Storia nel giorno dell’anniversario dello scoppio della Grande Guerra, il 28 luglio 1914. Una storia nella quale non manca il racconto degli effetti che i corpi dei reduci invalidi produssero nella vita sociale dei parenti e delle famiglie. Famiglie che a casa dovettero accogliere e inserire nuovamente nella società i propri figli, che da quel momento non avrebbero potuto più vivere una vita normale. Lo speciale propone anche testimonianze, immagini di repertorio e fotografiche, memorie e materiali degli archivi, insieme ai contributi di esperti e di storici, per aiutare a riflettere sul tema del corpo durante e dopo la Grande Guerra.
La prima guerra mondiale fu un conflitto che coinvolse le principali potenze e molte di quelle minori tra il 28 luglio 1914 e l’11 novembre 1918. Inizialmente definita “guerra europea” dai contemporanei, con il coinvolgimento successivo delle colonie dell’Impero britannico e di altri Paesi extraeuropei, tra cui gli Stati Uniti d’Americae l’Impero giapponese, prese poi il nome di guerra mondiale o Grande guerra: fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla successiva seconda guerra mondiale. Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca ed erede al trono Francesco Ferdinando e sua moglie.

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