PETER GREENAWAY al Museo Nazionale del Cinema
Peter Greenaway, il celebre regista e artista gallese, sbarca a Torino per un evento imperdibile che celebra non solo il suo genio creativo, ma anche il legame indissolubile tra cinema e arte visiva. In programma per il lunedì 23 settembre 2024, presso il Cinema Massimo, e il martedì 24 settembre 2024 al Museo Nazionale del Cinema, il suo arrivo a Torino coincide con la presentazione di due volumi dedicati alla sua arte e all’assegnazione del prestigioso Premio Stella della Mole.
Un Evento da Non Perdere: Gli Appuntamenti di Peter Greenaway
Lunedì 23 settembre 2024: Presentazione dei Libri e Proiezioni
Il programma si apre lunedì 23 settembre alle ore 20:30 al Cinema Massimo con la presentazione in anteprima mondiale del libro “100 Disegni della Mole”, un progetto che raccoglie le creatività artistiche di Greenaway e il suo legame con la Mole Antonelliana. Un’opera che rappresenta un vero e proprio inno alla bellezza architettonica di Torino, unita al mondo del cinema.
Durante la serata, verrà anche presentato il volume “Greenaway, morte e decomposizione del cinema” di Stefano Bessoni. La presentazione sarà seguita dalla proiezione del film “L’Alfabeto di Peter Greenaway”, un’opera che mette in luce l’estetica e il linguaggio cinematografico del regista.
Martedì 24 settembre 2024: Live Performance e Premio Stella della Mole
Il giorno successivo, martedì 24 settembre, alle 18:30, il Museo Nazionale del Cinema ospiterà una live performance unica, che Include la consegna del Premio Stella della Mole. Questo riconoscimento, simbolo di venerazione per le figure di spicco nel panorama cinematografico, sottolinea i contributi significativi di Greenaway al cinema contemporaneo.
L’Importanza della Mole Antonelliana per Peter Greenaway
Greenaway non si è limitato a filmare la Mole Antonelliana; la sua passione per questo monumento si traduce in una serie di disegni e opere artistiche che raccontano l’essenza di un edificio che ha catturato la sua immaginazione per quasi trent’anni. “L’architettura è esotica e bizzarra, proprio come il cinema stesso”, afferma Greenaway, evidenziando la connessione tra la Mole e il suo linguaggio artistico.
La Fusione tra Arte e Cinema: Un Tema Centrale nel Lavoro di Greenaway
Le Radici di un Genio Creativo
Peter Greenaway è considerato uno dei più influenti registi sperimentali del nostro tempo. Laureato in pittura e formatosi nel clima vivace del cinema degli anni ’60, ha trasposto la sua lezione di arte visiva all’interno dei suoi film, creando opere che sfidano le convenzioni narrative tradizionali. Film come “I misteri del giardino di Compton House” e “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante” mostrano il suo stile distintivo, caratterizzato da un uso magistrale della composizione visiva e da tematiche audaci e provocatorie.
Riflessioni sull’Arte Visiva nel Cinema Contemporaneo
Nel suo operato, Greenaway sonda le interazioni tra le diverse forme d’arte. “Il cinema non è solo intrattenimento, è un contenitore di idee”, afferma. Attraverso le sue opere, invita a riflettere sulla funzione dell’arte visiva nei film, suggerendo che, nel contesto contemporaneo, essa ha una valenza significativa rispetto alla trama stessa.
I Libri: Un Approfondimento Necessario sull’Opera di Greenaway
“100 Disegni della Mole”: Un Omaggio al Monumento Torinese
Il volume “100 Disegni della Mole” è una testimonianza della profonda connessione tra Greenaway e Torino. Raccoglie una serie di disegni, schizzi e annotazioni che dimostrano come l’artista abbia reinterpretato la Mole in modi inaspettati e creativi. Ogni disegno è un pezzo del puzzle che ricompone il rapporto unico tra l’artista e questo simbolo iconico.
“Greenaway, morte e decomposizione del cinema”: Una Riflessione Critica
Il libro di Stefano Bessoni offre una prospettiva fresca sull’opera di Greenaway, esplorando come i suoi film possano essere interpretati come una forma di critica agli schemi narrativi classici. Bessoni scrive: “Un film è un contenitore illimitato, un’opera d’arte multiforme”: questa frase incapsula perfettamente l’approccio di Greenaway al cinema.
Premio Stella della Mole: Riconoscimento dell’Eccellenza Cinematografica
Un Premio per un Importante Contributo al Cinema
Il Premio Stella della Mole è una celebrazione dell’arte cinematografica e della creatività che Greenaway incarna. Assegnato a personalità illustri nel panorama del cinema internazionale, questo premio non solo onora il lavoro di Greenaway, ma serve anche a incoraggiare le nuove generazioni di cineasti a esplorare forme artistiche audaci e innovative.
Una Serata Indimenticabile: Live Performance con i Greenaway
Performance Unica e Interattiva
Il martedì 24 settembre, il pubblico potrà assistere a una live performance in cui Peter e Pip Greenaway proporranno un reading di una selezione di racconti brevi scritti da Greenaway. Questi racconti, mai pubblicati prima, offrono uno spaccato unico dell’immaginario dell’artista. La performance si concluderà con l’introduzione alla proiezione del cortometraggio “The Missing Nail”, un’opera che esplora tra l’altro il famoso dipinto “L’ultima cena” di Leonardo.
Un’Occasione di Contatto Diretto con l’Artista
Questo evento rappresenta anche un’occasione rara per il pubblico di entrare in contatto con Greenaway stesso. La sua presenza rende vivo e tangibile il legame tra l’artista e la sua opera, e l’interazione diretta con i fan rappresenta una dimensione preziosa dell’esperienza.
La Visione Artistica di Peter Greenaway
Un Regista e Artista Poliedrico
Greenaway non è solo un regista; è un artista a tutto tondo che ha saputo mescolare cinema, pittura, installazioni e performance. La sua opera si muove in un territorio in cui il confine tra diverse forme d’arte si fa labile, creando un’esperienza multisensoriale per il pubblico.
L’influenza di Greenaway su Altri Artisti
Molti artisti contemporanei riconoscono l’eredità di Greenaway nel loro lavoro. La sua capacità di sottolineare il valore dell’estetica visiva e di rompere le convenzioni narrative ha avuto un impatto duraturo. “Il cinema è un linguaggio visivo che può fare riferimento a tutte le altre forme espressive”, afferma Greenaway, e questo principio guida la sua opera.