Peppe Servillo e i Solis String Quartet chiudono la rassegna
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Peppe Servillo e i Solis String Quartet chiudono la rassegna

Sabato 4 maggio al Teatro Sanzio con Presentimento di Peppe Servillo e i Solis String Quartet, volge al termine Urbino in Musica, quinta edizione della stagione musicale promossa dal Comune di Urbino e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero per i beni e le attività culturali, che accresce la composita e ricca proposta culturale della città con appuntamenti per un pubblico ampio e diversificato per un’esperienza a 360° nell’universo musicale.

Peppe Servillo e i Solis String Quartet chiudono la rassegna
PEPPE SERVILLO E I SOLIS STING QUARTET VINCENZO DI DONNA VIOLINO LUIGI DE MAIO VIOLINO GERARDO MORRONE VIOLA ANTONIO DI FRANCIA CELLO
FOTO DI GIANNI FIORITO

Presentimento consolida il felice sodalizio artistico tra il cantante Peppe Servillo e i Solis String Quartet – Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (cello e chitarra) – a distanza di tre anni da Spassiunatamente che l’inaugurò. Presentimento è una raccolta di canzoni napoletane ispirate ai rapporti d’amore e reinterpretate dalla voce calda e carezzevole di Peppe Servillo. Spazia tra brani raffinati e celeberrimi composti nella prima metà del XX secolo, proponendo le creazioni di E.A. MarioCanzone appassiunata e Presentimento – che dà il titolo all’album -, M’aggia curà di Pisano e Cioffi, Tarantella segreta di Raffaele Viviani, Mmiez’o grano di Nicolardi e Nardella, Tutta pe me di Fiore e Lama, Palomma di Armando Gill e Scalinatella di Bonagura e Cioffi, con l’aggiunta di So’ le sorbe, sarcastica composizione del maestro di cappella d’epoca settecentesca Leonardo Vinci, inserita nel libretto dell’opera buffa Lo cecato fauzo. La lista di autori e canzoni testimonia l’entità di uno spettacolo prezioso, sempre in bilico tra musica e teatro.

“Quella del presentire – afferma Peppe Servillo – è spesso la condizione degli artisti, dei narratori, come dei poeti autori di queste canzoni che nei loro versi presentono e annunciano segreti, presenze, tradimenti, ciò che di nuovo potrebbe accadere o si vorrebbe accadesse, e lo fanno con parole che sembrano mai udite come fossero i veggenti, gli indovini della nostra vita sentimentale. La musica aggiunge senso e la parola precisa col riso e col pianto, le orchestrazioni inscenano un improvviso teatrale come se la vicenda nascesse ora col canto e annunciasse il paradiso tra sonno e veglia. Insistiamo nel ricongiungere tessere alla nostra stanza napoletana che a volte gode di una vista bellissima”.

Per informazioni e biglietti (da 10 a 20 euro): Teatro Sanzio 0722 2281, AMAT 071 2072439. Inizio spettacolo ore 21.

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