Passato e Presente: oggi il comandante Luigi Capello
Il generale Luigi Capello, figura di spicco nel panorama militare italiano durante il primo conflitto mondiale, viene scrutato e analizzato dettagliatamente da Paolo Mieli e il professor Marco Mondini nel programma “Passato e Presente”. Trasmesso il martedì 16 gennaio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, questo approfondimento rivela la complessa traiettoria umana e politico-militare del generale.
I Primi Anni di Gloriosa Comando Militare
Nel corso della Prima Guerra Mondiale, il Generale Capello emerge come un alto ufficiale del Regio Esercito, distinguendosi come comandante di unità prestigiose. La sua abilità strategica e il coraggio sul campo di battaglia lo collocano tra i leader militari di rilievo del tempo.
Dal Fascino Iniziale al Distanziamento dal Fascismo
Il dopoguerra, tuttavia, porta con sé un mutamento significativo nella posizione politica di Capello. Inizialmente attratto dal fascismo, il generale si allontana progressivamente da questa ideologia totalitaria, assumendo atteggiamenti di aperta avversione. Un percorso che evidenzia il suo spirito critico e la sua indipendenza di pensiero.
L’Arresto e la Condanna: Il Caso Tito Zaniboni
Nel 1925, Capello viene arrestato con l’accusa di connivenza in un presunto attentato contro Mussolini, orchestrato dal socialista Tito Zaniboni. Questo evento segna una svolta drammatica nella vita del generale, portandolo a una condanna a trent’anni di carcere nel 1927.
Gli Anni Della Detenzione e la Salvezza in Famiglia
Dopo il 1937, Capello trascorre gli ultimi anni della sua vita in detenzione domiciliare, concessa per ragioni di salute. Questo periodo, sebbene segnato dalla limitazione della libertà, offre al generale la possibilità di trascorrere del tempo con la sua famiglia. Una fase che sottolinea la complessità della sua esistenza e le sfide che ha dovuto affrontare.
La Fine e la Riabilitazione Postuma
Il 25 giugno 1941, il generale Luigi Capello trova la sua fine mentre è ancora detenuto. Tuttavia, la completa riabilitazione e riammissione nel ruolo e nel grado avvengono solo nel 1947, quando la storia riconosce la sua integrità e il suo contributo al servizio militare.
Conclusioni: Il Legato di un Uomo Complesso
In conclusione, il percorso umano e politico-militare del generale Luigi Capello è un intreccio di eroismo, evoluzione politica e, alla fine, drammatica ingiustizia. La sua storia offre una prospettiva unica sui cambiamenti tumultuosi dell’Italia del XX secolo e sulle sfide personali di un uomo di comando. La riabilitazione postuma, sebbene tardiva, sottolinea l’importanza di riconsiderare accuratamente le vite e le scelte dei protagonisti della nostra storia.