“Passaggio a nord ovest”, tra gli Appenini e Cuba
Con Alberto Angela la curiosa storia dell’ascensore
Nel 1568, Francesco I de’ Medici acquistò la tenuta ai piedi dell’Appennino e l’anno successivo affidò all’architetto Bernardo Buontalenti il progetto per la costruzione di una villa circondata da un parco dove tutto doveva sorprendere e stupire. La punta di diamante del parco era ed è ancora oggi la colossale statua dell’Appennino, realizzata tra il 1579 e il 1580 dall’artista fiammingo Jean de Boulogne, detto il Giambologna.
Nella necropoli di Dahshur, invece, a 24 chilometri a sud del Cairo, viene fatta una scoperta sorprendente: dalle sabbie del deserto emergono i resti di una grande piramide. Gli scavi rivelano un passaggio che, in origine, portava fino ai livelli sotterranei e degli scalini conducono al cuore della piramide, al cui interno è nascosta la camera sepolcrale. La tomba sembra intatta dall’esterno, ma una volta aperta, lascia tutti increduli. Sebbene fosse chiusa ermeticamente, l’interno della tomba mostra i segni del saccheggio. Come è possibile? Da parte degli archeologi inizia un’indagine che porterà a risultati sorprendenti.
A Cuba la vita non è facile, soprattutto nelle campagne, lontano dalle rotte turistiche. Eppure, i cubani sono intraprendenti e trovano sempre soluzioni per arrangiarsi e sopravvivere nonostante le difficoltà. Il segreto per andare avanti è l’aiuto reciproco, senza il quale l’esistenza sarebbe ancora più dura e tutta la società si fonda su questo modello.
Da Parigi a Shangai, da New York a Dubai, l’ascensore è il mezzo di trasporto più usato ogni giorno da milioni di persone, persino più del treno, dell’aereo o dell’automobile. Dalla sua invenzione, l’ascensore ha seguito i progressi dell’industria e delle nuove tecnologie e l’ascensore del futuro è già in costruzione.