Partner da tutta Europa in study visit a Fondation Grand Paradis: un confronto sulla realtà virtuale applicata al turismo
Si è conclusa oggi la study visit organizzata da Fondation Grand Paradis che ha visto partecipare esperti provenienti da istituzioni di tutta Europa, specializzati in realtà virtuale e nuove tecnologie applicate al turismo. Vi hanno preso parte partner spagnoli, ungheresi, francesi, norvegesi, inglesi, polacchi e dai Paesi Bassi.
La visita, realizzata nell’ambito del progetto Digitourism, si è tenuta in forma completamente virtuale a causa del perdurare dell’emergenza covid. Il progetto mira a incoraggiare politiche d’innovazione attraverso la cooperazione interregionale, sviluppando le tecnologie di realtà virtuale e aumentata applicate al turismo per rendere ancor più competitivo il territorio del Gran Paradiso.
“Dobbiamo smettere di considerare le tecnologie come meri strumenti. Oggi le tecnologie guidano i processi. Creano i bisogni futuri” afferma Luisa Vuillermoz, Direttore di Fondation Grand Paradis. “È importante riuscire ad interpretare la tecnologia dei nostri tempi ed è ciò che come Fondation Grand Paradis cerchiamo di fare con il progetto Digitourism, per offrire nuove opportunità per scoprire e vivere il territorio.”
È toccato quindi a Fondation Grand Paradis il ruolo di guidare i partner nell’analisi delle best practice e politiche di sviluppo. Nella prima giornata si sono avvicendati come speaker esponenti di realtà innovative fortemente legate al territorio valdostano e all’arco alpino.
Tra i molti relatori, è intervenuto Pierre Bonnet, fondatore di Pl@ntnet, app che permette di individuare le specie vegetali semplicemente inquadrandole con il proprio smartphone, utilizzata a livello globale in svariati ambiti: dalla salvaguardia dell’ambiente al settore turistico. È seguito poi l’intervento di Leandro Bornaz di AdHoc 3d Solutions, azienda valdostana altamente specializzata nella creazione di modelli 3d applicati ai settori ingegneristico, turistico e culturale. Per la Regione autonoma Valle d’Aosta ha portato il suo contributo Carlo Vigna, Direttore del dipartimento innovazione e agenda digitale, che ha fornito una preziosa panoramica sullo stato delle politiche che, nell’arco alpino, mirano a incrementare lo sviluppo digitale. Un altro esempio di innovazione è rappresentato da CVA Energie: il CEO Enrico De Girolamo ha raccontato una delle più grandi realtà italiane nel campo della green energy nonché unico produttore integrato ad operare esclusivamente con fonti rinnovabili.
Nella seconda giornata gli orizzonti si sono allargati a realtà esterne al territorio valdostano; tra gli altri, l’intervento di Fabio Soldati, fondatore di Peakfinder, app da oltre un milione di download, che permette di conoscere in tempo reale il nome di ogni montagna, semplicemente inquadrando la skyline con il cellulare. In conclusione, ha dato il suo contributo Fabio Viola, professore a contratto e game designer impegnato, attraverso processi di gamification, nella produzione di nuovi immaginari a partire dai luoghi della cultura.
Tutti i contributi video che hanno arricchito la due giorni sono disponibili sul sito web del progetto Digitourism al link www.interregeurope.eu/
Il progetto, di cui la Fondazione è partner, è cofinanziato nell’ambito del programma Interreg Europe 2014-2020.