Parole sotto la neve, da Rigoni Stern, concerto – spettacolo nel centenario della nascita di Mario Rigoni Stern
In occasione dell’anno del centenario della nascita, la Città di Montebelluna vuole ricordare il grande scrittore di Asiago, con proposte di approfondimento della sua opera e della sua figura, ma anche di alcuni temi fondamentali del suo mondo, quali la montagna e la natura.
Si tratta per Montebelluna di un personaggio tutt’altro che qualunque: dal 2005 ne è infatti cittadino onorario.
A ottobre 2005 la città di Montebelluna propose tre giorni di incontri, conferenze e letture che culminarono con il conferimento della cittadinanza onoraria a Mario Rigoni Stern, creando un rapporto speciale della realtà culturali cittadine con lo scrittore che in seguito lo portò anche a donare alla biblioteca comunale parte dei sui libri. Diverse associazioni cittadine in seguito hanno ripreso il dibattito sulla sua opera con incontri, anche con i famigliari, e approfondimenti. Da ultimo la biblioteca a dicembre 2017 ha ospitato la mostra Altipiano. Escursioni nell’opera e nel paesaggio di Mario Rigoni Stern, del fotografo Loïc Seron.
L’Assessore alla cultura ricorda quanto ancora sia valida la motivazione del conferimento della cittadinanza onoraria: “Questa città ha trovato in Rigoni Stern l’esempio da imitare quale uomo retto ed equilibrato che, pur avendo vissuto personalmente tragedie immani, ha saputo mantenere alta la dignità dell’uomo e la fiducia nell’essere umano; per la sua testimonianza di elevato valore civile e morale nella letteratura del ‘900, secolo di orrori e di grandi ideali; per la capacità di descrivere con semplicità e naturalezza il legame forte con la terra, l’essenza della montagna e l’indispensabile valore del rapporto uomo-natura.”
La programmazione montebellunese dedicata allo scrittore dell’Altipiano avrà inizio il 25 settembre con Parole sotto la neve, da Rigoni Stern, uno straordinario concerto spettacolo ideato e curato dal compositore veneziano Claudio Ambrosini, che ha frequentato per anni la casa dei Rigoni.
A partire da metà ottobre varie istituzioni culturali cittadine, coordinate dalla biblioteca comunale, proporranno incontri, letture e laboratori per ricordare il Sergente, e in particolare nel corso dell’apertura straordinaria del 23 ottobre, la cittadinanza avrà modo di incontrare un finalista dell’undicesima edizione del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi.
Parole sotto la neve, da Rigoni Stern ripercorre momenti salienti della vita e dell’opera del grande scrittore attraverso le sue stesse parole, che sommandosi alla musica poco a poco costruiscono il ritratto di un artista che è stato anche un grande uomo e un grande esempio.
Una voce femminile, che legge alcune delle pagine più significative dello scrittore alternandosi con quelle di un coro maschile, riunisce simbolicamente le due facce della medaglia umana: gli uomini, lontani, a fare la guerra; le donne, sole, a sostenere la casa, altrettanto forti, generose e coraggiose.
Neve è sinonimo di tante cose, nel caso di Rigoni Stern: richiama la natura, la guerra, la fatica, l’amicizia, il coraggio, la tenacia, l’amore per la vita.
Ai suoni del pianoforte, che trapunta il gioco delle voci, si uniscono suoni raccolti sull’Altopiano di Asiago, in un’alba che unisce ai ricordi una nuova speranza.
Nel 2019 una parte dello spettacolo, il melologo “Segni sulla neve”, dal racconto omonimo dello scrittore, è stato eseguito in anteprima alla cerimonia di premiazione del “Premio Letteratura delle Alpi – Mario Rigoni Stern” a Palazzo Labia, Venezia.
Testi di Mario Rigoni Stern e Samuel Taylor Coleridge
adattamento testuale e musica di Claudio Ambrosini
Margherita Stevanato voce narrante
Matteo Liva pianoforte
Coro maschile Coenobium Vocale
diretto da Maria Dal Bianco
Ingresso gratuito, su prenotazione
0423 617423 | [email protected]
In caso di maltempo, lo spettacolo si terrà presso il Teatro R. Binotto di Villa Correr Pisani.
Claudio Ambrosini
Compositore veneziano, autore di lavori vocali, strumentali, elettronici, sinfonici, opere liriche, radiofoniche, oratori e balletti commissionati da enti come la RAI, La Biennale, la WDR di Colonia, il Ministero della Cultura francese, il Teatro La Fenice, il Teatro San Carlo, il Festival delle Nazioni.
Le sue musiche sono state dirette da Muti, Masson, Reck, Spanjaard, Störgards, Valade nei programmi dell’IRCAM di Parigi, della Scala di Milano, delle Fondazioni Gulbenkian di Lisbona e Gaudeamus di Amsterdam, del Mozarteum di Salzburg, dell’Akademie der Künste di Berlino; della Stagione dei Münchener Philharmoniker, di “Perspectives du XX siècle” di Radio France, all’Autunno Musicale di Varsavia e altri.
Dal 1977 si è interessato di computer music. Nel 1979 ha fondato l’Ex novo Ensemble, nel 1983 il CIRS, nel 2007 l’Ensemble Vox Secreta.
Nel 1985 ha avuto il Prix de Rome(primo musicista non francese all’Accademia di Francia). Nel 1986 ha rappresentato l’Italia alla Tribuna Internazionale dei Compositori dell’UNESCO.
con l’opera Il canto della pelle – Sex Unlimited ha vinto i premi Association Beaumarchais (Paris, 2005) e Music Theatre Now (UNESCO, Berlin, 2008); con l’opera Il killer di parole(libretto di Daniel Pennac) ha vinto il Premio della Critica Italiana (Abbiati 2010).
Nel 2007 ha vinto il Leone d’Oro per la Musica della Biennale di Venezia. Nel 2009 il Rotary International Award, nel 2015 il premio Play.It! alla carriera.
Nel 2019 nuovamente il Premio Abbiati, per il miglior cd di Nuova Musica.
Nel 2021 è stato premiato dall’Accademia dei Lincei ed è stato eletto Accademico di Santa Cecilia.
Margherita Stevanato
Attrice e autrice di spettacoli, divide l’impegno tra teatro tradizionale e teatro sperimentale. Particolare è la sintonia con il mondo della musica contemporanea. Dalla collaborazione col M° Claudio Ambrosini sono nati: Per Euridice (testo di Luciano Menetto), sulla rivisitazione del mito di Orfeo e il melologo Segni sulla neve su un racconto di Mario Rigoni Stern(eseguito in prima assoluta a Palazzo Labia per il “Premio Mario Rigoni Stern-Letteratura delle Alpi 2019”).
Da sempre attenta alla “riscoperta” dei grandi classici ha progettato e interpretato tra gli altri: Graziose donne, furbeschi amor e maraviglie dal Decameron di Giovanni Boccaccio, Eppur novissimo, o dell’ingegnoso hidalgo Don Chisciotte de la Mancha cavaliere errante e Progetto Saffo con uno studio sulla musica e la poesia delle origini e Senza domani dal racconto di Dominique Vivant Denon (Carta Carbone Festival 2020). Dal suo interesse per gli autori veneti sono nati Il prete bello da Goffredo Parise e Con le radici a terra e i rami in acqua sull’opera di Paolo Barbaro. Continua è la sua attività di lettrice, in cui unisce didattica e divulgazione presso enti pubblici e privati, come il ciclo d’incontri Leggere in giardino per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, e le collaborazioni con numerosi scrittori, da Fleur Jaeggy a Carla Vasio. Intorno appunto alla lettura, intesa come strumento di crescita, ha creato numerosi seminari e laboratori in cui il libro rappresenta il fulcro da cui partire per creare un percorso che susciti curiosità, interesse, passione.
Matteo Liva
Matteo Liva, ha compiuto gli studi musicali al “B. Marcello” diplomandosi in pianoforte sotto la guida di Vincenzo Pertile e in composizione con Bruno Coltro.
Si è poi perfezionato con Aldo Ciccolini e con Pier Narciso Masi e Franco Rossi per la musica da camera. Vincitore di concorsi pianistici a carattere nazionale ed internazionale si è esibito come solista collaborando con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro San Carlo di Napoli, Asolo Musica, gli Amici della Musica di Padova, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana.
Ha collaborato inoltre con gruppi e solisti come il Quartetto d’archi di Venezia, l’Ex Novo Ensemble, Nicholas Isherwood, Sonia Visentin, Lorenzo Regazzo, Giacobbe Stevanato e altri suonando in Italia e all’estero con particolare attenzione al repertorio contemporaneo. Ha registrato per Fonit Cetra, Ares, Rivoalto, Frequenz, realizzando tra le altre l’integrale delle composizioni pianistiche di Gian Francesco Malipiero e Luigi Dallapiccola.
Coenobium Vocale
Coenobium Vocale è un gruppo vocale maschile impegnato in attività concertistica e di ricerca nell’ambito della letteratura musicale antica e contemporanea. Si è affermato in numerosi concorsi nazionali e internazionali: due primi premi al Concorso Polifonico Nazionale di Quartiano; due Gran Premi E. Casagrande al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto; 2° premio nella categoria canto gregoriano al Concorso Internazionale Guido d’Arezzo; 1° premio nella categoria voci pari al Concorso Nazionale “Guido d’Arezzo”.
Collabora con enti e associazioni culturali quali l’Accademia Olimpica di Vicenza, la Fondazione Levi di Venezia, l’Università di Padova, l’Associazione Amici della Musica di Vicenza, la Società del Quartetto. Ha partecipato a rassegne, festival e stagioni concertistiche quali il Festival di Musica Antica di Trento, il Festival Galuppi, Festival In canto gregoriano di Firenze, l’ Asiagofestival, proponendo anche progetti tematici propri e opere monografiche come, ad esempio, la Passione di Christo secondo Giovanni di Francesco Corteccia (1527), le Lamentationes Hieremiae prophetae di M. A. Ingegneri e altre di autori contemporanei.
Ha collaborato con importanti nomi della cultura e del teatro italiano come Arnoldo Foà, Pamela Villoresi, Sergio Ciulli, Gianfranco De Bosio, Luciano Bertoli e Melania Mazzucco. Ha realizzato le raccolte discografiche Musica Dei donum (1996), Lux fulgebit (2002), Pio X – la sua musica (2003), per Tactus Saverio Mercadante, Musica Sacra e Stile operistico (2004), Cantate (2007), Spatium (2012). Il gruppo si presenta anche in formazione cameristica, per repertori monodici e rinascimentali e, più recentemente, anche in formazione mista.
Maria Dal Bianco
Maria dal Bianco ha studiato con i maestri Renzo Buja e Antonio Zanon. È diplomata in Composizione, in Organo e composizione organistica, in Musica corale e direzione di coro, in Prepolifonia. Ha svolto attività concertistica come organista e ha collaborato con gruppi strumentali e vocali. Ha frequentato corsi di perfezionamento in organo, con J. Langlais, M. Radulescu, A. Mitterhofer, Monserrat Torrent Serra, in canto gregoriano, in direzione corale e vocalità con G. Acciai, S. Woodbory, A. Grandini, L. Picotti, P. Neumann.
Ha ricevuto premi per la migliore direzione ai Concorsi Nazionali di Quartiano e di Vittorio Veneto. Docente al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia collabora con le associazioni corali regionali del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, della Lombardia, della Valle d’Aosta e del Trentino Alto Adige.
E’ componente della Commissione artistica della Feniarco (Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Corali). Frequentemente invitata a far parte di giurie in concorsi corali, nazionali e internazionali, tiene corsi di vocalità e direzione corale, in collaborazione con enti e istituzioni di rilevanza nazionale.