Orchestra Sinfonica di Milano – Racconti Sinfonici all’Auditorium di Milano
L’ottavo appuntamento della Stagione sinfonica dell’Orchestra Sinfonica di Milano interpola il tardo romanticismo con la musica di Mozart: venerdì 2 e domenica 4 dicembre, rispettivamente alle ore 20 e alle ore 16, è l’ora di “Racconti sinfonici”, che combina il meraviglioso Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 K 488 di Wolfgang Amadeus Mozart, interpretato dal giovane e talentuoso Tom Borrow, con En Saga op. 9 di Jean Sibelius e Don Juan op. 20 di Richard Strauss. Un programma ricco in occasione del debutto di Jaume Santonja in qualità di Direttore Principale Ospite dell’Orchestra Sinfonica di Milano, in cui verranno narrate musicalmente le storie dell’affascinante, vitale e controversa figura del Don Giovanni, col Don Juan op.20 di Richard Strauss, e En Saga op.9 di Jean Sibelius, poema sinfonico il cui carattere avventuroso ha spinto il pubblico di tutte le epoche all’elaborazione di svariate interpretazioni, da un paesaggio fantastico immaginato dal pittore finlandese Akseli Gallen-Kallela, fino alle spedizioni di caccia, alla narrazione di un bardo e all’essenza del popolo finlandese.
La forma del poema sinfonico durante l’Ottocento avrebbe aiutato molti compositori a raccontare storie e personaggi mitici. Similmente al Teatro d’Opera, il poema sinfonico riusciva a condurre il proprio pubblico per mano verso mondi nuovi e storie incredibili, come ci insegnano Strauss e Sibelius.
Proseguendo nel filone di appuntamenti in Largo Mahler facenti parte della campagna dell’Orchestra Sinfonica di Milano intitolata “Storie fantastiche e dove trovarle”, parafrasando il successo del Fantasy di J. K. Rowling del 2016, trionfo di titoli dedicati alla meraviglia del racconto e delle storie di fantasia, un compendio delle pagine più celebri e più significative che la fantasia ha evocato nella mente dei grandi compositori.
“Racconti Sinfonici” rivela al pubblico dell’Auditorium partiture uniche nel loro genere: Don Juan, partitura composta nel 1888 ed eseguita per la prima volta l’anno seguente, racconta la storia dell’eroe seduttore attraverso un tema impetuoso che lo caratterizza perfettamente. La composizione segue una vera e propria narrazione: il bel cavaliere viene presentato, seguono due incontri d’amore, due vere “scene”, nelle quali ascoltiamo due diversi temi, dolci e languidi, di carattere femminile. In seguito, assistiamo al rifiuto dell’amore da parte di Don Giovanni. Il suo desiderio di vita e di felicità si fa incontenibile, ma il racconto si conclude con un episodio di disillusione e di morte: su un lungo tremolo degli archi la vita si spegne nel silenzio.
En Saga op. 9 di Jean Sibelius è invece un poema sinfonico per orchestra a singolo movimento scritto nel 1891-1892, una pagina ingiustamente eseguita di rado, pur trattandosi a tutti gli effetti di n capolavoro di sorprendente potenza e originalità che, stilisticamente, mostra il marchio personale del primitivismo musicale del compositore.
Apre questo programma forse uno dei concerti per pianoforti più celebri della storia della musica: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in La maggiore K 488, capolavoro di equilibrio formale e ricettacolo di idee musicali sopraffine, dal soppesato e disteso Allegro iniziale al malinconico e toccante Adagio centrale, fino al luminescente Allegro assai conclusivo. Alla tastiera Tom Borrow, pianista classe 2000 che eccelle in precisione timbrica senza per questo rinunciare al grande suono, come si legge in una recensione, “si distingue per un tocco leggero e potente e estremamente incandescente”.
Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: [email protected]
Tom Borrow, pianoforte
Nel gennaio 2019, Tom Borrow è stato chiamato a sostituire la rinomata pianista Khatia Buniatishvili in una serie di 12 concerti con la Israel Philharmonic Orchestra (IPO). Con un preavviso di sole 36 ore, ha eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra in sol maggiore di Ravel riscuotendo un clamoroso successo di pubblico e critica. Il critico musicale capo della Israel Broadcasting Corporation, Yossi Schifmann, ha definito la sua performance “brillante… eccezionale”, concludendo la sua recensione con le parole: “Tom Borrow è già una star e sicuramente sentiremo ancora parlare di lui”. In seguito a questa serie di successo, Tom è stato ulteriormente presentato dall’IPO in concerti di gala tenuti a Londra e a Città del Messico, e reinvitato per una seconda serie in abbonamento. Più tardi, nello stesso anno, la rivista «International Piano» lo ha nominato “One To Watch” e, poco dopo, «Gramophone» gli ha dato lo stesso riconoscimento (“un giovane pianista entusiasmante… individualità ed eleganza”). Nel dicembre 2021, dopo l’apprezzatissimo debutto negli Stati Uniti con la Cleveland Orchestra, «Musical America» ha nominato Tom “New Artist Of The Month”. Tom è stato nominato BBC New Generation Artist per il 2021-23, un programma di grande prestigio che lo vedrà esibirsi con tutte le orchestre della BBC, alla Wigmore Hall e in molti altri luoghi durante i due anni di permanenza, comprese molteplici trasmissioni della BBC. Nel luglio 2022, Tom ha debuttato ai BBC Proms, alla Royal Albert Hall, con la BBC Symphony Orchestra. Nato a Tel Aviv nel 2000, Tom Borrow si è esibito come solista con tutte le principali orchestre del suo paese natale. Ha iniziato a studiare pianoforte all’età di cinque anni con il Dr. Michal Tal presso il Conservatorio di Musica di Givatayim e attualmente studia con il Prof. Tomer Lev della Buchmann-Mehta School of Music dell’Università di Tel Aviv. Tom è stato regolarmente guidato da Murray Perahia, attraverso il programma del Jerusalem Music Centre per giovani musicisti di spicco. Ha inoltre partecipato a masterclass sotto la guida di Sir András Schiff, Christoph Eschenbach, Richard Goode, Menahem Pressler e Tatiana Zelikman, tra i tanti. Tom ha vinto tutti i concorsi pianistici nazionali in Israele, tra cui il primo premio all’Israeli Radio & Jerusalem Symphony Young Artist Competition di Gerusalemme e tre primi premi al concorso “Piano Forever” di Ashdod (in tre diverse categorie di età). Nel 2018 ha vinto il prestigioso premio “Maurice M. Clairmont”, assegnato a un singolo artista promettente una volta ogni due anni dalla America-Israel Cultural Foundation e dall’Università di Tel-Aviv. Dopo il successo con la Israel Philharmonic, Tom è stato invitato dalle principali orchestre di tutto il mondo: tra gli impegni recenti e futuri figurano la Cleveland Orchestra, la Baltimore Symphony, la Atlanta Symphony, la London Philharmonic, la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestra di Santa Cecilia, la Filarmonica Ceca, la Sinfonica di San Paolo, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Orchestra Sinfonica di Milano, Basque National Orchestra, English Chamber Orchestra e altre ancora. Invitato da importanti direttori d’orchestra tra cui Semyon Bychkov, Fabio Luisi, Sakari Oramo, Thierry Fischer, Xian Zhang, Robert Trevino, Peter Oundjian e Maxim Emelyanychev, Tom è stato anche in tournée in Europa orientale con la Jerusalem Symphony Orchestra, con regolari standing ovation e in Corea del Sud con i Tel Aviv Soloists. Altrettanto richiesto sul fronte della musica da camera e dei recital, è stato invitato al Verbier Festival, alla Wigmore Hall, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Konzerthaus di Berlino, al Ruhr Piano Festival, all’Alte Oper di Francoforte, alla Vancouver Recital Society, al Festival Piano Aux Jacobins (Tolosa), all’Aldeburgh Festival, al Cheltenham Festival e alla Società dei Concerti di Bolzano (Italia). La WWFM Radio negli Stati Uniti lo ha segnalato come giovane talento di spicco e la rivista «Interlude» lo ha nominato “Artista del mese”. International Piano ha trasmesso in livestreaming il recital di Tom per il Rubinstein Virtual PianoFest, mentre la RAI il suo concerto con l’Orchestra di Santa Cecilia diretta da Semyon Bychkov; inoltre, la ETB Television (Spagna) ha mandato in onda l’esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Brahms con la Basque National Orchestra diretta da Robert Trevino.
Jaume Santonja, direttore
Jaume Santonja è stato nominato Direttore Principale Ospite dell’Orchestra Sinfonica di Milano a partire dalla stagione 2022/23. Già direttore associato dell’Euskadiko Orkestra – Basque National Orchestra – è regolarmente ospite delle principali orchestre della sua terra natale, la Spagna: Orquesta y Coro Nacionales de España – OCNE, Orquestra de la Comunitat Valenciana – OCV, Orquesta Sinfónica de Tenerife – OST, Orquesta Filarmónica de Málaga, Real Filharmonía de Galicia, Orquesta Sinfónica de Bilbao, Oviedo Filarmonía. Già Direttore Assistente della City of Birmingham Symphony Orchestra, famosa in tutto il mondo, Santonja dirige la BBC National Orchestra of Wales, l’Antwerp Symphony Orchestra, la Stavanger Symphony, la Royal Northern Sinfonia, la Phion Orkest, la Philharmonie Zuidnederland, la Belgrade Philharmonic e molte altre. Nel giugno 2020 è stato selezionato tra i quattro giovani direttori più promettenti per partecipare alle esclusive masterclass con Iván Fischer e la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam. Jaume Santonja è il fondatore del collettivo musicale AbbatiaViva e svolge l’attività di arrangiatore e orchestratore musicale, oltre a essere un appassionato compositore di musica da camera. Santonja ha conseguito un Master of Music (Direzione d’orchestra) presso il Royal Conservatory of Antwerp e un Master of Music (Percussioni) presso l’Amsterdam Conservatorium. Ha conseguito la laurea triennale presso la Escola Superior de Música de Catalunya di Barcellona (ESMuC). Prima di dedicarsi alla direzione d’orchestra, Jaume Santonja è stato percussionista principale dell’Antwerp Symphony Orchestra per sette stagioni e, da studente, ha fatto parte della Gustav Mahler Jugendorchester e della Verbier Festival Orchestra, dove ha avuto il privilegio di suonare sotto la guida di direttori come Mariss Jansons, Daniele Gatti, Yannick Nezet-Seguin, Valery Gergiev, Pierre Boulez, Andris Nelsons, Zubin Mehta, James Levine, Charles Dutoit, Essa-Pekka Salonen.