Orchestra Sinfonica di Milano - Concerto inaugurale al Teatro alla Scala Orchestra Sinfonica di Milano - Concerto inaugurale al Teatro alla Scala
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Orchestra Sinfonica di Milano – Concerto inaugurale al Teatro alla Scala

Orchestra Sinfonica di Milano - Concerto inaugurale al Teatro alla Scala Orchestra Sinfonica di Milano - Concerto inaugurale al Teatro alla ScalaDomenica 10 settembre alle ore 20 si inaugura la Stagione 2023-2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano, come da tradizione, al Teatro alla Scala. Il concerto di apertura di una Stagione importante per la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, quella che suggella i primi trent’anni di attività della compagine di Largo Mahler.

Per la trentesima volta la Sinfonica di Milano si presenta al pubblico con un palinsesto di appuntamenti sinfonici che si dipana dall’Autunno all’Estate, un reticolo musicale che ha come sentiero principale una Stagione Sinfonica che conta 26 programmi, affiancata dalle numerose rassegne collaterali che arricchiscono l’offerta artistica dell’Orchestra Sinfonica di Milano: 7 appuntamenti per “Crescendo in Musica”, 4 per “Musica da Cameretta”, 3 concerti dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano, 3 Concerti Ristretti, 6 appuntamenti della rassegna “POPs”, 3 per la rassegna “Musica & Scienza” e 7 concerti di Musica da Camera al Teatro Gerolamo. Per 133 volte in una Stagione la Fondazione aprirà le sue porte al pubblico. Un terzo dell’anno solare “coperto” dalla meraviglia della musica dal vivo. E non solo. 

E’ nel segno di due compositori che stanno a cuore dell’Orchestra Sinfonica di Milano che si inaugura una Stagione che rappresenta sì un punto di arrivo, ma anche e soprattutto un punto di partenza. Ludwig van Beethoven e Gustav Mahler, autore a cui la Sinfonica dedica un Festival, dal 22 ottobre al 13 novembre, in cui intervengono le più importanti orchestre sinfoniche italiane, per eseguire l’integrale delle sinfonie e dei cicli liederistici.

Al Teatro alla Scala, la Sinfonica propone il grandioso Canto della Terra, Das Lied von der Erde, insieme al tenore Tuomas Katajala e al baritono Georg Nigl, oltre alla Sinfonia n.5 in Do minore op.67 di Beethoven. 

L’ultimo Mahler: nel Lied si sublimano tutti gli ultimi anni di vita del compositore, rappresentando così il frutto di laceranti sofferenze vissute a partire proprio dal 1907, anno in cui il compositore si dimette dall’Opera di Vienna per via del dilagante antisemitismo, stesso anno in cui muore la piccola figlia Anna a soli quattro anni, e in cui gli viene diagnosticata la malattia che lo condurrà alla morte nel 1911.  Per i testi, Mahler seleziona sei poesie della raccolta “Die chinesische Flöte”, un’antologia di 83 antiche liriche cinesi della dinastia Tang dell’VIII secolo d.C. tradotte in tedesco da Hans Bethge. 

Il risultato è “Das Lied von der Erde”, sei episodi, ciascuno con un carattere specifico, e un forte richiamo alla natura. Convivono intrecciate la gioia per la vita e la consapevolezza della sua inesorabile fine, si avverte vivido un presagio di morte, una coscienza della caducità dello stare al mondo, un profondo travaglio interiore di un uomo che sa di essere affetto da una malattia incurabile.  Fu Mahler stesso a descrivere questo lavoro come una “sinfonia per voce di contralto, di tenore e grande orchestra”. Segue uno schema bipartito in cui la prima parte è formata dal blocco dei primi cinque Lieder, la seconda è costituita dal solo Der Abschied , l’addio.

Completata la partitura, Mahler la presenta a Bruno Walter, il suo allievo prediletto, ma non decide la data dell’esecuzione; questa avverrà postuma il 20 novembre 1911, pochi mesi dopo la morte del compositore, con Bruno Walter sul podio, l’orchestra di Monaco, il contralto Sarah Charles Cahier e il tenore William Miller. 

“Das Lied von der Erde”, una composizione fatale nella vita di Mahler, il nefasto palesarsi del destino. Lo stesso destino che (secondo la lettura di Anton Schindler) bussa alla porta di Beethoven nell’iconico inizio della Sinfonia n.5 in Do minore op.67, fu composta tra il 1807 e 1808, e fu eseguita per la prima volta il 22 dicembre di quell’anno. Una curiosità della prémière: avvenuta al teatro viennese “An der Wien” sotto la direzione dello stesso autore, essa fu al centro di un programma estremamente ampio, e fu affiancata da molti altri lavori beethoveniani, tra cui la Sesta Sinfonia, alcune sezioni della Messa in do maggiore, il Quarto Concerto per pianoforte e orchestra e altre composizioni ancora. La sua caratteristica più evidente è una lotta interminabile di istanze opposte, in una gigantesca visione antagonistica in perenne mutamento, che culmina nell’apoteosi del Finale.

Un programma intenso, dalla grande carica emotiva e intellettuale, una grande partenza per la Stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano, insieme al suo Direttore Residente, Andrey Boreyko, e al talento di due grandi artisti e specialisti di questo repertorio, Tuomas Katajala e Georg Nigl.

Anticipazione “di lusso” del Festival Mahler autunnale, appuntamento imperdibile e pietra angolare nella storia della Fondazione.

Il concerto sarà ascoltabile in diretta su Radio Tre

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