ORCHESTRA RAI: Alessandro Milani e Luca Ranieri solisti con Robert Trevino
Sono il primo violino Alessandro Milani e la prima viola Luca Ranieri i protagonisti del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in programma giovedì 26 novembre alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, a porte chiuse, con diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura. Musicisti diversi per origine e formazione, si sono ritrovati a capo delle rispettive file dell’OSN Rai, dove Milani è violino di spalla dal 1995, mentre Luca Ranieri è prima viola dal 2000.
Alessandro Milani si è formato al Conservatorio di Torino e successivamente a Cremona con Salvatore Accardo. Come primo violino ha collaborato con le più prestigiose orchestre italiane, da Santa Cecilia alla Scala, con direttori come Abbado, Muti, Sinopoli, Giulini, Sawallisch, Maazel e Gergiev. Ha al suo attivo molte registrazioni da solista, tra le quali il Concerto per violino e orchestra di Elgar con l’Orchestra Rai diretta da Jeffrey Tate.
Luca Ranieri si è diplomato al Conservatorio di Milano con Emilio Poggioni e si è perfezionato a Cremona con Bruno Giuranna. Dal 1993 al 1999 ha fatto parte dell’orchestra del Teatro alla Scala, per diventare poi prima viola dell’Orchestra Rai, con la quale ha suonato anche come solista, con direttori come Pehlivanian, Axelrod, Lazarev e Arming. Nel 2009 Claudio Abbado l’ha chiamato a suonare al Festival di Lucerna ed è stato invitato a Sochi, in Russia, per un concerto con Yuri Bashmet in occasione delle Olimpiadi invernali. In ambito cameristico ha collaborato con Martha Argerich, Mario Brunello, Giovanni Sollima, Enrico Dindo e Marco Rizzi.
Per il concerto in veste di solisti con la loro orchestra, propongono la Sinfonia concertante in mi bemolle maggiore per violino, viola e orchestra K 364, appartenente all’ultimo periodo salisburghese della vita di Wolfgang Amadeus Mozart: quello iniziato nel 1779 dopo i molti viaggi in terra straniera, che alimentarono il distacco dalla città natale e dall’arcivescovo Colloredo. La partitura, che raccoglie la preziosa esperienza di Mannheim e Parigi, è un distillato di cantabilità operistica, senso del contrappunto e raffinatezza orchestrale, fusi e potenziati per impulso di una fantasia prodigiosa.
Sul podio è impegnato il texano Robert Trevino, trentaseienne, Direttore musicale dell’Orchestra Nazionale Basca dal 2016, e recentemente nominato Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Malmö. Trevino è considerato tra le bacchette americane più talentuose dell’ultima generazione, si è imposto all’attenzione internazionale con il trionfo al Teatro Bol’šoj di Mosca nel 2013, sostituendo Vassily Sinaisky sul podio del Don Carlo di Verdi. Da allora è invitato regolarmente dalle orchestre prestigiose in patria – dalla Cincinnati Symphony alla Philadelphia Orchestra – e all’estero – dai Münchner Philharmoniker alla London Philharmonic. Cresciuto sotto l’egida di Michael Tilson Thomas e Seiji Ozawa, ha sviluppato una particolare sensibilità per il repertorio mitteleuropeo.
Nella seconda parte del concerto Trevino propone la Sinfonia n. 5 in re minore op. 107 di Felix Mendelssohn-Bartholdy detta “La Riforma”, scritta nel 1830 per il trecentesimo anniversario della Confessione di Augusta, prima esposizione ufficiale dei principi del Protestantesimo.
In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 novembre, i concerti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai si svolgono a porte chiuse, senza la presenza del pubblico nell’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino.