Omaggio al pianista Piero Piccioni a vent’anni dalla morte
Il concerto farà rivivere le prime esibizioni della “Swing Era”
Piero Piccioni aveva ascoltato jazz fin da bambino e suonato il piano senza aver fatto il conservatorio. Autodidatta, a tredici anni, quando il padre lo portava a Firenze (alla EIAR) ad ascoltare le orchestre, scriveva già delle canzoni e la Carisch ne pubblicò alcune.
Nel 1937 fece un’audizione per la EI.A.R. e gli fu commissionato di suonare da solo per un programma musicale su radio Firenze due volte alla settimana, nel pomeriggio. Si afferma dunque come eccellente pianista, arrangiatore e band leader. Alla RAI curava anche trasmissioni sui “classici del jazz”. Parallelamente al jazz esercitava la professione di avvocato e studiava filosofia.
È stato l’unico musicista italiano ad aver suonato con Charlie Parker. Nel 1949 a New York, dove visse per un anno e mezzo, fu chiamato a sostituire il pianista Al Haig in un programma televisivo, suonando insieme a Parker, Kenny Dorham, Tommy Potter e Max Roach. Charles Delaunay, presente, accreditò l’avvenimento e confermò il fatto che Piccioni suonò in modo eccellente.