OMAGGIO A ETTORE SCOLA per il decennale della Scuola Volontè
Fin dall’inizio, Ettore Scola ha condiviso il progetto di una scuola dedicata alle professioni del cinema, che avesse il profilo di un’istituzione pubblica e consentisse, attraverso l’accesso gratuito, di ampliare la possibilità per i giovani talenti di intraprendere le carriere cinematografiche. Per la Scuola Volonté, Scola non è stato solo un maestro del cinema italiano, ma anche un generoso compagno di viaggio, che ne ha sostenuto il progetto e accompagnato lo sviluppo finché ha potuto. Il primo giorno di scuola, il 17 Novembre del 2011, quando cominciò l’avventura della Volonté, aveva detto: “Anche il cinema vuole un paese sgombro di macerie, un paese che cambi, che diventi migliore, che non si vergogni di chiamarsi italiano”. Parole ancora oggi valide e attuali. Nel corso del tempo, ha sempre partecipato alle riunioni del Comitato scientifico della Scuola, di cui faceva parte, stimolando la discussione con il suo contributo di idee e la sua visione lucida, ironica e profondamente umana.
A cinque anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 19 gennaio 2016, la Scuola Volonté, nell’ambito delle iniziative dedicate al suo decennale, organizza un OMAGGIO A ETTORE SCOLA, proiettando il suo ultimo film, Che strano chiamarsi Federico, che ha tra i protagonisti alcuni degli allievi del corso di Recitazione del biennio 2011/13, Ernesto D’Argenio (Marcello Marchesi), Andrea Mautone (Vittorio Metz), Michele Rosiello (Age). Prima del film sarà proiettata una breve clip video, gentilmente concessa dal festival “La valigia dell’attore” diretto da Giovanna Gravina Volonté, in cui Scola esprime originali considerazioni sull’arte dell’attore. Presentano il film la sceneggiatrice Silvia Scola e gli interpreti Ernesto D’Argenio e Andrea Mautone. Modera l’incontro il critico cinematografico Boris Sollazzo.
Che strano chiamarsi Federico rievoca i primi passi di Fellini nel cinema e, sul filo dei ricordi personali, l’amicizia con Scola nata dalla comune collaborazione alla rivista satirica “Marc’Aurelio”. Gli episodi ricostruiti nel Teatro 5 di Cinecittà, caro a Fellini, si alternano a immagini di repertorio, frammenti di film e di interviste di Fellini, componendo un ritratto gioioso e scanzonato del grande regista riminese.
Prenotazioni su https://www.cinemafarnese.it/
L’ingresso è gratuito. Per l’accesso alla sala è richiesta la Certificazione verde.