“Omaggi a Puccini dal mondo” in Piazza San Marco
James Conlon dirige Orchestra e Coro della Fenice
In apertura Francesco Demuro propone l’aria di Cavaradossi «E lucevan le stelle» da Tosca; il soprano Selene Zanetti l’aria di Cio-Cio-San «Un bel dì vedremo» da Madama Butterfly. Segue la Rhapsody in Blue di George Gershwin, nel centenario della prima assoluta – fu eseguita per la prima volta il 12 febbraio 1924 a New York – con Alexander Malofeev solista.
Il programma prosegue con la marcia trionfale, le danze e il finale del secondo atto dall’Aida di Giuseppe Verdi. Ancora Puccini, con il finale dell’atto primo della Bohème. Conlon propone poi il Bolero di Maurice Ravel e la Walkürenritt, la Cavalcata delle Valchirie, dalla Walküre di Richard Wagner. Il gran finale è ancora dedicato a Giacomo Puccini, con tre brani dalla Turandot: «Tu che di gel sei cinta», «Nessun dorma» e il finale «Padre augusto»: la soluzione dell’ultimo enigma dell’opera e lieto fine della vicenda, che innescano il fastoso inno conclusivo nel quale l’integrazione firmata da Franco Alfano completa l’ultimo e incompiuto lascito pucciniano.