Oggi torna "La Biblioteca dei Sentimenti" e la Tv
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Oggi torna “La Biblioteca dei Sentimenti” e la Tv

Ospiti Pierluigi Diaco e don Marco Pozza

Oggi torna "La Biblioteca dei Sentimenti" e la Tv
Amata, odiata, criticata ed esaltata. La televisione è da settant’anni la finestra sul mondo degli italiani, per informarsi, divertirsi, avere compagnia quando si è soli o malati, quando non si può viaggiare. Quali sentimenti muove la scatola magica che è al centro delle case?  Ed è ancora al centro delle vite degli italiani? Sono le domande al centro de “La biblioteca dei sentimenti”, condotto da Greta Mauro con Franco Arminio e Davide Rondoni, in onda sabato 30 novembre alle 16.30 su Rai 3. Ospiti della puntata il conduttore Pierluigi Diaco e il sacerdote del carcere di Padova, e volto noto della tv, don Marco Pozza.

Dai cartoni animati ai film western, dai documentari agli show cooking. Come sono pensati i programmi proposti in Tv? Quali sono le fasce d’età più considerate? Quante volte si vedono senior, donne o bambini nei programmi di tutti i giorni?

Il mese di febbraio, in Italia, spinge molti ad accendere il televisore per gustare cinque lunghissime serate dello spettacolo musicale d’eccellenza: il Festival di Sanremo. Uno show che, se analizzato nelle sue varie edizioni, permette di ripercorrere un viaggio nella storia del Paese. Personaggi, cantanti, costumi e presentatori sono, in parte, lo “specchio dei tempi”. Pensiamo a Jula De Palma, nel 1959, quando fece scalpore per l’esibizione troppo sensuale, anche nel look, con il brano Tua. Una performance a cui seguirono migliaia di lettere contenenti offese indirizzate all’artista che fu perfino aggredita per strada e che, rivista oggi, non crea il minimo scalpore. Due anni dopo, invece, fu la volta di Adriano Celentano, che mostrò la schiena al pubblico, così come di Gino Paoli, primo cantante senza smoking e con la cravatta slacciata. Niente in confronto agli abbigliamenti eccentrici dell’Achille Lauro di oggi.

Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere.

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