Oggi l’ultimo appuntamento di Stanze con i Sacchi di Sabbia
In chiusura della sua attività estiva, Stanze propone un nuovo incontro, il terzo, con la Compagnia toscana I Sacchi di Sabbia che nel 2016 ha incominciato una personalissima visitazione in chiave decisamente ironica dei testi classici greci, con l’apporto creativo e registico di Massimiliano Civica. Il primo spettacolo fu Dialoghi degli dei di Luciano di Samosata rappresentato nel liceo scientifico Cremona di Milano. Nel 2019 toccò ad Andromaca da Euripide, messa in scena nel giardino del Museo Archeologico di corso Magenta. Si chiude quest’anno con la terza e ultima incursione in un altro giardino, quello del Centro Artistico Alik Cavaliere, con “la tragedia” per eccellenza, 7 contro Tebe da Eschilo.
“Questo lavoro chiude una trilogia à rebours sull’immaginario greco: dopo Luciano di Samosata (Dialoghi degli Dei) e Euripide (Andromaca), arriva il grande Eschilo, con un testo arcaico, uno dei più antichi che ci sono pervenuti: I 7 contro Tebe.
Affrontare una tragedia arcaica con le tecniche del comico non significa farne una parodia. La sfida di questo nuovo progetto, che miscela alto e basso senza soluzione di continuità, è ‘costringere’ lo spettatore a disposizioni emotive sempre diverse, portarlo a sperdersi nell’immaginario greco. L’alternarsi dei 7 duelli scandisce il ritmo di tutto lo spettacolo, si va verso un climax, di cui tutti conoscono l’ineluttabilità: è noto che alla fine saranno i due fratelli a battersi e che entrambi moriranno nello scontro. Ma come ci arriveremo? Ridendo?”.
(La Compagnia)
L’argomento è noto. Sui figli gemelli di Edipo, Eteocle e Polinice, grava il funesto destino del padre: i meschini – essendo gemelli e non potendo vantare un diritto certo sul trono – si accordarono per regnare a turno; Eteocle fu il primo, ma a Polinice non toccò mai: Eteocle infatti lo fece catturare e allontanare dalla città. L’esilio forzato portò Polinice a stringere un patto d’alleanza con il Re degli Argivi per vendicarsi di Tebe e del fratello.
La tragedia di Eschilo inizia qui, con l’esercito argivo alle porte di Tebe: per ciascuna delle 7 porte un guerriero terribile e un altrettanto terribile guardiano. Chi avrà la meglio?
Il luogo
Il giardino del Centro Artistico Alik Cavaliere è un prato quadrato con alberi da frutta che si confondono con gli alberi/scultura di bronzo dell’artista. Un luogo riparato, benché nel centro della città.
Il Centro è nato nel 1998 nei bellissimi locali che sono stati sede dello studio di Cavaliere per oltre dieci anni, parte di un convento del ‘600.
La compagnia I Sacchi di Sabbia nasce a Pisa nel 1995 e nel panorama della scena teatrale italiana si distingue per la capacità di far incontrare tradizione popolare e ricerca culturale spingendosi di volta in volta nell’esplorazione creativa di terreni diversi, dalla letteratura al cinema (Sandokan o la fine dell’Avventura e Tràgos), dal fumetto all’opera (ESSEDICE e Don Giovanni di Mozart). La Compagnia ha ricevuto un Premio UBU Speciale nel 2008 e il Premio Nazionale della Critica nel 2011. Nel 2016 I Sacchi di Sabbia vincono il Premio Lo Straniero per la loro attività. Nel 2017 si aggiudicano l’Eolo Award per la loro ricerca nel teatro di figura.
Massimiliano Civica, reatino, classe 1974, dopo essersi laureato in Storia del Teatro alla Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza, svolge un percorso formativo composito che passa dal teatro di ricerca (seminari in Danimarca presso l’Odin Teatret) alla scuola della tradizione italiana (si diploma in regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico) per poi compiere un apprendistato artigianale presso il Teatro della Tosse di Genova. Nel 2007 vince il Premio Lo Straniero (assegnato dall’omonima rivista diretta da Goffredo Fofi) e il Premio Hystrio/Associazione Nazionale Critici Teatrali per l’insieme della sua attività teatrale.
Sempre nel 2007, a soli 33 anni, diventa Direttore Artistico del Teatro della Tosse di Genova e vince il Premio ETI Nuove Creatività. Nel 2008 per lo spettacolo Il Mercante di Venezia vince il Premio UBU per la miglior regia. Nel 2009 gli viene assegnato il Premio Vittorio Mezzogiorno.
Nel 2014 dirige Alcesti di Euripide messo in scena nell’ex carcere delle Murate a Firenze. Per questo spettacolo vince il Premio UBU 2015 per la miglior regia. Dal 2013 tiene un corso di alta specializzazione in recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico di Roma.
Nel prossimo ottobre assumerà la direzione del MET, Teatro Metastasio di Prato.