Oggi in TV: Torna un governo in Sudan a "Radio3Mondo". Laura Silvia Battaglia ne parlerà con Antonella Napoli
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Oggi in TV: Torna un governo in Sudan a “Radio3Mondo”. Laura Silvia Battaglia ne parlerà con Antonella Napoli

Oggi in TV: Torna un governo in Sudan a "Radio3Mondo". Laura Silvia Battaglia ne parlerà con Antonella Napoli
Laura Silvia Battaglia ne parlerà con Antonella Napoli

“Dovrei iniziare dicendo che il nostro paese è custodito e preservato da Dio Onnipotente e qualunque cosa si raggiunga in un vicolo cieco, i miei compagni sudanesi sono in grado di rimettere il nostro paese in rotta”, ha detto Abdalla Hamdok dopo che un accordo politico è stato firmato in Sudan per permettergli di essere reintegrato come primo ministro. L’alto generale sudanese Abdel Fattah al-Burhan ha firmato domenica un accordo in 14 punti con Hamdok per ripristinare la transizione al governo civile quasi un mese dopo un colpo di stato militare.
L’accordo in 14 punti, firmato nel palazzo presidenziale di Khartoum, prevede anche il rilascio di tutti i prigionieri politici detenuti durante il colpo di stato e stabilisce che una dichiarazione costituzionale del 2019 sia la base per una transizione politica, secondo i dettagli letti alla Tv di stato. Martedì 23 novembre alle 11, a “Radio3Mondo, Laura Silvia Battaglia ne parlerà con Antonella Napoli, giornalista e scrittrice, direttrice di Focus on Africae autrice de “Il vestito azzurro” il suo ultimo libro uscito poche settimane fa per People. Il conflitto nella regione del Tigray, nel nord dell’Etiopia, dura ormai da più di un anno. Mentre i combattimenti principali sono stati tra il Tigray People’s Liberation Front e le forze governative etiopi, sono stati coinvolti anche gruppi armati della vicina Eritrea. L’Etiopia è oggi sull’orlo del precipizio: la crisi minaccia la “pace e la stabilità” della regione. Ma soprattutto per i suoi cittadini che subiscono violenze e violazioni dei diritti umani. Se ne parlerà con Dagmawi Yimer, regista etiope di documentari, dal 2006 residente in Italia come rifugiato.

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