Oggi in tv torna l’appuntamento con “Tg2 in Tv”
Ospiti Andrea Delogu e Simone di Pasquale

Nel setting di DanzaMovimentoTerapia il processo creativo e quello terapeutico vivono parallelamente, creando un “ambiente facilitante” (Winnicott) in cui è possibile esprimere e organizzare i vissuti corporei e affettivi. Nell’interazione tra paziente e danzamovimentoterapeuta nasce un terzo polo, che schiude a nuove possibilità di relazione con se stessi e con l’altro. Nel libro curato da C. Macagno e I. Bolech “Trent’anni di Arte Terapia e Danza Movimento Terapia” Edizioni Ananke 2012 , attraverso la presentazione di casi ed esperienze condotte in svariati contesti, è possibile approfondire l’approccio teorico – metodologico creato da Art Therapy Italiana dalla sua fondazione. Tale approccio promuove l’utilizzo del corpo e del movimento per attivare canali di espressione arcaici, dove gli strati più profondi della personalità sono resi progressivamente coscienti e condivisibili all’interno di una relazione significativa. Nella DanzaMovimentoTerapia un ruolo fondamentale viene riconosciuto alla “presenza corporea” del danzamovimentoterapeuta, in quanto:
- stabilisce una comunicazione sensibile con il paziente, sintonizzandosi e rispecchiandone le forme di movimento a livello corporeo;
- interviene a livello motorio, simbolico e psicodinamico, favorendo l’esperienza e l’integrazione di esperienze corporee e affettive , che diventano così riparative e trasformative;
- assicura la conoscenza del processo creativo della danza e delle sue relazioni con lo sviluppo psicologico e fornisce strumenti specifici come l’analisi del movimento (LMA) e l’empatia cinestesica per comprendere i processi psichici e somatici.
Appuntamento da non perdere.