Oggi in tv torna l’appuntamento con “Rebus”
Tra gli ospiti il politologo Angelo Panebianco e lo storico Luciano Canfora
Nella seconda parte, al tavolo di “Rebus” il maestro Enrico Castelli Gattinara e la filosofa Maura Gancitano si confrontano sull’importanza degli errori: siamo in una società che chiede ai ragazzi troppa performance? E la penna rossa è ancora uno strumento necessario?
“Sbagliando si impara” recita un vecchissimo e sempre attuale proverbio, che riguarda tutti gli apprendimenti, a cominciare da quelli esperienziali dei bambini più piccoli, ma anche quelli scolastici e quelli di tutta una vita, in cui non si finisce mai di imparare né di sbagliare.
Per quanto riguarda, in particolare, l’apprendimento linguistico la veridicità del proverbio è confermata da numerosi studi e ricerche, che ci dicono che deviazioni, semplificazioni o generalizzazioni delle regole sono normali e naturali nei diversi stadi interlinguistici dell’apprendimento. Sono spie di attivazione di processi mentali e tentativi, più o meno fruttuosi, di avvicinamento alla lingua di arrivo.
Quando tuttavia si passa dal piano della considerazione teorica dell’errore a quello della pratica didattica , e ci si chiede che cosa fare di fronte all’errore, i pareri si dividono.
C’è infatti chi si oppone alla correzione, dicendo che questa può generare ansia e perdita di autostima e chi invece sostiene che la non correzione priva l’apprendente di informazioni utili al progredire del suo percorso verso la conquista della lingua di apprendimento.
Un appuntamento importante, assolutamente da non perdere.