Oggi in tv torna l’appuntamento con “Rebus”
Con Reinhold Messner
E l’ambiente, i movimenti migratori e le guerre che scuotono il mondo saranno al centro della discussione con lo scrittore Paolo Giordano, che di recente ha partecipato a una missione di salvataggio e soccorso in mare per Emergency.
Inizialmente salito alla ribalta nel mondo dell’alpinismo per aver riportato in auge l’arrampicata libera in un periodo nel quale era preponderante la progressione artificiale, rendendosi protagonista nel 1968 del primo VIII grado in libera (seguendo la “linea logica”) al Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc, il suo nome, legato a innumerevoli arrampicate e esplorazioni, è per lo più noto al grande pubblico per essere stato il primo alpinista al mondo ad aver scalato tutte le quattordici cime del pianeta che superano gli 8 000 metri sul livello del mare, spesso da versanti o in condizioni di eccezionale difficoltà (una di queste ha ispirato il film Nanga Parbat). Le sue innovazioni nell’arrampicata libera prima e nell’alpinismo di alta quota poi lo fanno figurare ai vertici dell’alpinismo internazionale a cavallo degli anni sessanta e settanta.
Considerato uno dei sostenitori del cosiddetto “stile alpino” nelle grandi montagne himalayane, per lo più oggetto allora di spedizioni con molti scalatori e caratterizzate da grande dispendio di risorse (himalayismo), fondamentali a tal proposito furono due imprese: nel 1978 è il primo uomo a scalare l’Everest senza l’ausilio di ossigeno supplementare insieme a Peter Habeler, mentre nel 1980 raggiunge la medesima vetta.