È la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli la protagonista del primo appuntamento con la nuova stagione di “
Onorevoli Confessioni”, condotto da Laura Tecce e in onda da sabato 11 gennaio alle 17.15 su Rai 2. L’onorevole Ronzulli apre le porte della sua abitazione e racconta dettagli inediti della sua vita, partendo dai ricordi di infanzia legati alle sue origini pugliesi, al quartiere popolare alla periferia di Milano dove è nata e dove tutt’ora vivono i genitori, al suo primo lavoro da infermiera e poi da manager sanitaria, sino ad arrivare all’incontro con Silvio Berlusconi e all’impegno politico in Forza Italia, prima come parlamentare europea e in seguito a Palazzo Madama.
L’esponente azzurra si commuove parlando dello strettissimo rapporto con la figlia Vittoria, oggi quattordicenne. Fece il giro del mondo la foto del 2010 quando si presentò a votare in Seduta Plenaria a Strasburgo tenendo in braccio la piccola di appena 44 giorni per rivendicare maggiori diritti per le donne lavoratrici. La senatrice ricorda, inoltre, i suoi anni da volontaria in Bangladesh e svela la sua passione per il Milan, di cui è tifosissima, e per il nuoto, che ha praticato a livello agonistico.
Il 15 dicembre 2010, durante una dichiarazione di voto al Parlamento europeo, Sonia Alfano accusò il governo italiano (allora presieduto dal centro-destra e da Silvio Berlusconi) di avere legalizzato la corruzione. Ronzulli cercò di interrompere Alfano, urlando dall’altra parte dell’aula e venendo redarguita dal presidente di turno. A quel punto Alfano replicò a Ronzulli apostrofandola con l’epiteto napoletano di vaiassa (donna volgare e di bassa estrazione sociale): «Le vajasse sono anche al Parlamento europeo?». Ronzulli minacciò una querela contro Alfano.
Dalle intercettazioni della Guardia di Finanza tra l’imprenditore Giampaolo Tarantini e Silvio Berlusconi, emerge che Licia Ronzulli partecipava all’organizzazione delle serate a Villa Certosa di Berlusconi.
Appuntamento imperdibile.