Oggi in tv torna l’appuntamento con Grandi della Tv
Mike Bongiorno
Il suo nome di battesimo, Michael Nicholas Salvatore, porta in sé tanta Italia quanto i grattacieli di Manhattan. Si trasferisce a Torino dopo il divorzio dei genitori negli anni Trenta, vivendo la fine del regime fascista. L’8 settembre abbandona i sogni da giornalista e abbraccia la Resistenza, diventando partigiano e lottando senza sosta tra le pianure piemontesi e le montagne al confine con la Svizzera. Verrà arrestato dalla Gestapo finendo nel carcere di San Vittore. Assurge allo status di mito con “Lascia o raddoppia”, remake italiano di “La domanda da sessantaquattromila dollari”, con le città bloccate davanti ai televisori, i cinema costretti a cambiare la programmazione per permettere agli spettatori di seguire Mike e i suoi ospiti. Per la prima volta gli italiani si sentono desiderati e corteggiati. Per la prima volta, sono parte centrale dello spettacolo. Con loro Mike ironizza, scherza, senza parteggiare, senza umiliare, anche se spesso non perde l’occasione di cimentarsi in uno dei suoi più grandi numeri, le gaffes. Memorabile è quella con John Cage: il grande compositore e musicista americano – su iniziativa di Umberto Eco e Luciano Berio – si presentò a “Lascia e raddoppia” come esperto di funghi. Al momento di congedarlo dal pubblico, dopo averlo fatto esibire, Mike lo saluta così: “Lei va via e la sua musica resta qui, ma era meglio che la sua musica andasse via e lei restasse qui”. Negli anni ’70, dopo aver collezionato successi come “Rischiatutto”, “Ieri e oggi”, i Festival di Sanremo, approda alla tv privata alternandosi alla guida di varietà, serate di gala.