Oggi in tv torna l’appuntamento con “Geo”
Le piante del Natale

Baciarsi sotto il Vischio, adornare la tavola con composizioni di Agrifoglio, regalare una Stella di Natale sono tutti gesti che amiamo fare durante le festività natalizie, per augurare prosperità e benessere. Perché alcune piante sono associate a simboli e leggende invernali? Vediamo quali sono, scopriamo le loro caratteristiche botaniche e le loro proprietà, informazioni utili per conoscerle, coltivarle o semplicemente per regalarle
E’ un piccolo arbusto sempreverde con fusto eretto e ramificato verso l’alto. Quelle che potrebbero sembrare foglioline , in realtà sono i rametti dell’ultimo ordine detti cladodi, di colore verde scuro, di forma lanceolata (cioè a forma di piccola lancia) con una spina pungente terminale . I cladodi hanno capacità di fotosintesi proprio come se fossero foglie, mentre le vere foglie sono simili a piccole squame biancastre, così come i fiori ridotti e poco appariscenti . I frutti sono bacche globose di un rosso vivo, maturano in inverno e restano sulla pianta per 2 o 3 mesi . Proprio le bacche attraggono noi per il bel colore vivace e gli uccelli come fonte alimentare. Troviamo il Pungitopo nel sottobosco del leccio e della quercia un po’ in tutta Italia, ma essendo pianta sensibile al freddo intenso, è diffusa in zone aride, sassose e soleggiate in genere intorno ai 600 m s.l.m. In molte regioni italiane è una specie protetta ed è vietato raccoglierla in natura.
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