Oggi in tv torna l’appuntamento con Art Rider Art Rider, la puntata di oggi da Ardea a Gaeta
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Oggi in tv torna l’appuntamento con Art Rider

Da Torcello a Monte San Michele

Oggi in tv torna l’appuntamento con Art Rider Art Rider, la puntata di oggi da Ardea a Gaeta

Alla scoperta del più famoso sovrano unno, Attila, e dei luoghi a lui legati in Italia: è il nuovo viaggio di Andrea Angelucci in “Art Rider”, in onda martedì 17 settembre alle 19.25 su Rai 5. Il giovane archeologo è sempre stato affascinato dal personaggio di Attila e in Italia – a Torcello – c’è un sedile di pietra calcarea, chiamato appunto “il trono di Attila”, a ricordare le turbolente vicende legate al “Flagello di Dio” che colpì pesantemente il nord-est dell’Italia.
Dall’Europa governò un vastissimo dominio che si estendeva dall’Europa centrale al Mar Caspio, e dal Danubio al Mar Baltico, unificando – per la prima e unica volta nella storia – la maggior parte dei popoli barbarici dell”Eurasia settentrionale (dai Germani orientali agli Slavi agli Ugro-finni). Durante il suo regno divenne il più irriducibile nemico dell’Impero romano (sia per la Pars Occidentalis che per la Pars Orientalis): invase due volte i Balcani, cinse d’assedio Costantinopoli, marciò attraverso la Francia spingendosi fino ad Aurelianum (Orleans), scacciò da Ravenna l’imperatore Valentiniano III (452).

Soprannominato flagellum Dei (“flagello di Dio”) per la sua ferocia, si diceva che dove fosse passato non sarebbe più cresciuta l’erba. Il suo nome, altresì, significa in gotico”piccolo padre”. Gli studi storici moderni vedono in lui, più un predone che un distruttore insensato. Si racconta che fosse superstizioso, facesse affidamento sulle profezie e si facesse influenzare nelle decisioni in campo militare da indovini e sciamani. Alcune leggende, mai sostenute da elementi concreti, raccontano di sue pratiche cannibalistiche e che avesse mangiato i propri figli Erp ed Eitil, che sua moglie gli servì dopo averli arrostiti nel miele (cosa altamente improbabile considerando che l’ambasciatore e storico Prisco di Panion descrive Attila come un padre affettuoso). Alcuni raccontano che avrebbe avuto numerose mogli e più di cento figli.

Un appuntamento assolutamente imperdibile.

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