Oggi in tv torna l’appuntamento con a "Geo"
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Oggi in tv torna l’appuntamento con a “Geo”

Un viaggio nei luoghi della gastronomia romana

Oggi in tv torna l’appuntamento con a "Geo"
Un viaggio nella città di Roma, alla scoperta dei luoghi collegati alla storia della sua gastronomia. Questa la meta di “Geo“, il programma sulla natura, l’ambiente e le culture del mondo prodotto da Rai Cultura e condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi, in onda mercoledì 27 novembre alle 16.10 su Rai 3. A guidare spettatori e spettatrici Guido Farinelli, storico dell’alimentazione. Raffaele Lenti, chef, insegnerà i segreti di tre piatti della tradizione romana: cacio e pepe, amatriciana e gricia.

I capisaldi della cucina romana sono i primi piatti, sia asciutti sia in brodo.

Questi piatti sono preparati spesso con condimenti di verdure o legumi (ceci, patate, broccoli, fagioli) o con il cosiddetto quinto quarto (di carne). Nei giorni di festa è usanza consumare l’abbacchio e la carne di capretto o di pecora, forniti dagli allevamenti locali ma anche le carni bianche polli, tacchini e conigli.

Roma è sempre stata un importante mercato più di consumo che non di produzione; tuttavia, la cucina romana popolare ha avuto a disposizione abbondanti prodotti tipici della regione: dalle pregiate qualità di olio, al vino, dalle verdure ai maiali e ovini della campagna romana o dell’Umbria (i macellai che vendevano maiale si chiamavano, infatti, norcini, e fino agli anni cinquanta non ne vendevano da dopo Pasqua a novembre).

Il burro nella vera cucina romana è assai raro: per ingrassare e friggere si usava casomai lo strutto di maiale. Il condimento d’elezione era e resta tuttora l’olio extravergine d’oliva.

Nell’antica Roma la cucina era molto semplice, a base di cereali, formaggi, legumi e frutta. Le spezie più usate erano il piper cubeba, cumino e il ligustico. I “piatti forti” consumati dai ricchi erano a base di carne, soprattutto di maiale, pesci e molluschi.

Roma vanta anche una grande tradizione delle pizze.

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