Obiettivi opposti, nel pomeriggio dell’Olimpico, nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2025. Da una parte i Verdi d’Irlanda – seguiti a Roma da oltre 20mila tifosi che sperano di festeggiare in anticipo il St. Patrick Day di lunedì 17 – a caccia del terzo successo consecutivo nel torneo, impresa mai riuscita ad alcuna nazionale da quando esiste il format allargato a sei, dall’altra gli Azzurri, ancora scossi dalla batosta di Twickenham (“Arrivavamo dopo il ko pesante contro la Francia e sono orgoglioso di come l’abbiamo preparata, ma a questo livello non puoi avere un blackout di quindici-sedici minuti”, ha ammesso Gonzalo Quesada) ma determinati a lasciarsi alle spalle il Galles nella classifica finale.
Il Ct azzurro ha annunciato sette i cambi nel XV titolare rispetto alla formazione della sorsa settimana: in terza linea, al posto del capitano Michele Lamaro (che partirà dalla panchina e la cui esclusione è stata la sorepesa della conferenza stampa) giocherà Manuel Zuliani e con lui Lorenzo Cannone, preferito a Ross Vintcent come numero 8. In seconda linea torna titolare Dino Lamb, mentre in prima linea le novità saranno il pilone destro Simone Ferrari e il tallonatore Gianmarco Lucchesi. Fra i tre quarti, dopo l’infortunio di Matt Gallagher, Ange Capuozzo giocherà all’ala e Tommaso Allan tornerà a ricoprire il ruolo di estremo, così come Martin Page-Relo di nuovo schierato come mediano di mischia.
L’Irlanda, terza in classifica, preceduta da Francia,16, e Inghilterra, 15, si gioca sul prato dell’Olimpico le chance di chiudere il Sei Nazioni davanti a tutti, anche se, dopo le prime tre giornate, con la Triple Crown (il trofeo assegnato alla squadra britannica che batte tutte le altre tre) già in tasca, proprio la dura battuta d’arresto con la Francia ha riportato i Verdi coi piedi per terra.