Oggi in tv torna il grande appuntamento con “Geo”
La crudeltà delle trappole con la colla

Da sempre gli uomini combattono una guerra, persa in partenza, contro i roditori in quanto responsabili di veri o supposti danni e, comunque, ritenuti causa della diffusione di malattie pericolose per la nostra specie. Questa lotta avviene senza esclusione di colpi, spesso senza alcuna etica e con poca attenzione ai danni collaterali che questa guerra, come tutte le guerre, comporta.
Qualcuno potrebbe dire che verso i topi non si può avere pietà e che ogni mezzo per combatterli sia lecito ma questo non è vero: né sotto il profilo etico né sotto quello della responsabilità giuridica. I topi sono mammiferi e quindi hanno una posizione importante nella scala evolutiva, proprio identica a quella dei loro avversari felini. I tanto avversati roditori hanno una socialità complessa, con rapporti ben articolati fra individui, e la stessa sensibilità al dolore che ha ogni mammifero oltre a dover essere considerati come esseri senzienti. Invocare quindi lo sterminio con ogni mezzo non dovrebbe essere ritenuto corretto, nemmeno etico: da questo parte la riflessione che, probabilmente, è meno scontata di quanto si pensi.