Oggi in tv torna Dorian, l'arte non invecchia Oggi in TV:: Dorian. L'arte non invecchia. Arturo Martini
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Oggi in tv torna Dorian, l’arte non invecchia

Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro

Oggi in tv torna Dorian, l'arte non invecchia Oggi in TV: Nuova puntata di Dorian. L'arte non invecchia

Attraverso i documentari “Chi dove quando” del 1974 e “Visti da vicino” del 1981, introdotti dall’architetto Renata Cristina Mazzantini, “Dorian. L’arte non invecchia” – in onda venerdì 3 maggio alle 19.25 su Rai 5 – traccia un parallelismo tra i due grandi scultori Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro. Entrambi ingegneri ed entrambi presenti nel patrimonio artistico di “Quirinale contemporaneo”, si differenziano per il loro rapporto con la materia: Pomodoro si esprime nella dimensione spaziale ed emozionale, Melotti in quella temporale e intellettuale.
“Dorian. L’arte non invecchia” è prodotto da Rai Cultura e Rai Teche, a cura di Lucrezia Capasso, Marisa Del Monte, Lucilla Paesani, regia di Sabrina Salvatorelli.

«Tutto è stato mercificato. La gente con i soldi vuole comprare l’arte mentre l’arte non si compra»

Nella sua arte domina un rigoroso “spirito geometrico”, per cui ogni forma tende all’essenzialità volumetrica della sfera, del cubo, del cilindro, del cono, del parallelepipedo e di altri solidi euclidei perfetti, nettamente tagliati, le cui ripetizioni in schiere o segmenti, rettilinei o circolari, sono paragonabili alla successione delle note in una composizione musicale, o ad ingranaggi di macchinari nascosti all’interno dei massicci contenitori, resi parzialmente visibili dalle spaccature e dai tagli che rompono le superfici levigate esterne.

La coerenza nell’associazione delle strutture interne alla monumentalità esteriore delle opere di grandi dimensioni dà vita all’opera di Pomodoro.

Lo spazio esterno non esiste: tutto si svolge all’interno del manufatto, nelle “viscere” racchiuse dalle pareti lisce e lucenti, da nitidi volumi, perfettamente delineati.

L’autorevolezza e l’importanza di un artista derivano non soltanto dalla sincerità che gli regge la mano, ma anche da significato innovativo che riesce a conferire a uno o più elementi del suo discorso: sarebbe a dire dall’originalità che questi vengono ad assumere nel contesto espressivo. La scultura porta un destino di libertà.

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