Oggi in TV: Tgr Officina Italia. I sapori dell'acqua
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Oggi in TV: Tgr Officina Italia. I sapori dell’acqua

Oggi in TV: Tgr Officina Italia. I sapori dell'acqua
I sapori dellacqua

Dalle tonnare siciliane alle acquacolture di vongole nel delta del Po, dagli allevamenti di trote sulle Dolomiti al grande mercato del pesce di Milano: è un viaggio in un settore economico in crisi e spesso poco considerato quello proposto da “Officina Italia”, il settimanale della Tgr curato da Paolo Pardini e Ivan Epicoco, in onda sabato 7 maggio alle 11.25 su Rai 3.
In studio, ospite di Giuditta Castellanza, Giampaolo Bonfiglio presidente del settore pesca di Alleanza delle Cooperative italiane.
Il viaggio comincia da San Benedetto del Tronto, storica capitale della pesca in Adriatico che però vive ormai da anni un lento e forse inesorabile declino con la riduzione della flotta, la diminuzione dei quantitativi di pesce pescato, pochi giovani, pescatori sempre più anziani, e prezzo del carburante, con la guerra in corso, alle stelle.
Dalle Marche alla Sicilia, un tempo famosa per la pesca del tonno, dove da anni si vive un paradosso. Le tonnare, come quella di Favignana, non lavorano più e il poco tonno pescato – il pregiato tonno rosso – viene venduto a peso d’oro ai giapponesi ghiotti di questa prelibatezza. In cambio, viene acquistato in Giappone   tonno di minore qualità che viene inscatolato nel nostro Paese.
Non solo pescherecci e mare aperto: nel Delta nel Po, a Goro, accanto allo storico allevamento delle vongole – 10 mila tonnellate ogni anno – è stata introdotta la coltivazione delle ostriche.  L’ostrica dorata e la nera Sant’Antonio finiscono tutte in rinomati ristoranti della zona, perché la produzione non può competere con quella francese ma è un esperimento che sta dando risultati lusinghieri.
Sulle Dolomiti del Trentino, invece, c’è una florida e poco conosciuta industria dell’allevamento delle trote: cinquanta aziende che producono ogni anno 1700 tonnellate di questo pesce che arriva ogni giorno fresco nei supermercati, nei ristoranti e nelle mense del Nord Italia.
Il viaggio si chiude a Milano dove ogni giorno, a mezzanotte, iniziano le contrattazioni nel mercato ittico all’ingrosso più grande e più famoso d’Italia: pesci di ogni tipo e rigorosi controlli sulla qualità,  ma il 70 per cento non è pescato nei mari italiani.

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