Oggi in TV: “Su Rai5 il talento di Beatrice Rana con l’Orchestra Rai”. Sul podio il francese Maxime Pascal
Brahms e Ravel: grandi compositori e grande musica per il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai registrato nel maggio 2019 che Rai Cultura propone oggi alle 17.50 su Rai5.
Protagonista, con l’Orchestra Rai, la giovane pianista italiana Beatrice Rana. Vincitrice del “Premio Abbiati” della Critica Musicale Italiana come migliore solista dell’anno nel 2016, di un “Gramophone Award” nel 2017 per la sua incisione delle Variazioni Goldberg e di altri prestigiosi riconoscimenti, si è imposta rapidamente nel panorama musicale dopo aver ottenuto a soli diciotto anni il Primo premio al Concorso Internazionale di Montréal nel 2011.
Alla carriera concertistica in continua ascesa affianca la direzione artistica del Festival Internazionale di Musica da camera ClassicheForme, che ha fondato nel 2017 nella sua terra d’origine, il Salento. In apertura di serata interpreta il Concerto n. 1 in re minore per pianoforte e orchestra op. 15 di Johannes Brahms, pagina giovanile di un romanticismo scoperto e dalla gestazione faticosa, che vide la luce nel 1859 dopo quattro anni di ripensamenti, con l’autore al pianoforte.
Sul podio dell’Orchestra Rai è impegnato Maxime Pascal, primo francese ad aver vinto il Concorso “Nestlé e Festival di Salisburgo” per giovani direttori nel 2014, che ha collaborato con importanti orchestre quali i Münchner Philharmoniker, l’Orchestre de l’Opéra national de Paris, la Gustav Mahler Jugendorchester e con compositori come George Benjamin, Michaël Lévinas e Salvatore Sciarrino, di cui ha diretto alla Scala la prima dell’opera Ti vedo, ti sento, mi perdo nel 2017. Nella seconda metà del programma Pascal propone le due suite orchestrali che Maurice Ravel estrasse nel 1913 dal balletto in un atto Daphnis et Chloé, composto fra il 1906 e il 1911 e rappresentato dai Ballets Russes di Djagilev nel 1912 allo Châtelet di Parigi. I due frammenti sinfonici rappresentano un raffinato compendio del balletto, costellato di colori e immagini di gusto impressionista, che lo stesso Ravel definì “sinfonia coreografica”.