Oggi in TV: Su Rai5 (canale 23) Carlo Quartucci. Avanguardia, azione, teatro - Rappresentazione della terribile caccia alla balena bianca Moby Dick Oggi in TV: Su Rai5 (canale 23) Carlo Quartucci. Avanguardia, azione, teatro - Rappresentazione della terribile caccia alla balena bianca Moby Dick
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Oggi in TV: Su Rai5 (canale 23) Carlo Quartucci. Avanguardia, azione, teatro – Rappresentazione della terribile caccia alla balena bianca Moby Dick

Oggi in TV: Su Rai5 (canale 23) Carlo Quartucci. Avanguardia, azione, teatro - Rappresentazione della terribile caccia alla balena bianca Moby Dick Oggi in TV: Su Rai5 (canale 23) Carlo Quartucci. Avanguardia, azione, teatro  - Rappresentazione della terribile caccia alla balena bianca Moby Dick  Un omaggio a una delle maggiori personalità artistiche dell’avanguardia teatrale italiana degli anni ’70, Carlo Quartucci, a un anno dalla scomparsa (31 dicembre 2019). Dal 4 all’8 gennaio, ogni pomeriggio alle 16.00 circa su Rai5, Rai Cultura ricorda questo gigante del Nuovo Teatro Italiano con lo spettacolo del 1973 “Rappresentazione della terribile caccia alla balena bianca Moby Dick”, in 5 puntate. Un’opera importante per la storia del teatro italiano contemporaneo, impreziosita dal compositore Fiorenzo Carpi e dagli attori Franco Parenti e Rino Sudano.
Adattamento da “Moby Dick” di Herman Melville firmato da Roberto Lerici, con la regia di Carlo Quartucci, viene così definito dallo stesso Lerici: «Non è un tentativo di illustrazione, di trascrizione pura e semplice del romanzo, piuttosto una ricerca dei significati più autentici ed attuali del romanzo. L’avventura c’è, persino dilatata, mai ricostruita tuttavia con pretese di realismo: è la cornice, non la sostanza. Le cacce alla balena vivono sul teleschermo più nella ingenua drammaticità di certe stampe popolari che nella documentaristica evidenza degli inserti filmati». Delle vicende del Peqod, del Capitano Achab, del giovane Ismaele e dei suoi compagni di navigazione e caccia, permane, nell’allestimento scenico di Quartucci, proprio questo: il dramma, l’ossessione, il delirio, la fascinazione per l’ignoto, il miraggio, il sogno, dimensioni dell’essere e del sentire che solo il mezzo teatrale può restituire per mezzo della finzione, dichiaratamente tale. Quartucci (1938 – 2019), siciliano con studi d’architettura alle spalle, è stato attore e regista sperimentatore protagonista di quella ricchissima temperie culturale che vide operare in parallelo altri epocali innovatori della scena: Carmelo Bene, Claudio Remondi, Rino Sudano, Leo de Berardinis.

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