Oggi in TV: Su Rai Storia (canale 54) Enzo Biagi, giornalista. Gli anni 80: come andremo a incominciare?
Enzo Biagi compie 60 anni il 9 agosto 1980. Scrive sul Corriere della Sera, e sta preparando, con Giuseppe Pardieri, la versione televisiva della sua “Storia dell’Italia a fumetti”, “Ma che storia è questa”, diretta dall’innovativo regista Alberto Gozzi, per la fascia preserale di Rai2. Nel corso della trasmissione, intervista Gianni Agnelli, Giulio Andreotti, Bettino Craxi, per parlare del “carattere nazionale”. Si aprono così gli anni 80 di Enzo Biagi raccontati da “Enzo Biagi, giornalista”, di Enrico Salvatori, in onda lunedì 9 agosto alle 16 su Rai Storia.
Per Biagi si apre un decennio in cui aggiunge alla sua popolarità come firma giornalistica, anche quella di volto noto per i telespettatori e di risorsa della Rai, per la quale inventa nuovi formati e firma grandi interviste. Suo alleato in questa fase è il capostruttura Rai Franco Iseppi, che collabora all’ideazione dei programmi di Biagi da alcuni anni.
Nel 1981 realizza “Il Buon Paese”, otto storie dall’Italia “buona”. Quella “cattiva”, Biagi, se la ritrova in redazione. La pubblicazione delle liste P2, il 20 maggio 1981, rivela che i vertici del Corriere e della Rizzoli sono iscritti alla loggia massonica deviata. Nell’articolo del 28 maggio, “La fatica di scrivere”, esprime il suo dissenso, lo choc per lui è grande, il giornale su cui scrive da anni sembra condannato, partecipa ai comitati di redazione per salvare il giornale. Con Eugenio Scalfari, direttore di Repubblica, ha pubblicato un pamphlet dal titolo “Come andremo a incominciare?”, nel quale elencano i mali dell’informazione italiana, in procinto della legge di riforma dell’editoria. Nel mese di luglio, viene formalizzato il suo passaggio a Repubblica. Ma è con la seconda metà degli anni 80, che la televisione di Biagi delinea una nuova formula: “Linea diretta”, ispirato al Nightline di Ted Koppel in onda sulla CBS, da cui Biagi e Iseppi trassero anche l’organizzazione. Debutto il 4 febbraio 1985, su Raiuno in seconda serata. Per 75 puntate realizza ascolti record in una fascia difficile per il servizio pubblico, ascolto che rimane stabile anche quando, dall’11 aprile, parte su Raidue Quelli della notte, di Renzo Arbore. Il 3 marzo 1987, in una scenografia disegnata da Giorgio Armani, Enzo Biagi inizia la serie de Il Caso, settimanale della prima serata di Raiuno, che muove ancora da un personaggio legato a un tema d’attualità. La seconda stagione si arricchisce con la rubrica fissa “Grandi Famiglie”, la storia delle dinastie italiane degli Agnelli, dei Rizzoli, dei Gardini e dei Lauro. La storia torna nel racconto di Biagi. Chiude gli anni 80 la seconda edizione di “Linea diretta”, ancora nella seconda serata su Raiuno. Negli stessi mesi Biagi sta formalizzando il ritorno al Corriere della Sera, dopo 8 anni a Repubblica. Intervistati della puntata sono: le figlie Bice e Carla Biagi, Giuseppe Pardieri, Antonio Di Bella – che nel 1987 ripercorse la “Milano di notte” sulla scia di un documentario girato per la TV da Biagi nel 1965- e Franco Iseppi, direttore generale Rai dal 1996 al 1998, che è stato curatore e responsabile dei programmi di Biagi dagli anni 70 ai primi anni 90, e che rievoca le grandi interviste e la scrittura televisiva di Biagi degli anni 80.