Oggi in TV: “Su Radio Techetè per “I teatri alla radio”, La Compagnia dei Giovani”
Radio Techete’ a partire da oggi, alle 9.00 e poi alle 17.00, dedicherà il suo spazio teatrale ad uno Speciale in quindici puntate, curato da Silvana Matarazzo, su una formazioni tra le più importanti e conosciute del teatro italiano: La Compagnia dei Giovani.
Nata nel 1954 grazie a tre attori già affermati, Giorgio De Lullo, Romolo Valli e Rossella Falk, a cui si aggiungerà subito dopo Anna Maria Guarnieri e per il primo anno Tino Buazzelli, la Compagnia ha avuto il merito di introdurre grandi elementi di novità sulle scene del teatro italiano, a cominciare dall’età anagrafica dei suoi fondatori: per la prima volta infatti, furono attori giovani a recitare in ruoli da protagonisti, appannaggio fino a quel momento, di teatranti maturi e celebri.
Inoltre, messi da parte i vecchi protagonismi, fu visibile il gioco di squadra, il lavorare insieme agli altri, con passione e intelligenza, come ricorda Anna Maria Guarnieri in una breve testimonianza rilasciata per l’occasione.
I “Giovani” operarono scelte innovative anche per quel che riguardava il repertorio, inserendo in cartellone opere di drammaturghi italiani fino a quel momento sconosciuti al grande pubblico, come quelle di Giuseppe Patroni Griffi che scriverà per loro ben tre commedie: “D’amore si muore”, “Anima nera”, e “Metti una sera a cena”. Ma non solo. La Compagnia diede un contributo fondamentale anche alla rappresentazione delle opere di Pirandello e alla loro diffusione all’estero. Il legame professionale e di profonda amicizia che unì gli attori fissi della compagnia Valli, De Lullo, Falk, Guarnieri, anche se quest’ultima dopo qualche anno scelse altre strade, Elsa Albani, e attori che ne fecero parte a intermittenza, come Ferruccio De Ceresa e Carlo Giuffé e durò circa vent’anni: un vero record per il teatro italiano.
Lo Speciale di Radio Techete,’ vuole ricostruire, attraverso l’ascolto di alcune opere custodite negli archivi dell’Audioteca Rai, testimonianze d’epoca e una lunga conversazione con il critico teatrale Andrea Bisicchia, una storia unica delle scene teatrali italiane.