Oggi in TV: SeDici Storie – Su Rai Storia (canale 54) Cesare Terranova e Libero Grassi
Due uomini che hanno lasciato un segno nella storia della lotta alla criminalità organizzata mafiosa: Cesare Terranova e Libero Grassi. Due personaggi protagonisti di “SeDici storie”, il programma di Rai Cultura che racconta personaggi di valore e vicende virtuose della storia italiana, in onda in prima visione venerdì 21 maggio alle 21.10 su Rai Storia.
Magistrato antimafia di lungo corso, Cesare Terranova, ha legato il suo nome ai primi processi contro Cosa Nostra, nei quali non fu possibile condannare gli imputati perché non esisteva ancora il reato di associazione mafiosa. Memore di queste esperienze si batté per modificare la legislazione contro la criminalità organizzata, facendo anche parte della Commissione Parlamentare antimafia nel 1976, in seguito a una esperienza da parlamentare (eletto sia nel 1972 che nel 1976). Qui, in una relazione di minoranza, Terranova metteva in guardia dai rapporti delle cosche siciliane con alcuni esponenti politici e sottolineò il grumo di malaffare che stava avvolgendo la Sicilia. Negli anni precedenti, era stato Procuratore di Marsala (come sarebbe toccato anni dopo a Paolo Borsellino) occupandosi del caso del “mostro di Marsala” di cui tanto furono piene le cronache nel 1971. Tornato a Palermo nel 1979, in qualità di Consigliere di Cassazione, fu ucciso in un agguato il 25 settembre 1979, con il suo autista, il Maresciallo Lenin Mancuso, suo fidato collaboratore proprio dai tempi di Marsala. Intervengono nella puntata il professor Salvatore Lupo, il dottor Carmine Mancuso (figlio dell’agente di scorta deceduto), Geraldina Piazza (nipote di Terranova), Salvatore Cusimano.
L’imprenditore palermitano Libero Grassi, invece, fu ucciso il 29 agosto 1991, dopo aver “sfidato” i suoi estorsori con una lettera pubblica e alcune apparizioni televisive, in cui si mostrava non allineato ai commercianti e imprenditori che pagavano il pizzo a Cosa Nostra. Era una rivoluzione per la coscienza antimafia di quel tempo, un pericoloso esempio di legalità e impegno civile a cui la mafia rispose nell’unico modo che ha sempre conosciuto: l’omicidio. Il ricordo del figlio, Davide Grassi, la testimonianza di impegno della moglie, Pina Maisano, scomparsa nel 2016, ed anche le tante associazioni antiracket sorte negli ultimi anni in Sicilia hanno portato Libero Grassi ad essere un punto di riferimento ancora oggi. Intervengono in puntata Davide Grassi e il professor Enzo Ciconte, scrittore, docente e già deputato della Repubblica Italiana.