Oggi in TV: "Salvare l'arte". Da Firenze ad Assisi La storia della salvaguardia dell’arte durante le grandi catastrofi naturali che hanno colpito l’Italia: la ripercorre “Salvare l’arte” di Linda Tugnoli, in onda venerdì 4 agosto alle 19.25 su Rai 5. Nel 1966, l’Arno in piena ruppe gli argini e sconvolse strade case e botteghe, mettendo in pericolo i cittadini e un inestimabile patrimonio artistico custodito in chiese, musei e palazzi. Per la prima volta dal Dopoguerra la ricchezza culturale di Firenze e dell’intero Paese fu seriamente in pericolo, e per la prima volta i centri di restauro specializzati come l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, si trovarono a operare in una situazione di emergenza sperimentando nuove tecniche e protocolli di azione. Da lì, con un salto temporale, si arriva al 1997 quando il terremoto fece crollare la volta della Basilica di San Francesco ad Assisi, con i suoi preziosissimi affreschi di Giotto. Tre restauratori persero la vita in quel crollo, e per anni si è pensato di aver perso anche una delle opere più significative dell’arte medioevale. Dal 1966 a oggi sono stati fatti incredibili passi avanti, purtroppo anche grazie alle situazioni di emergenza che l’Italia ha subìto: dal terremoto dell’Aquila nel 2009 all’alluvione alle Cinque Terre del 2011 fino al terremoto del Centro Italia.
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Oggi in TV: “Salvare l’arte”. Da Firenze ad Assisi

Oggi in TV: "Salvare l'arte". Da Firenze ad Assisi La storia della salvaguardia dell’arte durante le grandi catastrofi naturali che hanno colpito l’Italia: la ripercorre “Salvare l’arte” di Linda Tugnoli, in onda venerdì 4 agosto alle 19.25 su Rai 5. Nel 1966, l’Arno in piena ruppe gli argini e sconvolse strade case e botteghe, mettendo in pericolo i cittadini e un inestimabile patrimonio artistico custodito in chiese, musei e palazzi. Per la prima volta dal Dopoguerra la ricchezza culturale di Firenze e dell’intero Paese fu seriamente in pericolo, e per la prima volta i centri di restauro specializzati come l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, si trovarono a operare in una situazione di emergenza sperimentando nuove tecniche e protocolli di azione. Da lì, con un salto temporale, si arriva al 1997 quando il terremoto fece crollare la volta della Basilica di San Francesco ad Assisi, con i suoi preziosissimi affreschi di Giotto. Tre restauratori persero la vita in quel crollo, e per anni si è pensato di aver perso anche una delle opere più significative dell’arte medioevale. Dal 1966 a oggi sono stati fatti incredibili passi avanti, purtroppo anche grazie alle situazioni di emergenza che l’Italia ha subìto: dal terremoto dell’Aquila nel 2009 all’alluvione alle Cinque Terre del 2011 fino al terremoto del Centro Italia.La storia della salvaguardia dell’arte durante le grandi catastrofi naturali che hanno colpito l’Italia: la ripercorre “Salvare l’arte” di Linda Tugnoli, in onda venerdì 4 agosto alle 19.25 su Rai 5.
Nel 1966, l’Arno in piena ruppe gli argini e sconvolse strade case e botteghe, mettendo in pericolo i cittadini e un inestimabile patrimonio artistico custodito in chiese, musei e palazzi. Per la prima volta dal Dopoguerra la ricchezza culturale di Firenze e dell’intero Paese fu seriamente in pericolo, e per la prima volta i centri di restauro specializzati come l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, si trovarono a operare in una situazione di emergenza sperimentando nuove tecniche e protocolli di azione.
Da lì, con un salto temporale, si arriva al 1997 quando il terremoto fece crollare la volta della Basilica di San Francesco ad Assisi, con i suoi preziosissimi affreschi di Giotto. Tre restauratori persero la vita in quel crollo, e per anni si è pensato di aver perso anche una delle opere più significative dell’arte medioevale. Dal 1966 a oggi sono stati fatti incredibili passi avanti, purtroppo anche grazie alle situazioni di emergenza che l’Italia ha subìto: dal terremoto dell’Aquila nel 2009 all’alluvione alle Cinque Terre del 2011 fino al terremoto del Centro Italia.

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