Oggi in TV: “Passato e Presente”. Rosa Parks
Nel 1865, a conclusione della guerra civile americana, gli Stati Uniti aboliscono la schiavitù. Seguono altri provvedimenti che tendono a garantire diritti civili per gli afroamericani e la loro integrazione nella società.
Ma, dopo il 1880, si scatena la reazione dei razzisti bianchi e in molti stati del sud vengono approvate leggi locali che limitano questi diritti, compreso quello di voto, e introducono una rigida segregazione razziale. Un quadro normativo che rimane pressoché inalterato fino alla metà del Novecento, mentre le disparità sociali ed economiche tra bianchi e neri crescono. Dopo la Seconda guerra mondiale le associazioni per i diritti civili degli afroamericani intensificano il loro attivismo. È il primo dicembre 1955 quando Rosa Parks rifiuta di cedere il proprio posto a un bianco su un autobus di Montgomery, in Alabama, dove vige la segregazione.
La professoressa Silvia Cassamagnaghi e Paolo Mieli ne approfondiscono la figura a “Passato e Presente”, in onda oggi alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Rosa Parks viene arrestata, come prevede la legge locale, ma la comunità afroamericana reagisce con il boicottaggio degli autobus di Montgomery.
La protesta, che dura un anno, viene guidata da un giovane pastore battista, Martin Luther King, che proprio in questa occasione diventa il leader del movimento per i diritti civili. Il 13 dicembre 1956 la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiara incostituzionale la segregazione sugli autobus dell’Alabama.
Questa vittoria apre la strada a un decennio di intense battaglie per i diritti civili, sempre all’insegna della non violenza, che culminano, nel 1964 e nel 1965, con l’approvazione di due leggi che garantiscono la fine della segregazione razziale e il pieno diritto di voto agli afroamericani.
La questione afroamericana è sempre stata la spina nel fianco degli Stati Uniti d’America, il lato oscuro che ha accompagnato la crescita della più grande democrazia occidentale. Il popolo nero è stato sotto il giogo della schiavitù prima, della segregazione razziale poi, e ancora oggi subisce le conseguenze di una pesante discriminazione sociale ed economica. Tutte esperienze che ne hanno minato l’identità e l’orgoglio.