Le Olimpiadi disputate a Roma nel 1960 segnano uno spartiacque tra lo sport dilettantistico del passato e quello professionistico moderno.
Per la prima volta si parla di doping, per la prima volta un atleta viene pagato per indossare un certo tipo di scarpe e per la prima volta vengono venduti i diritti televisivi di un evento sportivo trasmesso in mondovisione. A “Passato e Presente”, in onda oggi alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Agostino Giovagnoli.
Così Roma diventa una grande ribalta mediatica, che offre all’Unione Sovietica e agli Stati Uniti, le due superpotenze impegnate nella guerra fredda, un terreno di scontro a distanza. Ma offre anche all’Italia, nel pieno del suo “miracolo” una vetrina dove esporre al mondo i suoi successi.