Oggi in TV: Passato e Presente. Le lingue di Pasolini
Pier Paolo Pasolini è stato innanzi tutto un grande sperimentatore di linguaggi e si può dire che abbia attraversato quasi tutti i generi e le forme espressive. a A “Passato e Presente”, in onda venerdì 4 marzo alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Lucio Villari. Quando Pasolini si trasferisce a Roma, nel 1950, ha modo di conoscere i ragazzi che vivono nelle borgate, la loro allegria, la loro vitalità. E’ questo il mondo che descriverà nei suoi primi romanzi. A partire dal 1960 Pasolini scopre nel cinema un mezzo espressivo che si rivela adatto alle sue ricerche stilistiche e al suo bisogno di immediata comunicazione visiva. Debutta con “Accattone” nel 1961. Ma Pasolini non è solo letteratura e cinema. Nella sua incessante e febbrile produzione abbraccia teatro, pittura, musica e nel 1975 lavora al film “Salò o le 120 giornate di Sodoma”. E’ un film estremo, l’ultimo, feroce, attacco alla sempre più opprimente società dei consumi. Non farà in tempo a vederlo uscire nelle sale. La notte del 2 novembre 1975, nei pressi di Fiumicino, verrà assassinato.