Oggi in TV: Passato e Presente. La guerra italo-turca e i profughi italiani
La guerra che nel 1911 l’Italia dichiara all’Impero Ottomano, con l’obiettivo di conquistare la Libia, mette in difficoltà la comunità italiana che vive in Turchia. Nelle terre dell’Anatolia, in particolare a Costantinopoli e Smirne, fin dal XII secolo si erano insediati navigatori e commercianti delle repubbliche marinare, soprattutto genovesi e veneziani. Una pagina di storia raccontata da Paolo Mieli con la professoressa Daniela Caglioti a “Passato e Presente”, in onda martedì 24 maggio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.
La comunità italo-levantina ha continuato a crescere e prosperare fino al suo momento di massimo splendore, a cavallo tra Ottocento e Novecento. Una comunità cosmopolita che nei secoli si era mescolata con le altre minoranze della regione. Lo scoppio della guerra scatena la ritorsione dei turchi, che nel maggio 1912 decidono di espellere gli italiani, molti dei quali arrivano profughi in Italia.
Dopo pochi mesi, il 18 ottobre 1912, il Trattato di Losanna sigla la pace tra i due paesi e la sconfitta degli ottomani. Tra le condizioni del Trattato c’è la possibilità per i profughi di tornare in Turchia. Molti lo fanno, ma da questo momento la comunità italiana inizia un lento e inesorabile declino.