Oggi in TV: Passato e Presente. La conferenza di Wannsee
Il 31 luglio del 1941 Hermann Göring, “uomo forte” della politica economica del Terzo Reich, incarica il generale delle SS Reinhard Heydrich di predisporre, in collaborazione con “le altre istanze centrali”, “tutte le necessarie misure per preparare dal punto di vista organizzativo, pratico e materiale una soluzione globale della questione ebraica nell’area dell’Europa sotto influenza tedesca”. Una pagina tragica riletta da Paolo Mieli e dal professor David Bidussa a “Passato e Presente”, in onda giovedì 27 gennaio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Per Heydrich è la grande occasione: quest’investitura gli consente di ricondurre la “judenpolitik” sotto la sua egida. Forte di questa delega, nel novembre successivo il gerarca nazista indice per il 20 gennaio 1942 una riunione con quindici tra i più alti funzionari pubblici, membri del Partito nazista, ufficiali delle SS, e delegati delle autorità civili di occupazione in Polonia e in Unione Sovietica. L’evento avrebbe avuto luogo in una villa sul lago di Wannsee, alla periferia di Berlino. Tutti gli invitati avevano già sperimentato delle “soluzioni regionali” alla questione giudaica, ma quello che Heydrich e i partecipanti alla conferenza si accingono a fare ora è uccidere fino all’ultimo ebreo d’Europa, dall’Irlanda agli Urali, dall’Artico al Mediterraneo, ovvero trasformare l’eccidio di massa in un vero e proprio genocidio.