Oggi in TV: Passato e Presente. Giornalisti nel mirino delle BR
Nel giugno del 1977, nell’arco di tre giorni, vengono feriti alle gambe tre giornalisti a Genova, Milano, Roma. Gli attentati sono rivendicati dalle Brigate Rosse. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Agostino Giovagnoli a “Passato e Presente”, in onda lunedì 9 maggio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Tra le vittime c’è il più famoso dei cronisti italiani, Indro Montanelli, che da qualche anno è al timone del quotidiano da lui fondato, il Giornale nuovo. Qualche mese dopo, il 16 novembre 1977, a Torino le Brigate Rosse alzano il tiro e colpiscono a morte Carlo Casalegno, vicedirettore della Stampa. Il figlio di Casalegno, Andrea, è un militante della sinistra extraparlamentare e una sua intervista al giornale Lotta continua, in cui parla di “disumanizzazione della lotta politica”, alimenta un infuocato dibattito nel movimento sull’uso politico della violenza. Dopo le gambizzazioni di altri giornalisti, il 28 maggio 1980 viene ucciso Walter Tobagi, giornalista del Corriere della Sera e presidente dell’Associazione stampa lombarda. Tobagi, come Casalegno, era un uomo moderato e riformista, fermo e intransigente contro le Brigate Rosse, ma lontano dalla tentazione di leggi speciali e soluzioni autoritarie per combattere il fenomeno del terrorismo. Gli atti terroristici non sono casuali ma frutto di un preciso disegno: il 1 giugno 1997, infatti, le Brigate Rosse avevano lanciato la campagna contro l’informazione di regime, nell’ambito della più generale guerra contro lo Stato.